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Le “potèie re caso e uoglio”, (ossia “salumerie” e “botteghe di generi alimentari” di una volta)

In tempi assai remoti, a Montella i negozi di generi alimentari erano denominati “Caso e uòglio” vale a dire “formaggio e olio” e solo in epoca successiva furono designati come “Alimentari”, “Generi Alimentari” o anche “Salumeria”.
Erano piccoli esercizi commerciali che, presenti nei vari “casali”, mettevano in vendita principalmente prodotti alimentari che i medesimi negozianti acquistavano da grossisti locali e nazionali.

 


Di solito non avevano insegne e venivano indicati quasi sempre con il nome o il soprannome del titolare, il quale quasi mai gradiva essere chiamato con quel soprannome giacché esso costituiva, spesso, una ingiuria o indicava un difetto fisico.
In buona parte i negozi si trovavano nello stesso stabile dove abitavano i negozianti e l’aspetto esterno di queste rivendite cominciò a mutare e migliorare solo agli inizi degli anni ’60 allorquando apparvero le prime vetrine e le insegne fisse con la scritta, alcune volte realizzata con tubicino al neon.
Nei tempi più remoti sulla porta del negozio era frequente notare piccole targhe metalliche con il nome di alcuni prodotti alimentari. In quegli anni infatti la legge prescriveva la “classificazione di prodotti” e dunque, per una questione di trasparenza commerciale i negozianti dovevano informare sulla tipologia di prodotto venduto per cui, ad esempio se l’olio non era extravergine doveva essere messa la tabella “Olio di Sansa e di Oliva”.
Erano botteghe “spartane”, sempre prospicienti ad una strada di costante percorrenza, avevano porte a vetri, erano, dunque, abbastanza luminose ed avevano una capienza tale da consentire sia una sistemazione razionale dell’arredo sia quello di accogliere un numero proporzionale di clienti.
Nella generalità i locali erano puliti, ma ancora con pavimento in pietroni lastricati o in mattoni e solo qualche negozio più di lusso aveva le mattonelle di graniglia (le cosiddette “reggiole”).
Le mosche erano tenute lontane con una “tenda moschiera” fatta di “cannilicchi” metallici o anche utilizzando la classica macchinetta (“zòrfaturo del flit”) con la quale veniva, all’occorrenza, spruzzata ……….. una miscela di DDT.
Per l’illuminazione artificiale si usavano le normali lampadine e solo in epoca successiva sono subentrati i neon.
La pulizia giornaliera e la integgiatura stagionale con calce viva erano a cura degli stessi negozianti.
Come scrive il giornalista Nicola D’Adamo “….l’arredo era assai spartano ed era costituito dal classico bancone su cui c’erano l’affettatrice che oramai era divenuta di uso comune, la grattugia per i formaggi, il macinacaffè e la bilancia, prima quella a pesi con le sue coppe e poi quella “ad orologio” più moderna e precisa.


Non esistendo ancora il banco frigo mortadella, provolone, formaggi, salumi, prosciutto, lardo salato e cose simili erano tutti esposti sotto il piano del bancone.
La ghiacciaia veniva usata in genere per le bevande fresche, funzionava con un pezzo di blocco di ghiaccio fornito quotidianamente dalla ditta “Fratelli Fierro” che lo producevano artigianalmente insieme a gassose e chinotti.
Le scaffalature, in legno verniciato, erano semplici.
Dal soffitto, su una barra di ferro fortemente ancorata, pendevano provoloni, mortadelle, salami, caciocavalli, salsicce e altro.
Tutte le pareti vuote del locale avevano chiodi o altri attrezzi utilizzati per esporre i prodotti.
Fino agli inizi del ’60 molti negozi alimentari erano veri empori: simili ad una sorta di supermercato in miniatura, vendevano di tutto, anche il baccalà e lo stoccafisso che, essendo all’epoca prodotti di grande consumo, erano tenuti in ammollo in apposite vasche le quali davano al negozio un caratteristico ed inconfondibile “odore di fondo”.
Questo pesce tipicamente norvegese arrivava in balle, come lo stoccafisso.
Nell’ambiente del negozio emergeva anche l’odore di sarde, alici, aringhe sotto sale, tonno sottolio; prodotti forniti in latte medio-grandi che venivano aperte per la vendita.
La marmellata era in contenitori di legno compensato.
Lo zucchero, la farina, i legumi venivano forniti in sacchi che si aprivano e si mettevano in mostra.
Caratteristici erano gli scaffali della pasta con i ripiani aperti per la pasta lunga e con una serie di cassetti con il vetro davanti per la pasta corta.
La pasta che si rompeva, il cosiddetto “tritume”, veniva raccolto in un cassetto e venduto a prezzo inferiore.
Negli anni del dopoguerra si vendeva quasi tutto sfuso.
Per le confezioni si usavano quattro tipi di carta: la “carta paglia”, la “carta pane”, la “carta oleata”, la “carta da zucchero” (per la pasta).
Poche erano le buste o le bustine di carta.
Si usavano molto i “cartocci” che gli stessi negozianti confezionavano avvolgendo la carta che avevano sul bancone.
Per i liquidi (olio, varechina, ecc.) i clienti portavano le bottiglie da casa (per l’olio, per la varichina, ecc.).


Sugli altri scaffali i prodotti si dividevano per tipologia come oggi: prodotti in scatola (Manzotin, Simmenthal), i primi dadi Knorr e doppio Brodo Star, la zona dei biscotti (Pavesini, Oro Saiwa), del caffè in grani, orzo, miscele (miscela Leone), citrato, bustine effervescenti (Frizzina , Idrolitina), le bottigliette delle essenze per i liquori dolci , le bottiglie di liquori come il Vermouth , il Marsala, il “Millefiori” (giallo con il rametto con lo zucchero cristallizzato), l’Anisetta, il Cynar, il Bianco Sarti, l’Aperol, il Rosso Antico; poi i primi brandy come lo Stock 84 e la Vecchia Romagna .
Sul bancone vi erano barattoli grandi con il coperchio per le caramelle o le liquirizie a “barchetta”.

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L'ingegnere poeta Ezio Granese ospite a Sesto Calende presenta il suo libro di poesie " DIAMANTE"

Ezio Granese, ingegnere e artista originario di Montella, ha presentato il suo libro di poesie Il Diamante domenica 23 marzo presso la libreria Ubik di Sesto Calende. Granese racconta il suo legame profondo con la scrittura e la musica, che da sempre lo accompagnano come strumenti di esplorazione interiore. Il Diamante è una raccolta poetica che affronta temi come l’amore, la crescita personale, il dolore e la rinascita, con un forte carattere autobiografico ma al tempo stesso universale. L’autore si ispira a Prévert, Neruda e Merini, e vede nella fusione tra poesia e musica un modo per amplificare emozioni e significati. Il libro fa parte di una trilogia intitolata Le Gemme dell’Anima, e Granese è già al lavoro su nuove opere, tra cui il romanzo Le Forme dell’Amore e una raccolta poetica, Sussurri del Tempo.

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Lezioni all’Istituto Alfieri di Educazione Civica e Stradale nelle scuole del Crotonese con la Polizia Stradale

Continua il percorso scolastico voluto dall ’Associazione Amici di Crotone dell’Associazione Giovanni Palatucci a nome de suo l Presidente Cav. Vincenzo Costa e la Polstrada rappresenta dalla Dott.ssa Rosanna Ferranti ( Dirigente Superiore della Polizia di Stato e Dirigente del Compartimento di Polizia Stradale della Calabria ) oltre al contributo dei Dirigenti scolastici e docenti partecipanti alla realizzazione del progetto educativo.
Partecipato è stato l’evento della giornata con la partecipazione dei ragazzi della Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Papanice – Alfieri , ai quali sono stati rivolti consigli, norme e lezioni di Educazione Civica e Stradale, dal comportamento civico alla preparazione i futuri automobilisti, con cenno al nuovo Codice della Starda recentemente approvato alla Camera dei Deputati ed al Senato.
Al tavolo dei relatori erano presenti il Cav. Vincenzo Costa che ha preso la parola salutando i presenti soffermandosi sull’importanza di tali iniziative che proseguiranno nel corso dell’anno in altre scuole della provincia di Crotone ringraziando gli studenti dell’Alfieri e la Dirigente Parise oltre i convenuti.
La Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Papanice – Alfieri dott.ssa Franca Gisella Parise ha ringraziato i presenti e descritto l’operato dei docenti al fine di una buona riuscita dell’evento e la volontà di portare avanti idee che acculturano le nuove generazioni, insegnando loro i diritti e doveri atti a formare i buoni cittadini.
La Dirigente Superiore della Polizia di Stato Ferranti dopo i saluti ha predisposto delle slide con le dovute spiegazioni di persona qualificata e molto significative, che hanno scaturito l’attenzione dei ragazzi e la dovuta partecipazione quando si ponevano loro delle domande a tema.
Mons. Pancrazio Limina ( Don Ezio ) ha evidenziato la necessità di tali iniziative in quanto accrescono la mente e contribuiscono a formare meglio la nuova generazione. Nelle vesti di Cappellano della Polizia di Stato ha rivolto un cenno al Servo di Dio Giovanni Palatucci ( Questore di Fiume ) il quale ha sacrificato la sua vita per il prossimo salvando 5000 Ebrei da morte certa.
Filippo Sestito esperto in tali iniziative ha reso interessante il dibattito con consigli e lodi ai ragazzi proiettati al futuro sempre con argomenti diversi che formeranno la loro personalità.
Il Comm. di Polizia di Stato dr. Pietro Macrì per delega del Signor Questore dr. Renato Panvino ha rimarcato la legalità e i sacri principi per affrontare il domani .
L’assessore Rossella Parise a portato i saluti del Sindaco di Crotone Ing. Vincenzo Voce impegnato in altra sed.
L’evento si è svolto in due tempi e precisamente in due gruppi distinti di 60 studenti per non confondere gli intervenuti e rendere interessante la lezione di educazione civica e stradale.
Di seguito nello spazio esterno la scuola dirigente della Polstrada hanno distribuito dei depliants agli studenti.


Dopo il rilascio di alcuni attestati ricordo ai relatori dell’evento si è conclusa la giornata formativa.
Crotone 17 Marzo 2025 Amici di Crotone di Giovanni Palatucci

 


La Segreteria
M.C.
Amici di Crotone di Giovanni Palatucci

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Terronia Treffen 2025 : Il Motoraduno più Terrone d’Italia –

Tre Giorni di Passione, Convivialità e Rispetto per l’Ambiente  Guarda il video che testimonia il luogo lasciato impeccabile!  Dal 13 al 15 marzo 2025, il Piano di Verteglia a Montella ha ospitato la seconda edizione del Terronia Treffen, un motoraduno che ha visto la partecipazione di oltre 400 motociclisti provenienti da tutta Italia.
Questo evento itinerante, noto come il "Treffen più terrone d'Italia", è stato organizzato dall'ASD Terronia con l'obiettivo di creare un momento di aggregazione, divertimento e condivisione gastronomica.
Il raduno, aperto a tutti gli appassionati, si è svolto nel rispetto delle norme ambientali e delle strutture del rifugio. Gli organizzatori hanno adottato misure per garantire la pulizia dell'area, lasciando il Piano di Verteglia in condizioni impeccabili al termine dei tre giorni. Durante l'evento, i partecipanti hanno visitato il centro abitato di Montella animando i vari Bar e negozi e per acquistare prodotti locali, come carne e latticini, che sono stati poi cucinati sui barbecue allestiti sul posto, promuovendo così le eccellenze gastronomiche del territorio.
Il motto del raduno, "Venite in pace o non venite affatto", ha sottolineato l'importanza di un'atmosfera serena e conviviale. L'evento, organizzato senza scopo di lucro, ha rappresentato un'occasione per rafforzare i legami tra i motociclisti e valorizzare le tradizioni locali.
La manifestazione ha ricevuto una copertura mediatica significativa, con interviste e riprese realizzate da Maria Grazia Cianciulli e Vittorio Sica, che hanno documentato l'entusiasmo e la partecipazione all'evento.
Il successo di questa edizione del Terronia Treffen conferma l'importanza di iniziative che uniscono la passione per le moto alla scoperta delle tradizioni e delle bellezze del territorio italiano.

 

 

 

 
Alessio organizzatore di Terronia Tressen 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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Laurea Mattia Chiaradonna

"Un caloroso e sentito augurio a Mattia Chiaradonna per aver conseguito con il massimo dei voti la laurea di 2° livello in saxofono ad indirizzo solistico presso il prestigioso Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, sotto la guida esperta del M° Mario Marzi. Un traguardo straordinario che merita davvero di essere celebrato! Congratulazioni a tutta la famiglia per questo grande successo!"

 

 

 

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Condizione femminile a Montella - Passato e presente  - Dai ricordi di Carmela Marano a cura di Graziano Casalini

CONDIZIONE FEMMINILE A MONTELLA - PASSATO E PRESENTE  - Dai ricordi di Carmela Marano a cura di Graziano Casalini
Degli anni della mia gioventù, trascorsi a Montella, vorrei ricordare e descrivere, in quali condizioni vivevano le donne allora giovani bambine, ragazze, madri di famiglia, in una epoca, di un lontano passato, quando il patriarcato era imperante. Le bambine oltre a frequentare le scuole elemantari e a fare le lezioni, spesso venivano impiegate dalle rispettive mamme nelle faccende domestiche, e quando nelle famiglie c'erano fratellini più piccoli, ad accudirli quando le madri si assentavano andando a lavorare in campagna per aiutare i mariti nei vari lavori agricoli, oppure a raccogliere legna in montagna, o a faticare duramente nelle diverse cave dislocate nelle vicinanze del paese.

A casa mia, l'organizzazione era, per forza maggiore suddivisa equamente, mio padre si interessava della coltivazione dei numerosi appezzamenti di terreno, ed era tutti i giorni in campagna, mia madre oltre a pensare a numerosi figli, alla casa, e agli animali, provvedeva anche alla vendita delle tante eccedenze dei raccolti ( castagne, mele, e altra frutta di stagione ) e di alcune parti di carni di maiale tipo i prosciutti, non aveva mai un attimo di riposo. Le numerose gravidenze e il lavoro faticoso, provocavano alle donne un'invecchiamento precoce che equivaleva a enormi cambiamenti fisici, per cui a volte una donna di quaranta anni ne dimostrava venti di più. Per me Il tempo dei giuochi era pochissimo, anche per il fatto che quando si facevano le raccolte delle castagne e di altri frutti, noi bambine eravamo quasi sempre presenti in prima fila. Questo lavoro, si trasformava in un divertimento equivalente a un giuoco infantile.
A proposito ricordo, di una mattina d'estate nel periodo della caduta delle noci, che mia madre mi svegliò prima del solito, sbagliando anche orario, per andare a Lao, dove avevamo numerose piante di noce, a fare come da guardia, ad evitare che qualcuno entrando nella proprietà ne rubasse un po'. Per quell' errore di mia madre sull'orario della sveglia, da sola, al buio, arrivai a Lao che era ancora notte, mi rannicchiai sotto una pianta e aspettai l'alba. Poteva capitare che alcune persone approfittassero delle abbondanti raccolte, senza però asportare grandi quantità, probabilmente per le necessità e la povertà che assillava in quei tempi molte famiglie, in particolare quelle numerose.
Altri problemi più gravi di bambine e ragazze, come molestie, violenze e casi più gravi di stupri come avvengono oggi, per quello che io so, non se ne erano mai verificati, in quei tempi (anni 50 - 60 ). C'era un grandissimo rispetto fra tutti i componenti delle varie famiglie della nostra piccola comunità, in modo particolare per quello che riguardava la parte femminile. Dopo le elementari molte di noi, e anche io, avremmo voluto continuare gli studi, purtroppo allora in paese, la maggioranza delle persone, per la povertà, per l'ignoranza, per il patriarcato, per la supposta superiorità maschile, e per la sbagliata credenza che una ragazza lasciando anche temporaneamente il paese, fuori da ogni controllo, potesse diventare una poco di buono, per queste ragioni, a molte di noi non fu permesso di continuare a studiare. Per i giovani, maschi e femmine le occasioni di incontro erano rare e molto diverse da quelle di oggi, ci trovavamo nei fine settimana e la domenica nelle abitazioni dei vicini dove si organizzavano balli al suono di organetti, altri semplici strumenti musicali, a volte anche con la musica dei dischi fatti girare a manovella su grammofoni a tromba, oppure all'uscita della messa o nelle classiche passeggiate lungo la strada pianeggiante per il Ponte dei Deci.
Una bruttissima soluzione per una richiesta amorosa negata a un ragazzo da una ragazza, comune un po' a tutti i paesi del meriodione, era la cosiddetta "fuitina" che consisteva, come molti di voi lettori sapranno, nel prelevare con la forza la ragazza interessata da parte dello spasimante aiutato da un gruppetto di amici fidati, che poi andata a buon fine l'operazione, lasciavano soli i due per un notte insieme in un luogo segreto a consumare con atti sessuali la loro unione. Alcune ragazze e ragazzi organizzavano loro stessi la fuitina, per superare l'opposizione ingiustificata delle rispettive famiglie e genitori, mettendoli di fronte al fatto compiuto, da riparare naturalmente solo col matrimonio. Normalmente anche le ragazze prese con la forza, finivano con l'essere accondiscendenti amando il proprio rapitore, per la semplice ragione, che per convinzioni assurde del tempo, nessuno le avrebbe più volute come mogli in quanto considerate non illibate.
Oggi tutto questo non esiste più da anni, in un certo senso c'è stato un adeguamento dei paesi del sud a quelli del centro nord, soprattutto per quanto riguarda la libertà delle giovani donne e in generale di tutte le donne. Comunque permane ancora una mentalità patriarcale e di superiorità del maschio, esasperata, che quando io ero giovane si manifestava nel tenere sempre un passo indietro le donne e le mogli vietandole per gelosia di uscire da sole e al limite anche di affacciarsi alla finistra. Purtroppo oggi ci sono uomini, che non manifestano apertamente il loro pensiero sulla parità di genere, quando si sentono superati, abbandonati, o traditi, non riescono a controllare e a superare un sentimento di gelosia e invidia, sfogando le loro frustrazioni, perseguitando fino ad uccidere la donna che amavano e a cui erano legati. Il femminicido è diventato uno dei peggiori peccati che un uomo possa commettere. Fin qui ho descritto soprattutto come era il mondo femminile molti anni fa a Montella. Il presente lo vedo sotto una luce migliore per il semplice fatto che in generale le donne, sono a un livello paritario con i maschi.
Hanno studiato, ottenuto ottimi risultati in tanti comparti lavorativi, sono responsabili dell'educazione dei figli in casa e nella scuola. Hanno le capacità di affrontare e risolvere con successo i tanti problemi giornalieri che si frappongono in famiglia sul lavoro e nella società, all'avanzare del progresso e al proseguire della vita. Lungi da raggiungere la parità di genere, posso dire, che siamo su una buona strada e con tanta pazienza e con il tempo, la parità non sarà più un miraggio, ma una realtà.
Questi miei ricordi per evidenziare il cambiamento, avvenuto in più di cinquanta anni, delle condizioni femminili a Montella e nel resto del paese. Un cordialissimo saluto alla Redazione montella.eu, seguiranno altri ricordi.
CARMELA MARANO

 

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Un cieco ottimista di Totoruccio Fierro

Dubito, anzi sono più che certo che il fatto, l'episodio che racconto non sia vero, perchè, in caso contrario, inerni, dovremmo rassegnarci, affidarci, rifuggiarci nelle mani del Padreterno!
Uno dei tantissimi balordi fessacchiotti, di cui abbondano le nostre contrade, un giorno, tempo favorevole, si recò nel bosco a cercar ovoli!
Nel suo andare zigzagando, incespicò nella radice di un albero e cadde, come corpo morto cade, di "trungo" su di uno spuntone di legno acuminato, che, non trovando resistenza alcuna, fece schizzar fuori dall' orbita il globo oculare destro, con la stessa velocità con cui viene scagliato un missile da Cape Canaveral!
Si alzò di scatto e giulivo come la Vispa Teresa, o meglio, saltellando felice come un canguro ubriaco, urlò la sua contentezza!"Se fosse stata una forcella, sarei dovuto ricorrere al Codice Braille per tutta la mia vita!"

 

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Leonarda Cianciulli: la serial killer di Montella torna sul grande schermo, diretto dalla regista francese Claire Denis.

Leonarda Cianciulli, la celebre “Saponificatrice di Correggio”, torna a far parlare di sé con The Soap Maker, un nuovo film diretto dalla regista francese Claire Denis. L’opera, presentata all’European Film Market di Berlino, si preannuncia come un crime drama dai toni cupi, paragonato a capolavori come Il silenzio degli innocenti, Seven e Get Out.
La pellicola racconterà la storia vera della Cianciulli, serial killer italiana attiva tra la fine degli anni ’30 e l’inizio degli anni ’40. Nata a Montella, in provincia di Avellino, nel 1894, Leonarda ebbe un’infanzia difficile e crebbe convinta di essere vittima di una maledizione lanciata da sua madre. Trasferitasi a Correggio, in Emilia-Romagna, uccise tre donne e utilizzò i loro corpi per produrre saponi e dolci, che poi offriva agli ignari vicini.
Le riprese di The Soap Maker si svolgeranno probabilmente in Italia, ma al momento non è stata ancora annunciata una data di uscita ufficiale. Restiamo in attesa di ulteriori dettagli su questo inquietante progetto.

Il film si ispira anche al grottesco Gran Bollito (1977) di Mauro Bolognini, ma introdurrà nuovi elementi grazie ai diari segreti della Cianciulli, scritti durante il suo internamento in una struttura psichiatrica.

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Montella ricorda Giovanni Palatucci: 80 anni di memoria e valore

Montella ricorda Giovanni Palatucci: 80 anni di memoria e valore -L’Istituto Comprensivo di Montella rende omaggio all’eroe della giustizia e martire della libertà, celebrando il suo sacrificio e il significato della memoria storica Montella, 10 febbraio 2025 – Una giornata ricca di emozioni ha segnato la commemorazione dell’80° anniversario del sacrificio di Giovanni Palatucci, eroe della giustizia e martire della libertà, morto nel campo di concentramento di Dachau. L'evento, patrocinato dal Comune di Montella e dalla Provincia di Avellino, è stato organizzato con impegno dall’Istituto Comprensivo “Giovanni Palatucci”, che porta con orgoglio il nome di questo straordinario esempio di coraggio e altruismo, grazie anche alla collaborazione del Circolo Culturale Cristiano Santa Croce e all’Associazione Nazionale Bersaglieri, sezione di Montella. La celebrazione, coincisa con il Giorno del Ricordo, ha richiamato anche la memoria delle vittime delle foibe. La mattinata si è aperta con la deposizione di una composizione floreale in piazza Giovanni Palatucci, seguita dalla commemorazione ufficiale nella palestra dell’Istituto.


Il Dirigente Scolastico, Massimiliano Bosco, ha aperto la cerimonia sottolineando l’importanza della memoria storica, invitando a riflettere sul sacrificio di Giovanni Palatucci, simbolo di lotta per la giustizia. Bosco ha ricordato come i montellesi, "montanari" nel profondo senso più vero e genuino del termine, siano custodi di valori antichi come solidarietà e rispetto, che sono fondamentali per rimanere saldi nei principi morali. Ha inoltre evidenziato come la comprensione degli eventi storici, senza steccati ideologici, sia essenziale per costruire una società giusta e pacifica. In chiusura, ha ringraziato la Dirigente dell’Ambito Territoriale di Avellino, Fiorella Pagliuca, per il costante supporto alla scuola irpina, e Don Franco Celetta, il cui impegno nel mantenere viva la memoria di Palatucci resta fondamentale.

La Dirigente Pagliuca, nel suo intervento, ha apprezzato il forte senso di comunità che caratterizza la scuola di Montella, un valore che unisce le generazioni. Ha sottolineato come la memoria storica di figure come Palatucci debba essere trasmessa per educare alla giustizia e al rispetto reciproco. Alla cerimonia sono intervenuti anche il Sindaco di Montella e Presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, il Vice Questore di Ariano, Giulio Masini, il Maresciallo Maggiore dei Carabinieri, Sandro Martone, il Presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Montella, nonché ex Dirigente dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Palatucci”, Rino Damiano De Stefano, e l’ingegnere Rocco Granese, con una lezione sul dramma delle foibe. Tra i partecipanti anche la professoressa Angela De Simone, nipote dell’eroe Giovanni Palatucci. Numerose le associazioni locali presenti, tra cui l’Associazione Nazionale Bersaglieri di Calabritto, il Gruppo Volontari Protezione Civile di Montella, il Gruppo Fratres - Donatori di Sangue, la Fraternita di Misericordia di Montella, il Centro Anziani Santissimo Salvatore di Montella e il Circolo Sociale Giovanni Palatucci. Un momento particolarmente intenso è stato offerto dagli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, che, tra l’altro, hanno interpretato l’opuscolo "Giovanni racconta sé stesso" di don Franco Celetta.
Con le loro riflessioni, la figura di Palatucci è emersa con straordinaria forza, lasciando un segno profondo nei presenti.

V.S.

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AGRICHEF La Cucina Contadina, Azienda Agrituristica Pericle Montella

AGRICHEF La Cucina Contadina, Azienda Agrituristica Pericle Montella 7 Febbraio 2025 - Protagonista di una puntata della trasmissione AGRICHEF : La Cucina Contadina, in onda sulla piattaforma FOOD NETWORK (Discovery Italia), in chiaro sul canale 33 del digitale terrestre.

 

 

 

 

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Sali e tabacchi "Valori Sbollati" di Giuseppe Marano

Fino a poco tempo fa quando mi serviva qualche medicina, che il dottore sapeva, gliene chiedevo la prescrizione tramite wastàpp e lui gentilmente mi mandava onlàin la relatìva ricètta in farmacia. Dove mi recavo e prendevo le medicine senza dovere andare nell’ambulatorio già pieno di pazienti …impazienti ciascuno di entrare e sbuffanti per la durata della visita di chi era entrato prima. Con ogni rispetto umano è una sofferenza per me subire quella rèssa peraltro vociante.
Perché questa complicazione? Il serpeggiamento d’un sottile sadismo mascherato “giustificato” per ragioni di burocratica trasparenza? Un impegno occulto compiaciuto a rendere il facile difficile? Una volta dicevano: a chi giova? Mah.
Un’altra cosètta: scrivo una lettera cartacea (sono ancora un primitivo) e la voglio imbucare (a proposito non ricordo se ci sono ancora le “buche” delle Poste Italiane per le lettere) vado al “Sale e Tabbàcchi” -sormontato dall’insegna che porta scritto pure VALORI BOLLATI-. Chiedo il francobòllo, in risposta uno sguardo sbalordito e le parole: -No, no, solo in posta si trova!-. Eggià, peggio dell’ambulatorio del medico, per quel minuscolo quadratino prezioso dentellato devi fare una gloriosa attesa a volte di un’ora per ritirare il cartellino col numero del turno…Una mattinata persa.
Ma altrove è pure così?
Buona giornata Peppino"

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Grande partecipazione all’Osservatorio sullo Stato della Provincia: un confronto sulle criticità del territorio - Cassano I. 30 gennaio 2025

Cassano Irpino ha ospitato, giovedì 30 gennaio, l’Osservatorio sullo Stato della Provincia, un incontro di grande rilevanza che ha visto la partecipazione del Prefetto di Avellino, del Questore e dei vertici provinciali delle forze dell’ordine. L’evento si è svolto presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e ha coinvolto i rappresentanti delle comunità di Bagnoli, Cassano Irpino, Montella, Montemarano, Nusco e Volturara Irpino.

 

 

OSSERVATORIO SULLO STATO della Provincia di Avellino - rappresentanti delle comunità di Bagnoli, Cassano Irpino, Montella, Montemarano, Nusco - Volturara - in visita ad alcuni cittadini Ucraini ospiti della comunita' Cassanese 30 gennaio 2025 OSSERVATORIO SULLO STATO della Provincia di Avellino - rappresentanti delle comunità di Bagnoli, Cassano Irpino, Montella, Montemarano, Nusco - Volturara - In visita alle sorgenti di Cassano I. 30 gennaio 2025 

 

OSSERVATORIO SULLO STATO della Provincia di Avellino - rappresentanti delle comunità di Bagnoli, Cassano Irpino, Montella, Montemarano, Nusco - Volturara - Chiesa di Cassano Santa Maria Delle Grazie 30 gennaio 2025


Durante l’incontro, numerose associazioni del territorio hanno preso la parola per evidenziare le principali criticità che affliggono l’area. Temi come la sicurezza, il dissesto idrogeologico, la necessità di infrastrutture adeguate e il supporto alle comunità locali sono stati al centro del dibattito. Le autorità presenti hanno ascoltato con attenzione le istanze della popolazione, mostrando sensibilità e disponibilità a intervenire.
Un momento significativo della giornata è stato l’incontro del Sindaco di Cassano Irpino, Salvatore Vecchia, con un gruppo di giovani cittadini ucraini ospitati in un’abitazione messa a disposizione dal Comune. Un gesto di accoglienza e solidarietà che testimonia l’attenzione della comunità locale verso chi si trova in difficoltà.
Successivamente, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare le sorgenti di Cassano, un luogo di grande valore naturalistico e storico per il territorio. L’entusiasmo dei presenti ha confermato l’importanza di valorizzare le risorse locali, sia in ottica turistica che ambientale.
Giovedì 30 pv, in occasione della visita del Prefetto, apriremo la SCALA SANTA. Distribuiremo copia della BOLLA PAPALE con la quale la scala è stata equiparata a quella della Basilica di San Giovanni in Laterano con concessione delle indulgenze plenarie perpetue. Una ulteriore ragione per partecipare all’evento ….. e farsi qualche passaggio sulla Scala per scaricare un po’ di peccati.

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Premiazione XI° Borsa di Studio Giovanni Palatucci “Sacrificarsi a 36 anni per salvare 5.000 Ebrei, Martire per il prossimo”

Premiazione XI° Borsa di Studio Giovanni Palatucci - “Sacrificarsi a 36 anni per salvare 5.000 Ebrei, Martire per il prossimo” Si è tenuto oggi 27 Gennaio 2025, presso l’Istituto Alcmeone il dibattito-convegno Giovanni Palatucci morire a 36 anni per salvare 5.000 Ebrei, organizzato dall’Associazione:


“ Amici di Crotone di Giovanni Palatucci “ nell’occasione vari interventi tra cui la Dott.ssa Anna Iannone Dirigente dell’ Istituto omonimo che ha salutato i presenti e ringraziando gli studenti ed i Professori che hanno curato i lavori mentre il Presidente Cav. Vincenzo Costa , ha sottolineato l’importanza di simili iniziative per rafforzare la fiducia verso i più deboli, ponendo in primis l’amore rispetto verso le categorie più disagiate.


La Prof.ssa Maria Stella Sisia ha moderato l’evento e reso acceso il dibattito.
Sono intervenuti inoltre Filippo Sestito del CSV Calabria Centro che ha lodato l’iniziativa da portare sempre avanti negli anni successivi di seguito Don Ezio Limina cui ha descritto l’uomo Palatucci che ha dato la vita per il prossimo.
Padre Giovanni della Chiesa Ortodossa di Crotone ha rivolto i saluti dei propri fedeli rimarcando i valori cristiani ed il rispetto per il prossimo.
Presente Il Dr. Leonida Marseglia ( Vice Questore di Crotone ) il quale ha rivolto i saluti del Questore assente per motivi di saluti, consegnando le Targhe del Maestro Orafo Michele Affidato ai vincitori della XI Borsa di Studio, assieme alla Iannone ed a Costa i quali hanno assegnato gli Attestati di premiazione.
Presenti inoltre il Maggiore Pozzebon Comandante Compagnia Carabinieri di Crotone, il Tenente Biagio Alicandro della Guardia di Finanza, il Tenente di Vascello Alessio Fiorentino della Capitaneria di Porto, il vice comandante dei Vigili del Fuoco Benvenuto Francesco Vincenzo e l’Ispettore Pasquale Luzzero in sostituzione del Comandante Ing. Summa, Pasquale Fusella dell’ Associazione Aeronautica e Giuseppe Ferdinando Calendini dell’Associazione Amici Piumati in Pensione, il Prof. Giuseppe Perpiglia ins. In quiescenza e tanti soci della Palatucci oltre ad alcuni genitori degli studenti.


Sono susseguite delle slide sulle origini ed operato di Palatucci con intermezzi musicali. Inoltre un minuto di silenzio ha reso mesta la cerimonia seguita dall’Inno di Mameli suonato dagli studenti dell’Alcmeone. Per concludere sono stati proiettati i video e composizioni dei lavori svolti, per i quali un meticoloso aiuto è stato dato dai Docenti.
Sono risultati vincitori della XI Borsa di Studio a Ricordo di Giovanni Palatucci:

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Montella, dal 27 gennaio 2025 inizia la registrazione di "Cucine da Incubo" con lo chef Antonino Cannavacciuolo per promuovere il territorio irpino.

Montella, dal 27 gennaio 2025 inizia la registrazione di "Cucine da Incubo" con lo chef Antonino Cannavacciuolo per promuovere il territorio irpino. Dal 27 gennaio al 31 gennaio 2025, Montella diventa il palcoscenico di un evento speciale: la registrazione del celebre programma televisivo Cucine da Incubo, condotto dallo chef Antonino Cannavacciuolo. Il Comune di Montella ha deliberato di concedere il patrocinio all’iniziativa, una scelta che si preannuncia fondamentale per valorizzare le bellezze e le eccellenze del territorio irpino.

La decisione di supportare le riprese, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, arriva in risposta alla richiesta avanzata dalla Endemol Shine Italy, la casa di produzione che realizza il format di successo. Le riprese si terranno in vari luoghi di Montella, con particolare attenzione al ristorante La Brasserie, scelto come location principale del programma.

Il format di Cucine da Incubo è ormai un appuntamento imperdibile per il pubblico televisivo, e questa edizione, girata a Montella, ha come obiettivo non solo la risoluzione delle problematiche legate alla gestione del ristorante, ma anche la valorizzazione del patrimonio gastronomico e culturale dell'Irpinia. Attraverso il racconto delle difficoltà affrontate dal ristorante La Brasserie, il programma si trasforma in un veicolo di promozione per il territorio, mettendo in luce le tradizioni culinarie locali, i prodotti tipici e la bellezza paesaggistica dell'area.

 

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Nonna Rosina di Montella festeggia i suoi 100 anni: un secolo di vita e tradizioni

Montella, 24 gennaio 2025 – Un traguardo davvero speciale quello festeggiato da Nonna Rosina Chiaradonna, che ha recentemente compiuto 100 anni, un secolo di vita ricco di storie, tradizioni e affetti. La sua lunga esistenza è stata segnata dall’amore per la sua terra, la sua famiglia e le semplici cose della vita, come le castagne di Montella e un buon bicchiere di vino paesano, che non mancano mai sulle sue tavole. Per l’occasione, il paese di Montella si è stretto attorno alla sua concittadina per festeggiare insieme questo importante traguardo. Alla celebrazione, che ha visto la partecipazione di numerosi familiari, non erano solo presenti i suoi sei fratelli e sorelle, ma anche un fratello giunto appositamente dalla Svizzera per essere accanto a lei. Non mancavano, ovviamente, i tantissimi nipoti, che rappresentano una delle gioie più grandi per Nonna Rosina.                

A fare gli onori di casa e a portare il saluto ufficiale dell’amministrazione comunale è stata il vicesindaco Anna Dello Buono, che ha consegnato una targa commemorativa alla centenaria, a nome della comunità di Montella. Un gesto simbolico per omaggiare una donna che, con il suo esempio di vita e il suo amore per le tradizioni, rappresenta un pezzo importante della storia locale.

Il centesimo compleanno di Rosina non è solo una celebrazione personale, ma anche un momento di festa per tutta la comunità di Montella e per l’intera Irpinia. Il suo spirito vivace e la sua energia, nonostante gli anni, sono un segno tangibile della forza delle radici familiari e della capacità di mantenere vive le tradizioni più genuine, quelle che la rendono ancora oggi una figura di riferimento per tutti.

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La rosa dell'amore (in ricordo di Diego Cavaniglia, Conte di Montella e della sua infelice sposa, Margherita Orsini.)

La rosa dell'amore (in ricordo di Diego Cavaniglia, Conte di Montella e della sua infelice sposa, Margherita Orsini.) poesia di Costantino Firinu-videopoesia di Giovanni Nufrio

 

 

 

 

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Neve a Montella Video e Musica

Questo filmato cattura un momento di gioia e spensieratezza negli anni '60 a Montella, un paese immerso nella neve. Girato da mio padre Giuseppe Sica nel giardino della vecchia pizzeria "Conca D'Oro", confinante con il Vico Ferri, il video ritrae una scena familiare e calorosa, nonostante il freddo invernale.
Protagonisti:
Angelo Moscariello con la moglie e i figli, Tonino e Maurizio, sono al centro dell'azione.
Si uniscono a loro Vittorio Sica e Lina, mia sorella.
Attività: I protagonisti si lanciano palle di neve in una vivace battaglia giocosa. Ridono e si rincorrono, immersi nella bellezza della neve che copre il giardino. I sorrisi e il divertimento sono palpabili, creando un'atmosfera di festa e allegria, tipica dei momenti familiari trascorsi all'aperto durante l'inverno.
Questo breve filmato è una testimonianza visiva di come la semplicità di una nevicata - il video su S.Salvatore è stato girato il 12 gennaio 2025 da Angelo Caprio

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Weekend di trekking e avventura a Montella

Il 25 e 26 gennaio, si terrà un weekend immersivo nel Parco Regionale dei Monti Picentini, a Montella (Avellino), organizzato da Terre di Mezzo. L'evento prevede due giorni di escursioni con pernottamento in rifugio, pasti in autogestione e, in caso di neve, ciaspolate. Le guide esperte accompagneranno i partecipanti attraverso paesaggi montuosi incontaminati. L'iniziativa è aperta a tutti, dai principianti agli escursionisti esperti, per scoprire uno degli angoli più suggestivi della Campania.

 

 

 

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Presepe vivente a San Francesco a Folloni 5 gennaio 2025

Montella S. Francesco a Folloni  prima edizione del Presepe Vivente  5 Gennaio 2025 Organizzazione del Club Napoli San Francesco Montella AV.

 

 

 

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Un intrigato, arcano, ridanciano,racconto di Natale. di Totoruccio Fierro

Un intrigato, arcano, ridanciano racconto di Natale.        Circa tre mesi fa, la Tim, gestrice della mia linea Internet, su sua iniziativa, mi instaurò la cosiddetta fibra veloce ( forse Pietro Mennea sui 200 metri piani era stato più veloce! ).
Siccome il nuovo cavo non si "inficava" nel vecchio condotto, dovettero realizzare un bypass, scavalcando l'inopinato ostacolo!
Come fu e come non fu, dopo alcuni giorni ricevetti di nuovo Internet che, nelle more, non avevo più captato!
Veloce, rispetto a prima? Non so dirlo, anche perchè non mi sono peritato di controllare conla registrazione di un cronometro!
Ma, adesso comincia la mia beffarda odissea!
A distanza di qualche giorno, compaiono due lucette rosse sul mio decoder ed Internet vola via nei recessi infiniti!
Chiamo il 187 : schiaccia uno, schiaccia due, schiaccia tre e...attenda in linea!
Nessuno ti ascolta, nessuno ti parla, insomma una impresa come scalare il K2 con i suoi 8.611 metri! Pur tuttavia, dopo decine e decine di richieste di intervento, l' armadietto condominiale, è stato aperto per ben sei volte da parte degli operatori della Tim!
Ma, sentite questa loro scoperta : trovavano il filo della fibra tranciato di netto!
" Qualcuno del condominio vi vuole male! " affermavano!  

Mi interrogavo, da Sherlock Holmes investigatore, chi mai potesse essere l'attentatore,
passando ore e ore in rassegna ognuno di loro!
Nessun colpevole, anche perchè avevo circondato e stretto l'armadietto condominiale con tre cerchi di filo spinato ( usato nella prima guerra mondiale per contrastare l' avanzata del nemico), ma, purtroppo nessun effetto!
Il settimo ed ultimo intervento, da parte di un capace e solerte operatore, ha finalmente dipanato l' intricata matassa! Il filo sostituito era morsicchiato in più punti!
Chi era stato il truce sobillatore?
Non ve lo dico neanche sotto tortura!
Ma solo adesso ho capito tutto il valore pregnante del termine
ZOCCOLA!

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