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Diretta streaming da Nusco " La Notte dei Falò " DOMENICA 20

Nuovo appuntamento con la Notte dei Falò a Nusco: in programma l’accensione del tradizionale falò, artisti di strada e degustazioni!   Si rinnova da venerdì 17 a domenica 19 Gennaio 2020 un nuovo appuntamento con la Notte dei Falò a Nusco, un piccolo borgo della provincia di Avellino.   L’evento si svolgerà in occasione della festa del patrono di Nusco ovvero di Sant’Antonio Abate, festività che ricade proprio il 17 Gennaio, in onore del quale verranno accesi decine e decine di falò in tutta la Campania.   Una manifestazione antica quella legata alla figura di Sant’Antonio Abate, il beato del fuoco e protettore del bestiame e dei campi.

Secondo infatti la tradizione Sant’Antonio libera la popolazione dai mali, dalla sofferenza e dal dolore e quindi accendere il falò è una tradizione di buon auspicio.

Falò di Sant’Antonio Abate a Nusco
Gli ospiti potranno assistere, secondo la tradizione, all’accensione del fuoco purificatore per omaggiare la figura del Santo.

Nel centro storico saranno anche allestiti degli stand, dove tutti potranno degustare prodotti tipici del territorio insieme all’ottimo aglianico irpino.

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A ricordo di un alunno di Totoruccio Fierro

“ L’ alunno serio, interessato, ha sentito vivo l’ interesse per la vita scolastica, a cui ha partecipato attivamente durante il triennio; animato da buona volontà e desiderio di migliorarsi, ecc.”    Questo é il giudizio globale sul livello di maturazione raggiunto dall’ alunno Meo Tommaso, nato ad Atripalda il 12 settembre 1983, riportato al n.121 del Registro generale degli alunni, al termine della frequenza della Scuola Media, nell’anno scolastico 1996/97.
Durante il suo ultimo anno di scuola, avevo in più occasioni avuto il piacere di apprezzare le doti di compostezza, serietà e impegno di questo “ giovinetto pallido e bello...con un viso gentil da sventurato “ ( Corradino di Svezia di Aleardo Aleardi ).
Ci scambiavamo spesso un breve saluto, un sorriso affettuoso e cortese...
Venni a sapere, poi, che non aveva continuato gli studi superiori, affrontando anzitempo la più dura ed impegnativa condizione lavorativa di apprendista meccanico.
Se avessi saputo, per un improvviso miracolo di preveggenza, lo avrei trattenuto per qualche anno in più a scuola e comunque per tutto il tempo necessario, affinchè l’ombra sinistra e incombente della Morte in agguato, avesse sorvolato rapida e sconfitta la fatale curva della strada per “ Cruci “, per dileguarsi nelle nitide e terse altezze dei cieli azzurri o nei cupi e atri abissi degli inferi!
Se avessi saputo, avrei pregato il Dio dei giovani di proteggere il suo cammino...
E, allora, il sorriso gioviale e sereno di lui mi ritorna sovente nella mente e riaccende il dolore, trafiggendo l ‘anima incredula e sgomenta...
Tutto accadde il pomeriggio di Venerdì Santo del 2 aprile 1999!
La dolce aria di primavera inoltrata, indusse Tommaso a cavalcare un infido motorino alle spalle del padre:
una rapida corsa nel vento della spensierata giovinezza!
Poi, all’ improvviso, il cielo si fa scuro e le nuvole scaricano copiose gocce mortali:
il mezzo non regge la strada e la falce della Morte, che con una tonaca e cappuccio neri era nascosta beffarda dietro un noce, recide con spietata e feroce crudeltà un fiore fiorente!
L’ accaduto, pure a distanza di tempo, sembra inverosimile e di fronte a quella prematura morte ci sentiamo più fragili e impotenti a decifrare il nostro umano destino ed incapaci a comprendere perché si può morire a sedici anni su una strada di campagna nota e familiare ( lontana da quelle intensamente trafficate ) sulla quale si spostano solamente sonnacchiose mandrie di mucche!
E forse ha ragione il Poeta quando ci avverte che “ è meglio oprando obliar, senza indagarlo, questo enorme mister dell’ universo “.

Questo articolo lo scrissi 20 anni fa...forse la verve letteraria era più pronta ed efficace a sessant’anni! Bah!

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Montella digital radio

“Montella Digital Radio”>>>>>>>>> nasce come un’attenta rivisitazione e rivitalizzazione della musica degli ultimi e cupi anni ’70, degli indimenticabili anni ’80, delle colonne sonore dei film più visti al mondo (Sergio Leone e Morricone approverebbero). Tutto ciò è stato effettivamente realizzato quaranta anni dopo che il fenomeno, dal successo indiscutibile, delle trasmissioni FM ha contraddistinto la nascita e la messa in onda delle numerose Radio cosiddette “libere” (anni ’70). L’idea ha come punti cardine la scelta valutata ed eccellente di brani provenienti dai più disparati generi musicali, tra i quali il Funky, la Disco Music, Pop, Rock, Punk. E’ inoltre concesso ampio spazio alla fervente musica italiana di quegli anni. La rivoluzione tecnologica che contraddistingue il nuovo millennio incide positivamente sulla promozione e sulla diffusione di questa nostra piccola idea, considerando che Internet veicola le informazioni efficientemente e possiede confini straordinariamente illimitati. Ci rivolgiamo prevalentemente (ma non solo) a coloro che hanno vissuto con intensità gli anni ’70 e che, nostalgicamente, hanno voglia di rivivere il sabato sera in discoteca dei mitici anni d’oro, ballando e a divertendosi. Non c’è una particolare presunzione nel voler trasferire emozioni: vogliamo rivolgerci agli ascoltatori presentando la nostra genuina e a volte farraginosa e maniacale passione che applichiamo durante la ricerca di questa tipologia di musica. Speriamo di essere all’altezza dell’arduo compito, che consiste nel fuggire per qualche minuto dagli inconsistenti schemi attuali, per rifugiarsi sulle accomodanti poltroncine di un bar di paese, in un’epoca che si fa ricordare piacevolmente.

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GEMELLAGGIO DI MONTELLA CON NORRISTOWN 1987

PARTENZA DA MONTELLAFILMATO COMPLETONorristown 1987 Virgilio Volpe                 

Un esempio del legame che lega le comunità italiane all'estero con la Madre Patria è sicuramente quello rappresentato dal gemellaggio di Montella con la cittadina americana di Norristown. In questa cittadina è presente una folta rappresentanza di abitanti di Montella emigrati negli Stati Uniti; questa comunità è rimasta fortemente legata alle tradizioni della cittadina di provenienza, ai suoi costumi, alle sue tradizioni, al culto del SS. Salvatore.
Nel lontano 1906 fu fondata una Società a Norristown (The Society of Montella in Norristown Society, PA, USA) con il compito di mantenere saldi i rapporti con Montella e di mantenere vive le antiche tradizioni. Negli ultimi 25 anni vi è stato un ulteriore incremento delle attività e dei collegamenti tra le due comunità: in particolare vi sono stati molte visite reciproche; delegazioni americane partecipano alla Processione del SS.Salvatore a Montella, e, viceversa, delegazioni italiane si recano a Norristown per seguire gli analoghi festeggiamenti organizzati in quella cittadina.
logo-1987Nel 1987, in particolare, un gruppo di ben 205 cittadini di Montella si è recata a Norristown per partecipare alla locale festa del SS.Salvatore.

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Incendio a Montella in un appartamento

A Montella In via Rinaldo D'aquino ingenti danni in un appartamento nessun ferito. 
Le fiamme si sono sviluppate in un appartamento al primo piano . è stato evacuato tutto il palazzo I pompieri hanno lavorato tutta la sera  per spegnere le fiamme.

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A 10 ANNI DALLA SCOMPARSA DEL DOTTORE ELIO MARANO

Il 10 gennaio 2010 si spegneva la nobile figura del Dottore Elio Marano.  Che dire di una persona che prima di essere un professionista era un amico? Di tutte le sue qualità la predominante era la DISPONIBILITA’: in qualsiasi momento era a disposizione di chi aveva bisogno del suo aiuto. Inoltre, il suo amore sviscerato per la natura colpiva chiunque lo ascoltava. Mi piace ricordarlo con questo articolo che apparve su un quotidiano dell’epoca.

“ULTIMO SALUTO A ELIO MARANO IL MEDICO CHE FU SINDACO”
Per decenni è stato per antonomasia il <> di migliaia di montellesi, alleviando dolori e sofferenze col suo sorriso bonario. Ma Elio Marano, morto a Montella a 86 anni, non era solo questo. Amava con tutto se stesso la natura, il silenzio dei boschi nei quali si rifugiava spesso, il paesaggio incontaminato delle montagne di Verteglia, trasfigurato in migliaia di fotografie, la scrittura arguta e incisiva affidata, negli ultimi anni, alle colonne della rivista <>.
La medicina, sul finire degli anni ’70 si era mescolata per una breve parentesi alla politica, fino a quando, fu eletto sindaco di Montella. Rimase in sella fino alla vigilia del terremoto; in un periodo di difficile mediazione politica fu l’anello di raccordo tra istanze amministrative e esigenze del paese. Nell’aula consiliare manifestò il suo entusiasmo e il suo amore per Montella al di là di ogni divisione politica.
Nello studio medico di rione Sorbo, fino a qualche tempo fa, ha continuato a impartire consigli amorevoli ai suoi concittadini. Energico e dinamico, sincero e gioviale, di fibra forte nonostante alcune tristi parentesi di dolore per la perdita di due amatissimi figli in età giovanile, Elio era davvero l’amico di tutti!
(da “Il Mattino” del 12 gennaio 2010)

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Presentazione del libro SEMINARISTI di Rocco Granese

Sabato 11 gennaio 2020 alle ore 16.30  Biblioteca Comunale presentazione del libro di Rocco Granese interventi della  Prof.ssa Anna Dello Buono Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Montella , Dott.ssa Stefania Petriello Moderatrice, Dott.ssa Marianna Patricelli  Pisicoterapeuta Infantile , Damiano Rino De Stefano Già Dirigente Scolastico , Rocco Granese L'autore

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LAO, l'orto di generazioni di Montellesi di Graziano Casalini

Lao, una piccola conca pianeggiante, inserita in un contesto stupendo di pendii dove esistono quasi esclusivamente piante secolari di castagno, è stato, ed è uno dei luoghi più interessanti della campagna nel comune di Montella. La conformazione del terreno di questa zona, facilmate alluvionabile nei mesi invernali, non ha permesso la formazione di un piccolo lago - da qui il nome dialettale Lao - per l'esistenza in più punti di inghiottitoi - ventare - che come imbuti travasano le acque provenienti dalle montagne, nelle grotte carsiche e probabilmente anche in fiumi sotterranei. Questo continuo scorrimento delle acque piovane ricche di sostanze organiche provenienti dai sovrastanti castagneti, ha reso quei terreni esageratamente fertili. Ecco perché da tante generazioni i paesani hanno fatto di tutto per sfruttare al meglio e in modo razionale l'area, con svariate coltivazioni, le più importanti per la loro alimentazione e per l'alimentazione degli animali domestici, patate, cavoli, rape, bietola, zucche, granoturco, faglioli, sono alcune delle molte altre qualità di ortaggi prodotte da sempre in piccoli appezzamenti famigliari. A completare questi orti paesani, anticamente erano stati piantumati un gran numero di frutti, quasi esclusivamente noci e meli. I raccolti stagionali di queste due tipi di piante, oltre ad essere più che sufficienti per le famiglie dei proprietari dei fondi, venivano venduti e contribuivano insieme alla rendita della castagne alle necessità extra alimentari e economiche, delle suddette famiglie. Oggi, la terra di Lao, farebbe rabbrividire un antenato costretto e rivederla nelle attuali condizioni. Le ragioni che hanno portato a questa situazione, sono sicuramente molteplici e vorrei provare ad elencarne alcune: la prima a mio avviso è quella che tutti o quasi tutti, a partrire dai più anziani, hanno in un modo o nell'altro fonti di reddito sufficienti per vivere meglio di tanti anni fa, la seconda riguarda i giovani, tutti impegnati negli studi alla ricerca di una specializzazione a livello di laurea nei campi più disparati, con la quasi esclusione del settore agricolo. Quest 'ultimo, da tempo ha avuto poca attenzione, in particolare al sud, da parte dei governi che si sono succeduti nel tempo, provocando un abbandono generalizzato. Anche la parcellizzazione dei terreni coltivabili, gestiti solo da piccole aziende e la conseguente non competitività sui mercati delle loro produzioni ha contribuito al disimpegno da quella che poteva essere una risorsa per un paese come Montella. In fondo a questo mio ragionamento, va aggiunto qualcosa che mi dispiace di dover scrivere. Lao, dovrebbe essere una zona incontaminata è attualmente una zona dove si può trovare in grandi quantità, ogni genere di rifiuti e di materiali abbandonati, tipo discarica abusiva, che col tempo sicuramente arriverà a inquinare le falde acquifere sotterranee, un danno enorme e incalcolabile. Inoltre, si vede solamente un disordine generalizzato, in tutte quelle poche attività attualmente esistenti. Molte piante di noce, non più curate vengono definitivamente abbattute e non sotituite, i meli sono completamente spariti. E' un vero peccato vedere un luogo, in cui per secoli gli avi hanno disperso il proprio sudore, solamente per potersi nutrire a sufficienza, del tutto degradato non coltivato e pieno di sterpaglie. Probabilmente questa area bellissima non interessa più a tanti cittadini come fu in passato. Ed è a questo punto che dovrebbero intervenire le istituzioni, in primis quelle preposte ai controlli su come vengono tenute e utilizzate le aree agricolo-forestali, e poi le autorità comunali con iniziative deterrenti atte anche a stimolare il senso civico dei cittadini. Lo scopo dovrebbe essere quello di poter risanare un ambiente unico e particolare che molti comuni vorrebbero avere nel loro ambito territoriale. Lao, con più attenzione potrà tornare ad essere quel luogo, che nel passato era una risorsa privilegiata di molti cittadini montellesi. Basterebbe volerlo, e penso anche che non sarebbero necessari grandi interventi e investimenti. Rivalorizzare questo piccolo ambiente, in un contesto diffuso di rivalutazione di tutte le aree interessanti di Montella potrebbe essere uno dei primi passi per rendere il paese e i suoi dintorni ancora più bello, al tempo stesso, molto utile e conveniente a tutta la comunità.
Graziano Casalini

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Lotteria Italia, estrazione con "I soliti ignoti" di Amadeus: 10mila euro anche a Montella

Epifania si chiude come da tradizione con l'estrazione dei biglietti della Lotteria Italia. La Befana oltre a dolci e carbone porterà anche una pioggia di milioni di euro: nel corso dell0'appuntamento con Soliti Ignoti - Il Ritorno - Speciale Lotteria Italia, la puntata speciale dello show condotto da Amadeus, sono stati cinque biglietti  assegnati i premi di prima categoria, tra cui quello del valore di 5 milioni di euro.  Montella comunque  già era stato estratto nel corso delle puntate dei soliti ignoti un premio di 10mila euro. Ancora non si sà chi sia il vincitore.

 

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Decreto di autorizzazione per il trasferimento di tre classi dal plesso Capone

Decreto di autorizzazione per il trasferimento di tre classi dal plesso Capone alla fondazione Capone di Montella - La dirigente scolastica dell' I.C. Palatucci  di Montella . Prof.ssa Alessandra D'Agostino . DISPONE : il trasferimento di n°3 classi della scuola primaria  2 A  -  2 B - 2 C dal plesso Capone al primo piano dell'edificio di proprietà della fondazione Capone. Si comunica che l'orario delle lezioni sarà il seguente 08.25 - 12.55  come anche deliberato dal Consiglio di istituto nella seduta del 30 dicembre 2019

IL SERVIZIO DI TRASPORTO SARA' REGOLARE

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Diretta streaming dalle ore 14.30 Rocca San Felice > Felice Scandone Montella

SABATO 4 GENNAIO 2020 ALLE ORE 14.30 DIRETTA STREAMING DALLO STADIO VITO CIPRIANO DI ROCCA SAN FELICE AVELLINO 13MA GIORNATA DI CAMPIONATO prima categoria GIRONE CDELL'INCONTRO DI CALCIO TRA U.S. ROCCA SAN FELICE CONTRO LA FELICE SCANDONE MONTELLA

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Gemelli, destini incrociati di Roberta Bruno del Quotidiano del sud

Umberto e Michele Maio, classe 1981, oggi sono due cittadini europei, provengono da, Montella, i cui abitanti li ricordano con affetto come “i gemelli”, mentre l’Italia li ha inseriti nella lunga lista dei cervelli in fuga.
Nel 2005, dopo aver portato a termine il liceo scientifico, i gemelli si sono trasferiti a Bologna dove Umberto, appassionato osservatore della volta celeste, ha conseguito una laurea in astronomia, mentre Michele, più attratto dalle forze del mondo, in fisica.
Dopo l’università le strade si sono divise: Michele ha conseguito un dottorato di ricerca in fisica teorica in Olanda per poi spostarsi in Spagna per il postdoc, mentre Umberto ha conseguito il dottorato a Monaco, e dopo essere stato impegnato in posizioni intermedie e postdoc per tre anni e mezzo, vince una borsa di ricerca all’INAF (Istituto Nazionale Astrofisica) a Trieste.
Oggi Umberto vive a Berlino e oltre al titolo di professore associato al MIUR, è ricercatore associato di astrofisica a Postdam, dove si occupa di galassie, stelle, evoluzione dell’universo e buchi neri, mentre Michele, che ha lasciato la ricerca, vive ad Amsterdam e si occupa di finanza.
«Non sono mai stato competitivo» racconta Michele «mentre Umberto, soprattutto al liceo, era in competizione con me, ma se glielo chiedi ti dirà sicuramente di no!» ride.
«Idealmente avrei voluto fare ricerca all’università, ma nel tempo ho cambiato idea: vedevo persone tra i 40-50 anni ancora in attesa di un posto. Così lasciai il postdoc e cercai di capire come poter vendere la mia preparazione scientifica. Nel 2014 sono tornato ad Amsterdam
e sono entrato in finanza. Ho lavorato prima in una compagnia di consulenza e poi per l’istituto di credito olandese ABN AMRO; lì mi occupavo di modelli matematici, producevo numeri che andavano a finire nella banca centrale europea.
La particolarità di stare in un mercato di lavoro libero e flessibile è che inizi a lavorare svolgendo una mansione e arrivi alla pensione facendone tutt’altra; ogni cambiamento intermedio è sempre un miglioramento».
«Quando ho cambiato lavoro avevo già trovato altro, ma da settembre, così mi sono goduto due mesi di vacanza: sono andato in sud America da solo, sono stato per un mese e mezzo sulle Ande (dall’Ecuador Bolivia e Cile) mi sono arricchito, riposato, e liberato la mente, è stata una vacanza sia fisica che mentale e a settembre ero pronto anche mentalmente per affrontare il nuovo lavoro.
In Europa e soprattutto in Olanda si punta molto sulla qualità della vita, la quale deve essere quanto meno decente, il benessere mentale è fondamentale e lo sanno bene, e anche le aziende vogliono che ci sia un equilibrio tra la parte lavorativa e quella personale e privata, perché sanno che un eventuale alterazione ricadrebbe negativamente anche nel lavoro».
Per Umberto, invece, la competizione con Michele è terminata al liceo, quando nella cameretta gareggiava col fratello per vedere a chi prima riuscisse l’esercizio di matematica. Racconta: «Ricordo che all’inizio anche all’università era come andare a scuola insieme: chiacchieravamo spesso, ci scambiavamo idee e opinioni sugli stessi temi. Poi gli studi sono diventati sempre più specialistici, fino a quando ci siamo resi conto che non ci capivamo più! Così abbiamo deciso di smettere di parlare di scienza tra di noi».
Umberto, che nel suo ambiente lavorativo ha incontrato altri tre irpini astrofisici, vede il problema dell’emigrazione come una questione nazionale: «anche da Trieste, ricordo, i giovani andavano via». «Gli scienziati italiani sono molto apprezzati all’estero, sono tanti i connazionali che, tra Germania, Francia, America, fanno andare avanti la ricerca, mentre la percezione generale dell’Italia è rimasta quella di pizza, mafia e altri luoghi comuni. L’istruzione tedesca non brilla per acume critico, e il fatto che la Germania sia vissuta come il migliore dei mondi possibili diventa un limite alla criticità di chi ci abita.
Spesso chiacchiero con mio padre sulla situazione in Irpinia e a Montella, e mi rendo conto che la “decadenza” e l’abbandono di quei luoghi siano da imputare relativamente alla gestione locale, poiché limitata e riflesso di quella nazionale».
Dopo il dottorato, cosi come Michele, anche Umberto si è trovato al bivio del continuare la strada della ricerca o intraprendere quella della consulenza: «Ebbi un’offerta da McKinsey, ma scelsi il dottorato, in Germania ci sono tante risorse per la ricerca, viaggio tra America e Asia e lavoro anche in Italia, dove non nascondo che un domani ritornerei».
Nonostante le grandi possibilità di carriera e sviluppo che l’Europa offre, vivere fuori dall’Italia significa vivere lontano da famiglie e tradizioni, e nonostante sia bellissimo integrarsi e conoscere nuove culture è vergognoso e fa rabbia non poter costruire una vita dignitosa nel proprio paese d’origine.
«Oltre all’inglese ho voluto imparare anche l’olandese» racconta Michele «senza conoscere la lingua del luogo che ti ospita non è possibile integrarsi realmente in una cultura. Altrimenti si fa la vita dell’emigrato, e invece è necessario integrarsi e conoscere lingua, tradizioni e cultura, imparando tante cose utili anche per se stessi. Ci sono diverse usanze curiose, come quando al mattino sei già a lavoro e arrivano i colleghi che si siedono senza neanche dirti buongiorno, pensi che ci sia qualcosa che non va, e invece loro fanno proprio così; oppure quando sei in strada e parli con qualcuno a 70/80 cm di distanza e puoi stare certo che qualche passante passerà esattamente tra te e il tuo interlocutore senza porsi assolutamente il problema del “disturbo”».
Per Umberto invece tasto dolente dell’Italia è il mancato investimento nella ricerca e nel Meridione: «Se 1/3 della popolazione è al Sud è giusto che un 1/3 degli investimenti siano al Sud» afferma. «Questo è un problema urgente e d’interesse nazionale, prima che l’Italia si trasformi completamente nel Sud della Germania».
«Due anni fa rimasi colpito dalle parole del sindaco del mio paese» racconta invece Michele «nel suo discorso faceva riferimento esclusivamente alla fascia più anziana della popolazione, e si evinceva come il futuro dell’economia montellese fosse ancora un tipo agricoltura senza il supporto delle tecnologie».
I giovani e le tecnologie per Michele sono argomenti che andrebbero considerati e rivalutati soprattutto in funzione del lavoro: «il mondo oggi chiede basi matematiche per tutto, e la gente nasce con il telefono in mano: sarebbe bene che sappia anche che cosa vi sia dietro».
Anche per Umberto la scienza è fondamentale per il futuro, ma forse non esattamente nella stessa connotazione che ne dà il fratello: «Dagli anni ’80 in poi c’è stata un’impronta neoliberale, non si perseguiva nulla che non portasse un profitto immediato, e la scienza venne acclamata proprio perché creava profitto» spiega. «oggi il marketing o il counseling non sono altro che questo: un modo di fare profitto utilizzando dati e impiegando gli scienziati, che sono gli unici a saper adoperare questi dati, come fossero manovali. Questo spiega, difatti, come mai la ricerca scientifica sia finanziata soprattutto nelle aziende private, che perseguono il profitto, e non più negli istituti classici di ricerca, dove invece si fa scienza per la scienza».

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30 DIcembre 2019 ore 19.00 DIRETTA STREAMING SU www.montella.eu In Canto di Natale

Accademia di musica Wassily Kandisky In canto di Natale . Voci Tony Capozzi , Mara Barbarisi, Angelica Russo, Alessia del Giudice,Anna Ruggiero, Sara Sgambato.  Pianoforte Maria Scala Direzione Artistica Angela Ruggiero

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Ordinanza Comune di Montella N°98 del 27/12/2019

Oggetto : eliminazione sterpaglie e pulizia terreni - Prermesso che frequantemente viene accertato lonstatodi abbandono in cui versano alcune aree, sia all'interno che all'esterno del centro abitatao, per le quali vengo eseguite lericorrenti operazioni  di sfalcio dell'erba ed eventuali potature delle essenze riscontrando la presenza di varirì..........clicca e continua 

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Nasce Pan Dom:Domenico omaggia Montella

Il pastry-chef: "È il mio personale omaggio all'amata Montella e alla regina castagna" Artigianale, soffice, irpino. Pasticceria Sabazio presenta Pan Dom, il panettone che esplora il gusto della tradizione e i profumi di Montella. Una cupoletta delicata e genuina frutto del lungo lavoro di ricerca di Domenico Roberto che dopo anni di esperimenti ha riscritto l'essenza del Panettone con una personale ode all'Irpinia.
"Pan Dom è un omaggio alla mia terra, la mia cara Montella e alla sua regina, la Castagna del Prete, da secoli protagonista delle nostre famiglie e adesso conosciuta in tutto il mondo".

Domenico con la sua straordinaria attenzione a farine e tecniche di lievitazione naturale
ha dato forma ad una ricetta speciale che si prefigge di esaltare e salvaguardare la gastronomia locale: un mix di nuance che esplorano il gusto tipico del terroir nella veste alternativa del dolce Meneghino.
"Ho impiegato circa due anni per arrivare a questo risultato. Il Pan Dom ha avuto varie evoluzioni, sono partito dalle castagne infornate fatte a pezzetti e inserite nell'impasto, buono ma non mi convinceva, nè esteticamente, nè al gusto. Così per bilanciare i sapori ho pensato di aggiungere i fichi caramellati e cioccolato bianco che conferiscono morbidezza all’impasto e evocano la tipica tavola montellese fatta di fichi, cioccolato e Castagne del Prete".

Erede di un nome importante Domenico è attento al territorio e alla purezza dei suoi prodotti. Pan Dom è alfiere di una identità culturale legata ad un luogo ma anche strumento narrativo di una storia fatta di sacrifici e passioni.
"Pasticceria Sabazio apre per volontà di Giovanni Maria Roberto, mio bisnonno, nel 1875 - racconta il pasticciere - Nel secolo scorso mio nonno Domenico portò l'attività agli onori della cronaca divenendo il pasticciere di fiducia dei Savoia e ricevendo la medaglia d'oro come miglior pasticciere del Regno d'Italia. Dopo di lui ci fu la gestione di mio padre, fino a quando nel 2000 è toccato a me prendere le redini di una lunga tradizione dolciaria a cui cerco di tenere fede quotidianamente".
Pan Dom acronimo di Domenico omaggia Montella è il simbolo di una famiglia che da un un secolo e mezzo produce dolci creazioni artigianali selezionando ingredienti scelti, preferibilmente a chilometro zero. Protagonista indiscussa è la castagna che nel Pan Dom incontra il gusto dolce dei fichi caramellati racchiusi in alveoli regolari che puntellano un delicato e morbido impasto di farina di frumento, uova, burro e cioccolato bianco. Un goloso trionfo per raccontare attraverso un dolce assai di moda la vocazione gastro-culturale dell'amata Montella.

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Ordinanza Del Sindaco Di Montella N° 97 Del 23/12/2019

ORDINANZA DEL SINDACO DI MONTELLA N° 97 DEL 23/12/2019  

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Perquisizioni e posti di blocco, a Montella diverse denunce dei carabinieri - da Irpinia News

Prosegue l’azione dei Carabinieri della Compagnia di Montella che con perquisizioni, posti di blocco e una massiccia presenza nelle strade, stanno eseguendo quotidiani e mirati controlli che hanno portato alla denuncia di tre persone, al ritiro di una patente di guida e all’allontanamento di quattro soggetti gravati da precedenti di polizia. Nello specifico, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino un 45enne ed un 60enne sorpresi a Torella dei Lombardi, dai Carabinieri della locale Stazione, alla guida dei rispettivi mezzi agricoli mentre trasportavano circa 10 quintali di legna di quercia che poco prima avevano tagliato ed asportato da un bosco demaniale. La refurtiva è stata sequestrata.

E’ stato denunciato dai carabinieri di Torella dei Lombardi anche un ventenne di Battipaglia che, fermato a Montella alla guida della propria autovettura, è risultato essere in evidente stato di alterazione psicomotoria conseguente all’assunzione di stupefacenti, accertata mediante esami tossicologici: per lui oltre alla denuncia è scattato il ritiro della patente di guida.

Sono stati invece allontanati con Foglio di Via Obbligatorio quattro stranieri (tre di origini romene ed un marocchino, di età compresa tra i 25 ed i 35 anni), tutti con a carico precedenti di polizia, sorpresi a girovagare in atteggiamento sospetto a Castelfranci e Paternopoli.

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Riceviamo e pubblichiamo la nota del coordinamento cittadino di Montella Libera:

Montellalibera, movimento politico attivo da 15 anni, coerente agli interessi dei cittadini montellesi, vuole portare avanti un’operazione verità rispetto alle fandonie pronunciate dal sindaco nel comizio del 15.12.2019. Alla finta solidarietà espressa il giorno della nostra esclusione (oltre ad altre proposte oscene puntualmente respinte al mittente), oggi si accompagna l’arroganza e la spocchiosità di chi in 6 mesi evidentemente ha già fallito: troppo forte l’ossessione della vecchia amministrazione, nominata ad ogni sospiro con rancoroso veleno. Ma del resto per raccontare il nulla concretizzato in questi mesi sarebbero bastati 23 secondi o forse meno: il ridicolo comizio non poteva che essere un elenco di invettive contro chi ha amministrato fino a qualche tempo fa.
Si riconosce a questo sindaco, eletto solo grazie all’esclusione di Montellalibera, il diritto di amministrare, ma si pretende che lo faccia con onestà intellettuale, senza stravolgere la realtà dei fatti, con racconti falsi e tendenziosi.
Innanzitutto basta giocare sulla pelle dei cittadini, soprattutto di quelli che attendono da 40 anni un alloggio popolare, presi in giro e persino derisi da ormai 7 mesi, quando bastavano 7 giorni per risolvere la questione degli allacciamenti ai pubblici servizi a rete. Vero 7 giorni quando si hanno le necessarie conoscenze e ci si interessa delle problematiche, e soprattutto quando non si specula per il divertimento di far ricadere colpe sui predecessori!
E poi l’incredibile elenco di numeri al lotto sui presunti debiti. A comprendere il bilancio ed i meccanismi di compensazione tra crediti e debiti (ad esempio Irpiniambiente), l’unico debito certo che pagheranno i cittadini nei prossimi 20 anni è quello di quasi 1 milione deliberato da questa amministrazione per il campo sportivo: la capacità di un buon amministratore sta nell’intercettare contributi a fondo perduto e non di contrarre nuovi mutui!
Si pensi piuttosto a recuperare i crediti vantati nei confronti dell’Alto Calore, tanto caro al sindaco PD da esserne stato un egregio avvocato difensore nei vari consigli comunali, votando contro le azioni di recupero dei contributi dei cittadini montellesi. E della Comunità Montana: i cittadini non barattano i loro diritti per un assessorato! A proposito del macello, inoltre, il sindaco non faccia finta di ignorare che il relativo debito fuori bilancio fu proprio causato dai suoi “compagni” di avventura ben oltre un decennio fa, a causa di espropri mai perfezionati.
Stendiamo, poi, un velo pietoso sui lavori pubblici: a parte le opere in corso, al 99% avviate dall’Amministrazione Capone, non si è mossa una foglia: piuttosto sono stati stravolti e cancellati alcuni cantieri, altri mai sono stati avviati nonostante i finanziamenti. Fa ridere, poi, che il sindaco consideri troppo larga l’isola pedonale di 3 metri su via Michelangelo Cianciulli: probabilmente pensa di costringere i pedoni a camminare in fila indiana; e visto che si ritiene lungimirante, potrebbe ripristinare anche i semafori, pur di eliminare qualche rotonda.
Bugie anche sull’ex Consultorio: sarebbe sufficiente leggere gli atti per capire che la proprietà è del Comune di Montella e che è stato legittimo assegnare i locali alla Protezione Civile di Montella. Ma forse voleva assegnarli al gruppo di Volturara, avendo già escluso i ragazzi di Montella dalla Sagra della Castagna. E avendo fatto sparire persino la targa simbolica che l’Amministrazione Capone aveva preparato per i nostri validissimi collaboratori.
Menzogne anche sulla Scuola: tiri fuori i documenti il sindaco! Né i tecnici incaricati, né i tecnici comunali nelle loro relazioni avevano mai paventato pericoli o consigliato l’evacuazione. Enormi i disagi creati a genitori e bambini, solo per distribuire ulteriori incarichi di decine di migliaia di euro in cambio di relazioni ad hoc!
E ancora strade e casali abbandonati al loro destino: alcune vie non si puliscono da mesi, altre addirittura da maggio; su viale San Francesco ormai i rami caduti mesi fa stanno di nuovo germogliando.
Ora basta, la misura è colma. Non tollereremo ulteriormente accuse infondate, utili solo a confondere i cittadini. È il momento della responsabilità: amministrare è una cosa seria che richiede capacità, impegno, passione e dedizione. Ci vuole presenza sulle questioni e non solo passerelle augurali; è necessario trovare soluzioni ai problemi, dimostrando le proprie competenze, non con alibi, scuse e accuse per le proprie mancanze.
Per via del totale silenzio complice dell’opposizione, Montellalibera rivendicherà sempre il ruolo di sentinella della legalità e della corretta informazione, con la presenza sul territorio al fianco della gente, oggi e sempre.
E per l’occasione auguriamo a tutte le famiglie montellesi ogni bene per un sereno Natale e un felice 2020.

Il Coordinamento Cittadino di MONTELLALIBERA

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Paesaggio, storia e cultura: viaggio a Montella

Intervista al Sindaco Buonopane e all'arch. Nappa sulla nostra Montella e le sue potenzialità.

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Il nuovo movimento delle sardine una radicale richiesta di cambiamenti politici - di Graziano Casalini

In coda all'ultimo mio articolo a sfondo politico pubblicato dal Vostro sito il 2 di dicembre , accennavo al sorgere del nuovo movimento politico delle "SARDINE". Un movimento fondato in prevalenza da giovani, appoggiato e visto di buon occhio anche da una gran parte di cittadini di tutte le età, prevalentemente delusi dalle politiche che i governi , e i partiti italiani, da un po' di tempo stanno mettendo in atto. I fondatori e le migliaia di aderenti, si sono organizzati, manifestando nelle principali città italiane. Non vogliono né bandiere né simboli nelle piazze dove vanno a manifestare, cantano "BELLA CIAO" una canzone che cantavano le mondine nel loro pesante lavoro in risaia, poi diventata anche il canto dei partigiani, che contribuirono insieme agli alleati a liberare la nostra Italia dal nazi-fascismo e canto internazionale di tutti i manifestanti contro l'ingiustizie e le disuguaglianze di ogni tipo. Contestano le politiche sovraniste, razziste. e di odio verso il diverso, che non solo in Italia, ma che anche in altri paesi del mondo stanno prevalendo. Richiedono la politica del buon senso, contraria al negazionismo degli eventi più tragici che l'umanità abbia conosciuto in un recente passato. Auspicano a livello mondiale il riconoscimento dei cambiamenti climatici dovuto alle attività umane con relative iniziative da intraprendere per attenuarne i catastrofici effetti. Questo movimento, ancora allo stato embrionale, è sorto, ed è riuscito ad aggregare sui social moltissimi giovani, e anche se ancora deve elaborare delle proposte convincenti per un vero cambiamento, merita l'appoggio incondizionato delle altre generazioni, perché, a mio avviso, i principi di partenza sono più che giusti. Non si capiva come mai, i ragazzi non si fossero impegnati fino ad oggi nel discutere tutti quei gravi problemi che riguarderanno la loro futura umanità. Un pò in ritardo, ma meglio tardi che mai. Movimenti simili si ritrovano in altri paesi europei e in tante altre parti del mondo. Nascono come reazione a governi e a uomini politici assoggettati ad un sitema capitalistico esasperato, e a un consumismo sfrenato, a cui sembra non ci possano essere alternative di sorta, nascono dalle pilitiche sovraniste tendenti a isolare le comunità e a metterle in conflitto fra loro, conflitto che molte volte si riverbera anche nella più piccola comunità, quella famigliare. Dare fiducia a queste masse di giovani è a mio avviso doveroso, anche se per qualcuno non sarà gradito il loro modo di schierarsi ora da una parte, ora dall'altra, sarà difficile per loro, ma purtroppo dovranno scegliere la parte meno peggio, se non saranno capaci di fondare un partito completamente diverso dagli altri, con linee innovative per il bene comune, contro tutti gli egoismi e gli odi che oggi giorno serpeggiano dovunque nel nostro piccolo, ma grande mondo. Piccolo, ma sufficiente per accogliere in pace e in buone condizioni tutta l'umanità, al patto che proprio questa umanità lo voglia. A quel punto potremmo dire che il nostro mondo sarà, anche un grande mondo.
Un caro saluto, Buon Natale e Buone Feste a tutti Voi visitatori del sito e agli amici dello staff di Redazione.
Graziano Casalini

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