SABATO 4 GENNAIO 2020 ALLE ORE 14.30 DIRETTA STREAMING DALLO STADIO VITO CIPRIANO DI ROCCA SAN FELICE AVELLINO 13MA GIORNATA DI CAMPIONATO prima categoria GIRONE CDELL'INCONTRO DI CALCIO TRA U.S. ROCCA SAN FELICE CONTRO LA FELICE SCANDONE MONTELLA
Umberto e Michele Maio, classe 1981, oggi sono due cittadini europei, provengono da, Montella, i cui abitanti li ricordano con affetto come “i gemelli”, mentre l’Italia li ha inseriti nella lunga lista dei cervelli in fuga.
Nel 2005, dopo aver portato a termine il liceo scientifico, i gemelli si sono trasferiti a Bologna dove Umberto, appassionato osservatore della volta celeste, ha conseguito una laurea in astronomia, mentre Michele, più attratto dalle forze del mondo, in fisica.
Dopo l’università le strade si sono divise: Michele ha conseguito un dottorato di ricerca in fisica teorica in Olanda per poi spostarsi in Spagna per il postdoc, mentre Umberto ha conseguito il dottorato a Monaco, e dopo essere stato impegnato in posizioni intermedie e postdoc per tre anni e mezzo, vince una borsa di ricerca all’INAF (Istituto Nazionale Astrofisica) a Trieste.
Oggi Umberto vive a Berlino e oltre al titolo di professore associato al MIUR, è ricercatore associato di astrofisica a Postdam, dove si occupa di galassie, stelle, evoluzione dell’universo e buchi neri, mentre Michele, che ha lasciato la ricerca, vive ad Amsterdam e si occupa di finanza.
«Non sono mai stato competitivo» racconta Michele «mentre Umberto, soprattutto al liceo, era in competizione con me, ma se glielo chiedi ti dirà sicuramente di no!» ride.
«Idealmente avrei voluto fare ricerca all’università, ma nel tempo ho cambiato idea: vedevo persone tra i 40-50 anni ancora in attesa di un posto. Così lasciai il postdoc e cercai di capire come poter vendere la mia preparazione scientifica. Nel 2014 sono tornato ad Amsterdam
e sono entrato in finanza. Ho lavorato prima in una compagnia di consulenza e poi per l’istituto di credito olandese ABN AMRO; lì mi occupavo di modelli matematici, producevo numeri che andavano a finire nella banca centrale europea.
La particolarità di stare in un mercato di lavoro libero e flessibile è che inizi a lavorare svolgendo una mansione e arrivi alla pensione facendone tutt’altra; ogni cambiamento intermedio è sempre un miglioramento».
«Quando ho cambiato lavoro avevo già trovato altro, ma da settembre, così mi sono goduto due mesi di vacanza: sono andato in sud America da solo, sono stato per un mese e mezzo sulle Ande (dall’Ecuador Bolivia e Cile) mi sono arricchito, riposato, e liberato la mente, è stata una vacanza sia fisica che mentale e a settembre ero pronto anche mentalmente per affrontare il nuovo lavoro.
In Europa e soprattutto in Olanda si punta molto sulla qualità della vita, la quale deve essere quanto meno decente, il benessere mentale è fondamentale e lo sanno bene, e anche le aziende vogliono che ci sia un equilibrio tra la parte lavorativa e quella personale e privata, perché sanno che un eventuale alterazione ricadrebbe negativamente anche nel lavoro».
Per Umberto, invece, la competizione con Michele è terminata al liceo, quando nella cameretta gareggiava col fratello per vedere a chi prima riuscisse l’esercizio di matematica. Racconta: «Ricordo che all’inizio anche all’università era come andare a scuola insieme: chiacchieravamo spesso, ci scambiavamo idee e opinioni sugli stessi temi. Poi gli studi sono diventati sempre più specialistici, fino a quando ci siamo resi conto che non ci capivamo più! Così abbiamo deciso di smettere di parlare di scienza tra di noi».
Umberto, che nel suo ambiente lavorativo ha incontrato altri tre irpini astrofisici, vede il problema dell’emigrazione come una questione nazionale: «anche da Trieste, ricordo, i giovani andavano via». «Gli scienziati italiani sono molto apprezzati all’estero, sono tanti i connazionali che, tra Germania, Francia, America, fanno andare avanti la ricerca, mentre la percezione generale dell’Italia è rimasta quella di pizza, mafia e altri luoghi comuni. L’istruzione tedesca non brilla per acume critico, e il fatto che la Germania sia vissuta come il migliore dei mondi possibili diventa un limite alla criticità di chi ci abita.
Spesso chiacchiero con mio padre sulla situazione in Irpinia e a Montella, e mi rendo conto che la “decadenza” e l’abbandono di quei luoghi siano da imputare relativamente alla gestione locale, poiché limitata e riflesso di quella nazionale».
Dopo il dottorato, cosi come Michele, anche Umberto si è trovato al bivio del continuare la strada della ricerca o intraprendere quella della consulenza: «Ebbi un’offerta da McKinsey, ma scelsi il dottorato, in Germania ci sono tante risorse per la ricerca, viaggio tra America e Asia e lavoro anche in Italia, dove non nascondo che un domani ritornerei».
Nonostante le grandi possibilità di carriera e sviluppo che l’Europa offre, vivere fuori dall’Italia significa vivere lontano da famiglie e tradizioni, e nonostante sia bellissimo integrarsi e conoscere nuove culture è vergognoso e fa rabbia non poter costruire una vita dignitosa nel proprio paese d’origine.
«Oltre all’inglese ho voluto imparare anche l’olandese» racconta Michele «senza conoscere la lingua del luogo che ti ospita non è possibile integrarsi realmente in una cultura. Altrimenti si fa la vita dell’emigrato, e invece è necessario integrarsi e conoscere lingua, tradizioni e cultura, imparando tante cose utili anche per se stessi. Ci sono diverse usanze curiose, come quando al mattino sei già a lavoro e arrivano i colleghi che si siedono senza neanche dirti buongiorno, pensi che ci sia qualcosa che non va, e invece loro fanno proprio così; oppure quando sei in strada e parli con qualcuno a 70/80 cm di distanza e puoi stare certo che qualche passante passerà esattamente tra te e il tuo interlocutore senza porsi assolutamente il problema del “disturbo”».
Per Umberto invece tasto dolente dell’Italia è il mancato investimento nella ricerca e nel Meridione: «Se 1/3 della popolazione è al Sud è giusto che un 1/3 degli investimenti siano al Sud» afferma. «Questo è un problema urgente e d’interesse nazionale, prima che l’Italia si trasformi completamente nel Sud della Germania».
«Due anni fa rimasi colpito dalle parole del sindaco del mio paese» racconta invece Michele «nel suo discorso faceva riferimento esclusivamente alla fascia più anziana della popolazione, e si evinceva come il futuro dell’economia montellese fosse ancora un tipo agricoltura senza il supporto delle tecnologie».
I giovani e le tecnologie per Michele sono argomenti che andrebbero considerati e rivalutati soprattutto in funzione del lavoro: «il mondo oggi chiede basi matematiche per tutto, e la gente nasce con il telefono in mano: sarebbe bene che sappia anche che cosa vi sia dietro».
Anche per Umberto la scienza è fondamentale per il futuro, ma forse non esattamente nella stessa connotazione che ne dà il fratello: «Dagli anni ’80 in poi c’è stata un’impronta neoliberale, non si perseguiva nulla che non portasse un profitto immediato, e la scienza venne acclamata proprio perché creava profitto» spiega. «oggi il marketing o il counseling non sono altro che questo: un modo di fare profitto utilizzando dati e impiegando gli scienziati, che sono gli unici a saper adoperare questi dati, come fossero manovali. Questo spiega, difatti, come mai la ricerca scientifica sia finanziata soprattutto nelle aziende private, che perseguono il profitto, e non più negli istituti classici di ricerca, dove invece si fa scienza per la scienza».
Accademia di musica Wassily Kandisky In canto di Natale . Voci Tony Capozzi , Mara Barbarisi, Angelica Russo, Alessia del Giudice,Anna Ruggiero, Sara Sgambato. Pianoforte Maria Scala Direzione Artistica Angela Ruggiero
Oggetto : eliminazione sterpaglie e pulizia terreni - Prermesso che frequantemente viene accertato lonstatodi abbandono in cui versano alcune aree, sia all'interno che all'esterno del centro abitatao, per le quali vengo eseguite lericorrenti operazioni di sfalcio dell'erba ed eventuali potature delle essenze riscontrando la presenza di varirì..........clicca e continua
Il pastry-chef: "È il mio personale omaggio all'amata Montella e alla regina castagna" Artigianale, soffice, irpino. Pasticceria Sabazio presenta Pan Dom, il panettone che esplora il gusto della tradizione e i profumi di Montella. Una cupoletta delicata e genuina frutto del lungo lavoro di ricerca di Domenico Roberto che dopo anni di esperimenti ha riscritto l'essenza del Panettone con una personale ode all'Irpinia.
"Pan Dom è un omaggio alla mia terra, la mia cara Montella e alla sua regina, la Castagna del Prete, da secoli protagonista delle nostre famiglie e adesso conosciuta in tutto il mondo".
Domenico con la sua straordinaria attenzione a farine e tecniche di lievitazione naturale
ha dato forma ad una ricetta speciale che si prefigge di esaltare e salvaguardare la gastronomia locale: un mix di nuance che esplorano il gusto tipico del terroir nella veste alternativa del dolce Meneghino.
"Ho impiegato circa due anni per arrivare a questo risultato. Il Pan Dom ha avuto varie evoluzioni, sono partito dalle castagne infornate fatte a pezzetti e inserite nell'impasto, buono ma non mi convinceva, nè esteticamente, nè al gusto. Così per bilanciare i sapori ho pensato di aggiungere i fichi caramellati e cioccolato bianco che conferiscono morbidezza all’impasto e evocano la tipica tavola montellese fatta di fichi, cioccolato e Castagne del Prete".
Erede di un nome importante Domenico è attento al territorio e alla purezza dei suoi prodotti. Pan Dom è alfiere di una identità culturale legata ad un luogo ma anche strumento narrativo di una storia fatta di sacrifici e passioni.
"Pasticceria Sabazio apre per volontà di Giovanni Maria Roberto, mio bisnonno, nel 1875 - racconta il pasticciere - Nel secolo scorso mio nonno Domenico portò l'attività agli onori della cronaca divenendo il pasticciere di fiducia dei Savoia e ricevendo la medaglia d'oro come miglior pasticciere del Regno d'Italia. Dopo di lui ci fu la gestione di mio padre, fino a quando nel 2000 è toccato a me prendere le redini di una lunga tradizione dolciaria a cui cerco di tenere fede quotidianamente".
Pan Dom acronimo di Domenico omaggia Montella è il simbolo di una famiglia che da un un secolo e mezzo produce dolci creazioni artigianali selezionando ingredienti scelti, preferibilmente a chilometro zero. Protagonista indiscussa è la castagna che nel Pan Dom incontra il gusto dolce dei fichi caramellati racchiusi in alveoli regolari che puntellano un delicato e morbido impasto di farina di frumento, uova, burro e cioccolato bianco. Un goloso trionfo per raccontare attraverso un dolce assai di moda la vocazione gastro-culturale dell'amata Montella.
Prosegue l’azione dei Carabinieri della Compagnia di Montella che con perquisizioni, posti di blocco e una massiccia presenza nelle strade, stanno eseguendo quotidiani e mirati controlli che hanno portato alla denuncia di tre persone, al ritiro di una patente di guida e all’allontanamento di quattro soggetti gravati da precedenti di polizia. Nello specifico, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino un 45enne ed un 60enne sorpresi a Torella dei Lombardi, dai Carabinieri della locale Stazione, alla guida dei rispettivi mezzi agricoli mentre trasportavano circa 10 quintali di legna di quercia che poco prima avevano tagliato ed asportato da un bosco demaniale. La refurtiva è stata sequestrata.
E’ stato denunciato dai carabinieri di Torella dei Lombardi anche un ventenne di Battipaglia che, fermato a Montella alla guida della propria autovettura, è risultato essere in evidente stato di alterazione psicomotoria conseguente all’assunzione di stupefacenti, accertata mediante esami tossicologici: per lui oltre alla denuncia è scattato il ritiro della patente di guida.
Sono stati invece allontanati con Foglio di Via Obbligatorio quattro stranieri (tre di origini romene ed un marocchino, di età compresa tra i 25 ed i 35 anni), tutti con a carico precedenti di polizia, sorpresi a girovagare in atteggiamento sospetto a Castelfranci e Paternopoli.
Montellalibera, movimento politico attivo da 15 anni, coerente agli interessi dei cittadini montellesi, vuole portare avanti un’operazione verità rispetto alle fandonie pronunciate dal sindaco nel comizio del 15.12.2019. Alla finta solidarietà espressa il giorno della nostra esclusione (oltre ad altre proposte oscene puntualmente respinte al mittente), oggi si accompagna l’arroganza e la spocchiosità di chi in 6 mesi evidentemente ha già fallito: troppo forte l’ossessione della vecchia amministrazione, nominata ad ogni sospiro con rancoroso veleno. Ma del resto per raccontare il nulla concretizzato in questi mesi sarebbero bastati 23 secondi o forse meno: il ridicolo comizio non poteva che essere un elenco di invettive contro chi ha amministrato fino a qualche tempo fa.
Si riconosce a questo sindaco, eletto solo grazie all’esclusione di Montellalibera, il diritto di amministrare, ma si pretende che lo faccia con onestà intellettuale, senza stravolgere la realtà dei fatti, con racconti falsi e tendenziosi.
Innanzitutto basta giocare sulla pelle dei cittadini, soprattutto di quelli che attendono da 40 anni un alloggio popolare, presi in giro e persino derisi da ormai 7 mesi, quando bastavano 7 giorni per risolvere la questione degli allacciamenti ai pubblici servizi a rete. Vero 7 giorni quando si hanno le necessarie conoscenze e ci si interessa delle problematiche, e soprattutto quando non si specula per il divertimento di far ricadere colpe sui predecessori!
E poi l’incredibile elenco di numeri al lotto sui presunti debiti. A comprendere il bilancio ed i meccanismi di compensazione tra crediti e debiti (ad esempio Irpiniambiente), l’unico debito certo che pagheranno i cittadini nei prossimi 20 anni è quello di quasi 1 milione deliberato da questa amministrazione per il campo sportivo: la capacità di un buon amministratore sta nell’intercettare contributi a fondo perduto e non di contrarre nuovi mutui!
Si pensi piuttosto a recuperare i crediti vantati nei confronti dell’Alto Calore, tanto caro al sindaco PD da esserne stato un egregio avvocato difensore nei vari consigli comunali, votando contro le azioni di recupero dei contributi dei cittadini montellesi. E della Comunità Montana: i cittadini non barattano i loro diritti per un assessorato! A proposito del macello, inoltre, il sindaco non faccia finta di ignorare che il relativo debito fuori bilancio fu proprio causato dai suoi “compagni” di avventura ben oltre un decennio fa, a causa di espropri mai perfezionati.
Stendiamo, poi, un velo pietoso sui lavori pubblici: a parte le opere in corso, al 99% avviate dall’Amministrazione Capone, non si è mossa una foglia: piuttosto sono stati stravolti e cancellati alcuni cantieri, altri mai sono stati avviati nonostante i finanziamenti. Fa ridere, poi, che il sindaco consideri troppo larga l’isola pedonale di 3 metri su via Michelangelo Cianciulli: probabilmente pensa di costringere i pedoni a camminare in fila indiana; e visto che si ritiene lungimirante, potrebbe ripristinare anche i semafori, pur di eliminare qualche rotonda.
Bugie anche sull’ex Consultorio: sarebbe sufficiente leggere gli atti per capire che la proprietà è del Comune di Montella e che è stato legittimo assegnare i locali alla Protezione Civile di Montella. Ma forse voleva assegnarli al gruppo di Volturara, avendo già escluso i ragazzi di Montella dalla Sagra della Castagna. E avendo fatto sparire persino la targa simbolica che l’Amministrazione Capone aveva preparato per i nostri validissimi collaboratori.
Menzogne anche sulla Scuola: tiri fuori i documenti il sindaco! Né i tecnici incaricati, né i tecnici comunali nelle loro relazioni avevano mai paventato pericoli o consigliato l’evacuazione. Enormi i disagi creati a genitori e bambini, solo per distribuire ulteriori incarichi di decine di migliaia di euro in cambio di relazioni ad hoc!
E ancora strade e casali abbandonati al loro destino: alcune vie non si puliscono da mesi, altre addirittura da maggio; su viale San Francesco ormai i rami caduti mesi fa stanno di nuovo germogliando.
Ora basta, la misura è colma. Non tollereremo ulteriormente accuse infondate, utili solo a confondere i cittadini. È il momento della responsabilità: amministrare è una cosa seria che richiede capacità, impegno, passione e dedizione. Ci vuole presenza sulle questioni e non solo passerelle augurali; è necessario trovare soluzioni ai problemi, dimostrando le proprie competenze, non con alibi, scuse e accuse per le proprie mancanze.
Per via del totale silenzio complice dell’opposizione, Montellalibera rivendicherà sempre il ruolo di sentinella della legalità e della corretta informazione, con la presenza sul territorio al fianco della gente, oggi e sempre.
E per l’occasione auguriamo a tutte le famiglie montellesi ogni bene per un sereno Natale e un felice 2020.
Il Coordinamento Cittadino di MONTELLALIBERA
Intervista al Sindaco Buonopane e all'arch. Nappa sulla nostra Montella e le sue potenzialità.
In coda all'ultimo mio articolo a sfondo politico pubblicato dal Vostro sito il 2 di dicembre , accennavo al sorgere del nuovo movimento politico delle "SARDINE". Un movimento fondato in prevalenza da giovani, appoggiato e visto di buon occhio anche da una gran parte di cittadini di tutte le età, prevalentemente delusi dalle politiche che i governi , e i partiti italiani, da un po' di tempo stanno mettendo in atto. I fondatori e le migliaia di aderenti, si sono organizzati, manifestando nelle principali città italiane. Non vogliono né bandiere né simboli nelle piazze dove vanno a manifestare, cantano "BELLA CIAO" una canzone che cantavano le mondine nel loro pesante lavoro in risaia, poi diventata anche il canto dei partigiani, che contribuirono insieme agli alleati a liberare la nostra Italia dal nazi-fascismo e canto internazionale di tutti i manifestanti contro l'ingiustizie e le disuguaglianze di ogni tipo. Contestano le politiche sovraniste, razziste. e di odio verso il diverso, che non solo in Italia, ma che anche in altri paesi del mondo stanno prevalendo. Richiedono la politica del buon senso, contraria al negazionismo degli eventi più tragici che l'umanità abbia conosciuto in un recente passato. Auspicano a livello mondiale il riconoscimento dei cambiamenti climatici dovuto alle attività umane con relative iniziative da intraprendere per attenuarne i catastrofici effetti. Questo movimento, ancora allo stato embrionale, è sorto, ed è riuscito ad aggregare sui social moltissimi giovani, e anche se ancora deve elaborare delle proposte convincenti per un vero cambiamento, merita l'appoggio incondizionato delle altre generazioni, perché, a mio avviso, i principi di partenza sono più che giusti. Non si capiva come mai, i ragazzi non si fossero impegnati fino ad oggi nel discutere tutti quei gravi problemi che riguarderanno la loro futura umanità. Un pò in ritardo, ma meglio tardi che mai. Movimenti simili si ritrovano in altri paesi europei e in tante altre parti del mondo. Nascono come reazione a governi e a uomini politici assoggettati ad un sitema capitalistico esasperato, e a un consumismo sfrenato, a cui sembra non ci possano essere alternative di sorta, nascono dalle pilitiche sovraniste tendenti a isolare le comunità e a metterle in conflitto fra loro, conflitto che molte volte si riverbera anche nella più piccola comunità, quella famigliare. Dare fiducia a queste masse di giovani è a mio avviso doveroso, anche se per qualcuno non sarà gradito il loro modo di schierarsi ora da una parte, ora dall'altra, sarà difficile per loro, ma purtroppo dovranno scegliere la parte meno peggio, se non saranno capaci di fondare un partito completamente diverso dagli altri, con linee innovative per il bene comune, contro tutti gli egoismi e gli odi che oggi giorno serpeggiano dovunque nel nostro piccolo, ma grande mondo. Piccolo, ma sufficiente per accogliere in pace e in buone condizioni tutta l'umanità, al patto che proprio questa umanità lo voglia. A quel punto potremmo dire che il nostro mondo sarà, anche un grande mondo.
Un caro saluto, Buon Natale e Buone Feste a tutti Voi visitatori del sito e agli amici dello staff di Redazione.
Graziano Casalini
Non solo la frutta secca e i fichi secchi: anche le castagne del prete sono fra i simboli delle festività natalizie. Fanno bella mostra di sé nei cestini di vimini e una tira l’altra. Ma perché si chiamano così? Qual è la loro storia?
LE ORIGINI
Le castagne del prete ormai si trovano ovunque, ma le loro origini vanno ricercate in Campania. Per l’esattezza a Montella, in provincia di Avellino. E la castagna di Montella è un prodotto IGP esportato in tutto il mondo.
COME SI FANNO
Il procedimento comincia con una lunga essiccazione (circa 15 giorni) che avviene a fuoco lento su graticci di legno e in appositi locali chiamati gratali. Le castagne sono poi ulteriormente cotte in forno a 180 °C per 40 minuti. Infine c’è lo step del bagno a spruzzo,che si effettua in una miscela di acqua oppure di acqua e vino: dura una settimana ed è finalizzato a far ammorbidire le castagne senza che perdano il particolare sapore dato dall’affumicatura e, appunto, dalla tostatura.
L'amministrazione Comunale Augura un sereno Natale e un felice anno nuovo
DOMENICA 15 DICEMBRE 2019 ORE 10.00 PIAZZA S. BARTOLI PUBBLICO COMIZIO L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE INCONTRA LA CITTADINANZA
MONTELLA – Si terrà sabato 14 dicembre alle ore 16:30 presso la sala convegni di Villa De Marco a Montella l’evento formativo- divulgativo: “ Anonimografia- aspetti grafologici, criminologici e giuridici”.
L’evento è stato organizzato dalla Presidenza regionale dell’Associazione Italiana Criminologi per l’investigazione e la Sicurezza della Campania presieduta dal Dott. Salvatore Pignataro che ha coinvolto alcuni professionisti della segreteria regionale AICIS della Campania. Dopo i saluti del sindaco di Montella Rino Buonopane e del Presidente della Comunità Montana “Terminio Tervialto” Prof. Gelsomino Centanni, interverranno: Gianluca Capra ( Grafologo giudiziario), il dott. Salvatore Pignataro ( specialista in Tecniche investigativa e Criminologo investigativo) la dott.ssa Assunta Delle Donne (Criminologa Investigativa) e l’avvocato penalista Giovanna Perna. Modera l’incontro l’avvocato Gianluca Volpe. Nel corso dell’evento parteciperanno istituzioni, cittadini, esponenti del mondo delle professioni e curiosi nell’atteso appuntamento tecnico-scientifico e divulgativo organizzato dall’Associazione Italiana Criminologi per l’Investigazione e la Sicurezza che ha la sede regionale ad Avellino. Il tema dell’anonimografia è molto gettonato negli ultimi tempi e nel convegno di Montella si potrà capire gli aspetti legati alla componente criminologica, tecnica e investigativa per riuscire a capire e riscontrare le possibili comparazioni e individuare gli autori dei manoscritti anonimi.
Dalla chiesa di Santa Lucia in Montella diretta streaming della santa messa
Il sindaco Rino Buonopane ha consegnato il piano di fattibilità all'Ato Rifiuti di Avellino. Lo stabilimento sorgerebbe nell'area che già ospita l'impianto di lavorazione del secco sfruttando strade e servizi già pronti - Per il Biodigestore a Montella è già pronto il piano di fattibilità. Nel Comune altirpino potrebbe svilupparsi un polo industriale ambientale con l’ampliamento del sito dedicato già al trattamento dei rifiuti. Mentre l’Ato di Avellino si prepara a licenziare il piano industriale del ciclo integrato provinciale, il Comune guidato da Rino Buonopane potrebbe fornire la alternativa al contestato sito di Chianche proponendo un Biodigestore a Montella da realizzarsi in tempi rapidi, anche grazie alle infrastrutture già esistenti. In queste ore al vaglio dello staff tecnico e politico che affianca il presidente Valentino Tropeano ci sono le candidature espresse da parte dei Comuni di Savignano Irpino, Domicella e Montella. Tutti sono pronti a farsi carico di ospitare il biodigestore, sottraendo una volta per tutte il Comune di Chianche alla battaglia innescata dal Comitato di tutela dell’areale del Greco di Tufo Docg. Montella ha già presentato un’articolata proposta tecnica sul progetto. Si rivendicano le condizioni per la costruzione di un impianto anaerobico per il compostaggio nell’area industriale cittadina. Non sfuggono le potenzialità economiche e di sviluppo, ma soprattutto le ricadute occupazionali. “Possiamo costruire una vera impresa pubblica per la lavorazione dei rifiuti organici e creare ricchezza e lavoro sul territorio”, ha anticipato il sindaco Rino Buonopane a Nuova Irpinia.
“Lo scopo della nostra proposta è quello di dare un contributo concreto alla risoluzione di una vicenda che ci trasciniamo da troppo tempo: seguiamo da sempre con grande interesse il tema e gli sviluppi nel settore”, spiega il Sindaco. Serve subito un piano industriale che ci porti al risultato tanto atteso di ridurre i costi ed efficientare il servizio” spiega. “Il piano industriale potrà dirsi compiuto solo quando sarà definita la dotazione degli impianti per la lavorazione del rifiuto organico oltre quello di Teora, benchè al momento oggetto di lavori di potenziamento”. L’Irpinia deve diventare autonoma nella gestione del proprio ciclo integrato, sottolinea. “Non possiamo scommettere soltanto su quello che abbuamo già, occorre assumerci la responsabilità di dare risposte ai cittadini”. Per questo, prosegue, “la mia amministrazione si è fatta carico di approfondire la materia e siamo arrivati a poter proporre la nostra area industriale come risorsa per la provincia di Avellino”. L’area industriale di Montella oggi già ospita gli impianti della lavorazione della frazione secca, di proprietà del Comune ma gestiti da Irpiniambiente. All’Ato Rifiuti di Avellino è stata inoltrata una articolata proposta per un Biodigestore a Montella, corredata da studi di fattibilità ambientale e tecnici. “Il piano industriale dell’Ato Rifiuti di Avellino dovrà garantire un ciclo integrato efficiente e affidabile nel lungo periodo. Il Comune di Montella si è candidato a dare forma ad una industria ambientale tecnologicamente avanzata, a zero emissioni odorogene in un’area adeguata, sia per la logistica che per l’allocazione” puntualizza il sindaco.
“OCCORRE FARE CHIAREZZA DI FRONTE ALL’OPINIONE PUBBLICA”. “Purtroppo non si ha una particolare conoscenza di queste possibilità tecnologiche e del funzionamento degli impianti progettati oggi: il biodigestore viene indicato come fonte di inquinamento a torto, senza considerare la ricchezza che è in grado di produrre e di spalmare su un territorio” Rino Buonopane appare saldamente deciso a rivendicare per il suo territorio la chance. “Puntiamo a diventare un esempio per tutta Italia e diventare competitivi con gli impianti di lavorazione del nord Italia”.
DA Nuova Irpinia
Robero Moscariello nato in Germania del rione Fondana (Ponte re li ammuni ) , abita a Montella lavora a Nusco e si diletta a costruire dei plastici di luoghi di Montella .
IL PRESEPE SUL SS. SALVATORE
IL MULINO
S. FRANCESCO
Oggi i Carabinieri di Montella ed il Circolo Culturale Cristiano "Santa Croce" Il Sindaco del Comune di Montella , ricordano Filippo Bonavitacola M.O.V.M. - Nato a Montella (Avellino) nel 1914, fucilato a Branova (Slovacchia) l’8 dicembre 1944, carabiniere, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Al momento dell’armistizio tra l’Italia e gli Alleati, Bonavitacola si trovava in Albania, a Berati. Si unì subito, così come fecero molti carabinieri della Legione di Valona, ai partigiani albanesi e con questi combatté, sino a che non fu catturato dai tedeschi ad Elbasan. Destinato ad un campo di concentramento in Germania, riuscì ad evadere e si unì ai partigiani cecoslovacchi. Nuovamente tratto prigioniero, il valoroso carabiniere, per non aver voluto calpestare gli alamari strappatigli dai nazisti, fu condannato a morte dai tedeschi.
La motivazione della Medaglia d’oro al valor militare decretata alla sua memoria ricorda: “Sorpreso dall' armistizio dell' 8 settembre 1943 in territorio albanese, si univa ai partigiani nella lotta contro i tedeschi. Catturato e condotto in campo di concentramento tedesco, ne evadeva unendosi ai partigiani russi e slovacchi per continuare la impari lotta. Nuovamente catturato, conscio della propria fine, mantenne durante il processo e la lettura della condanna a morte fierissimo contegno, rincuorando i compagni di prigionia, inneggiando al Re e all'Italia. Al momento dell'esecuzione assestava un forte pugno al capitano tedesco che gli si era avvicinato per bendarlo e, scoprendosi il petto, gridava: «Sparate pure, non temo la morte!». Fulgido esempio di alte virtù militari e di fierezza nazionale”.
I resti di Filippo Bonavitacola poterono essere riportati in Italia soltanto nel dicembre del 1994 e sono stati tumulati nel cimitero di Cassano Irpino, vicino al suo paese natale. Qui gli è stata intitolata una via e la caserma che, a Montella, appunto, ospita la Compagnia carabinieri. Ricordano Bonavitacola anche strade di Roma e di Napoli e una piazza di Cassano.
© 2019 Montella.eu
Per una notte sarà possibile rivivere la magia degli anni '80, gli anni delle Musicassette e ........Potrai, se lo vuoi, sfoggiare il tuo look anni 80!!!!! Vi spettiamo !!!!! Presso " Spazio Ponteromito " EX Scuola Baiardo Montemarano (AV) PECIAL GUEST " MASSIMO BARBIERI " Info e prenotazioni : Anna 320/8136014 - Gerardo 338/3085501
Un restauro per la fede, per la cultura per la memoria storica .Quest’antica cartolina evidenzia come la nostra Chiesa del SS. Salvatore ha visto colori e stucchi che la rendono particolarmente affascinante rispetto all’attuale tinteggiatura di color bianco uniforme. Nell’interno di reperire i colori originali, èstato scoperto che gli antichi decori erano tutti dipindi con vivaci colori pastello.
Nasce quindi in noi il desiderio di riportare la Chiesa al suo antico splendore, attraverso un percorso di rivisitazione e di rivitalizzazione della nostra identità perduta.
Il Rettore e Comitato del SS. Salvatore
I Colori del Passato
Numerose sovrapposizioni di dipinture ricoprono attualmente le pareti e gli stucchi della Chiesa. Lo spessore è tale da impedire una chiara lettura del modellato delle decorazioni a stucco.
Molteplici sono le stuccature evidentemente eseguite in momenti differenti in quanto di composizioni diverse. Alcune parti anche di ampie dimensioni sono state risarcite con malte cementizie mentre altre presentano integrazioni di malte a base di gesso. Durante la realizzazione di saggi di pulitura sono stati rinvenuti sul cornicione della Chiesa frammenti dei vecchi capitelli.
I saggi stratigrafici effettuati su gran parte delle decorazioni, con l’asportazione meccanica mediante l’uso del bisturi delle diversw sovrapposizioni, hanno rivelato la presenza di policromie e dim piccole tracce di doratura.
L’intervento di restauro avrà lo scopo di riportare alla luce i colori originali degli stucchi, asportando le dipinture sovrapposte, e di evidenziare il modellato e l’intaglio originale.
Margherita Gramaglia
Carissimi Montellesi e Devoti di Gesù Salvatore, a conclusione del nostro pellegrinaggio annuale desiderofarvi giungere il mio più sentito ringraziamento per la vostra intensa partecipazione, ma anche per la vostra generosità. Colgo l’occasione per annunciarvi che , al più presto, intendiamo iniziare un’importante opera di restauro interno del nostro antico e prezioso Santuario del SS.mo Salvatore. E’ nostro desiderio riportarlo all’antico splendore, al fine di recuperare la pregevole e antica decorazione a stucco. Sarà così possibile ammirare l’armonia delle delicate e preziose tonalità cromatiche originali.
Per portare avanti quest’opera, è necessario un gesto di generosità da parte di voi tutti, a favore del nostro amato Santuario. Uniti potremo riconsegnare alla storia e alle future generazioni tutta la bellezza che caratterizza questo amatissimo Tempio, custode e testimone della storia di fede di Montella e dei Montellesi.
Il Signore Vi beneditca!
Il Rettore Don Andrea Ciriello
E’ possibile offrire il proprio contributo con:
- Offerta diretta ad un componente del Comitato opersona incaricata ( che rilascerà una regolare ricevuta )