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Dai nonni Claudio e Camilla a Norristown

Dalla California Ashley e Tony hanno trascorso il Ringraziamento con i loro Nonni , Claudio e Camilla Sica a Norristown Sono grati per ogni secondo in cui riescono ad ascoltare le loro storie, ad assaggiare la cucina della Nonna ... o persino a sentirle tante storie nei loro dialetti Montellesi e Veneti . È incredibile pensare che siano andati in questo paese con pochissimo e abbiano creato una vita migliore per i loro figli, nipoti, pronipoti ... e generazioni future. Dal sorriso si vede che I vostri nipoti vi amano tanto . Anche io caro Zio Claudio e Zia Camilla . Ciao a presto Vittorio

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San Francesco a Folloni Montella

È arrivato l'Avvento: tempo di attesa e di speranza. Un tempo che ci è dato per camminare, per andare incontro al Signore attraverso un lungo cammino. Un cammino che non è mai facile, con tante salite e tante altre discese. Un cammino che, però, ha un finale certo: la luce vera che illumina ogni uomo! "Andiamo con gioia incontro al Signore...

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Comunicato stampa del Coordinamento Cittadino di MONTELLALIBERA

MONTELLALIBERA, pur a seguito dell’esclusione dalla competizione amministrativa, aveva espresso la disponibilità di fornire il proprio contributo costruttivo a qualsiasi lista avesse vinto le elezioni, nell’esclusivo interesse dei cittadini montellesi.  Tuttavia rispetto a questa disponibilità, da parte dell’attuale maggioranza provvisoria che, grazie alla nostra esclusione, si trova casualmente ad amministrare con grande difficoltà (ahinoi tutti), abbiamo assistito esclusivamente a posizioni di chiusura, arroganza, disprezzo, rancore e denigrazione continua nei confronti della nostra forza politica. Non è gradevole né edificante, infatti, in ogni contesto pubblico e privato, sentire scaricare sempre le responsabilità sulla precedente amministrazione: “PRENDETEVELA CON QUELLI CHE C’ERANO PRIMA” è diventato il ridicolo slogan ripetuto in maniera pappagallesca ai cittadini, quando non si sanno dare risposte ai problemi.
Ma approfondiamo qualche questione.

STRADA LARGO GARZANO – SPINELLA E VIA CANALONE ELIMINATE
Programmare le nuove linee guida di propria competenza è legittimo, mentre è scorretto stravolgere, o peggio ancora distruggere, quanto già pianificato con progetti approvati dai predecessori.
In tal senso l’eliminazione delle strade già finanziate Largo Garzano – Spinella (€ 201.540,20) e via Canalone (€ 287.354,18) è soprattutto un oltraggio alla dignità dei cittadini dei rioni Serra, Spinella e Torre e di via Canalone, che da decenni attendono queste infrastrutture strategiche e necessarie a garantire l’accesso in sicurezza almeno ai mezzi di emergenza.

OPERE SOSPESE SINE DIE
Per non parlare di tutte le altre opere già finanziate che sono state inspiegabilmente bloccate, forse per la tutela di qualche interesse privato a danno dell’interesse pubblico? E parliamo del parco giochi di Tagliabosco (€ 238.006,29) e di via dei Vignali 2° lotto (€ 204.762,58), lavori peraltro già appaltati. E ancora la riqualificazione urbana a misura di pedone di via Michelangelo Cianciulli (€ 999.000,21), il progetto del sistema idrico e fognario (€ 5.332.890,18) e la sistemazione di Piazza dell’Annunziata (€ 100.651,55). Continuando a dormire, si rischia di dover restituire i tanto sudati contributi!

VALLONE SORBITIELLO
Altra velleità e scorrettezza del Sindaco è stata quella di autoaccreditarsi, in pompa magna, i recenti finanziamenti della Scuola dell’Infanzia di Campo dei Preti (€ 1.045.000,00) e dei 2 progetti, per complessivi € 1.500.000,00, relativi alla messa in sicurezza del Vallone Sorbitiello. Ma casualmente dimenticava di aggiungere che tali fondi derivano da progetti presentati già da alcuni anni dall’Amministrazione Capone.

NUOVI DEBITI
Ma il danno maggiore che aspetta i cittadini montellesi è l’irresponsabilità nell’aumentare ancora l’indebitamento: infatti dopo 10 anni di riduzione del debito di 3 milioni di euro, si riapre la stagione dei mutui: pronto un nuovo debito da € 911.975,58 per l’adeguamento del campo sportivo, che pagheranno comodamente i cittadini montellesi nei prossimi 20-30 anni!

Di fronte a questi scenari, MONTELLALIBERA, che il Sindaco evidentemente stenta a riconoscere, ma che rappresenta una buona fetta della popolazione montellese, è fortemente preoccupata per il futuro della nostra amata Montella, che in pochi mesi ha fatto già tanti passi indietro in molti ambiti.
Non vediamo visione politica, non apprezziamo programmazione, non scorgiamo responsabilità nell’amministrare la cosa pubblica, ma si denotano esclusivamente lentezza, tracotanza, disinteresse e indisponenza, anche nei confronti dei cittadini che chiedono informazioni a tutela dei loro diritti.
MONTELLALIBERA, rispetto alla presente denuncia, rinnova l’invito ad un confronto pubblico per chiarire i comportamenti trasversali che stanno penalizzando, per ritardi, stravolgimenti e negligenze, la programmazione avviata, in danno della Comunità montellese.
Cari concittadini, vi assicuriamo che continueremo a vigilare e a far sentire la nostra voce, per denunciare le storture e le ingiustizie che si consumano nei confronti della nostra popolazione.

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Tragedia sfiorata, ragazzo investito all'uscita da scuola

E' accaduto nella giornata di ieri. Nella mattinata di ieri, a Montella, si sono vissuti attimi di paura quando, uno studente delle scuole superiori, veniva investito all'esterno dell'edificio scolastico. Immediato l'intervento della polizia

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Video e foto di Montella del terremoto 1980 trentanove anni dopo ................

Chi c'era, quel 23 novembre del 1980 ricorderà per sempre l'ora del terremoto, le 19:34. E cosa faceva in quel momento. A quei tempi i canali tv si contavano sulle dita delle mani e a quell'ora la Rai trasmetteva un tempo di una delle partite della serie A giocate nel pomeriggio. Chi ne aveva approfittato per una gita fuori porta non poté non notare l'anomalia di una giornata calda, troppo calda per quella stagione. La terra tremò in Campania e Basilicata, con epicentro in Irpinia, per circa 90 interminabili secondi.

Un minuto e mezzo che rase al suolo interi paesi provocando circa 3000 morti, 9000 feriti, 300 mila senza tetto e 150 mila abitazioni distrutte, interi paesi isolati per giorni. Oggi, a 35 anni di distanza, il ricordo di quella giornata e delle settimane che seguirono, caratterizzate da uno Stato impotente dinanzi al disastro, incapace di coordinare i soccorsi, tardivi e insufficienti nonostante lo sforzo immenso messo in campo dai volontari, è tutt'altro che sbiadito. Dei 119 comuni irpini, furono 99 quelli che riportarono danni alle strutture. 

Come resta la scossa data dall'arrivo suoi luoghi della tragedia dell'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini e una prima pagina del quotidiano Il Mattino entrata nella memoria collettiva con l'appello "Fate presto". Oggi, a 35 anni di distanza, dopo sprechi e inchieste, l'Irpinia non conserva se non in minima parte le tracce di quel disastro. Cosi' come la Basilicata dove è stato ricostruito il 90% circa delle abitazioni private (con "punte" del 100% a Balvano, nel Potentino, uno dei centri più colpiti dal sisma con 77 vittime) con un finanziamento complessivo di circa 4.840 miliardi di lire (circa 2,5 miliardi di euro).

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Quando si dice prevenzione .....di Angelo Capone

Quando si dice prevenzione, sistemazione, cura del territorio, salvaguardia e mitigazione degli effetti/esiti delle precipitazioni meteoriche diluvianti... ... al contempo buona parte delle castagne a terra del mese di ottobre viene salvaguardata e non va verso i fiumi assieme alla terra erosa...   Qui, in questi castagneti, siamo al cospetto del lavoro degli avi... briglie e viminate con legno di castagno molto resistente e durevole/ ingegneria naturalistica bio d'altri tempi... ... L'attualità è un po' diversa...(???)   #EcontinuanoAchiamarciALTAIRPINIA ...
***https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=670577793471380&id=100015574968513 ***
 Limite tra dominio arboreo spontaneo, selvaggio e dominio antropicamente condizionato a castagneto che ormai è plurisecolare. Il limite coincide con la rottura di pendenza caratterizzata da una struttura tettonica ( faglia diretta molto inclinata che mette a contatto calcari a Est e formazione marnoso-argillosa a W ) ben visibile lungo la direttrice SW-NE che va da Croci di Acerno-Cannelechie a Fontigliano. Questo dimostra che sia le marne che le piroclastiti sono ben vocate per accogliere castagneti nel proprio suolo e in particolare nella cotica vegetale più o meno pedogenizzata.

 

 

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Il popolo montellese si stringe intorno alla famiglia di Guirino.

Un'altra brutta notizia  per il popolo montellese, Tutti abbiamo avuto una preghiera per lui. Non possiamo far altro che mandare come redazione, un grosso abbraccio alla famiglia. Il popolo montellese si stringe intorno alla famiglia di Guirino.Ciao piccolo Guerriero. 

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Gerardo Bruno presenta "La resa del guerriero "

L'Associazione culturale " La Ripa " in collaborazione con la Parrocchia Santa Maria Assunta, con il patrcinio del Comune di Castelvetere  sul Calore Gerardo Bruno presenta LA RESA DEL GUERRIERO 320 a.C.   Introduce e modera LUCIO LANZETTA  Presidente emerito Ass.ne La Ripa, ESTER FERRARO Presidente Ass.ne La Ripa, GENEROSO MOCCIA  Sinda co del Comune di Castelvetere , DON GILDO VARALLO Parroco di Castelvetere ,  INTERVENGONO : VAMILLO DE LISIO , GIANNI MARINO , concluderà GERARDO BRUNO 

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Oscar W - Rassegna teatrale (R)ESistiamo - San Michele di Serino

“(R)Esistiamo” la rassegna teatrale organizzata presso la Bottega del Sottoscala, piccolo teatrino a San Michele di Serino va avanti.  Il prossimo appuntamento è sabato 16 e domenica 17 novembre alle ore 20.30 con lo spettacolo “Oscar W.”, interpretato da Mariagrazia Torbidoni per la regia di Andrea Onori, produzione Virgolatreperiodico (Roma).

Lo spettacolo analizza la vita di Oscar Wilde, che è stata una parabola incredibile e che lo ha visto in un primo tempo indossare gli eleganti panni del conferenziere e dello scrittore di successo e poi gli stracci infamanti e vergognosi del condannato in carcere.

Attraverso l'intreccio e la sovrapposizione di storie, parole e personaggi appartenenti tanto alle opere quanto agli episodi più significativi della sua biografia, la piéce delinea la sua traiettoria esistenziale, dai momenti di esaltazione e di fama a quelli più tragici e bui.

Partire da Wilde per mettere in scena Wilde, il tutto nelle mani di una sola attrice che, in un susseguirsi di scambi tra persona e personaggio, dà vita ad una scena spesso fatta di ribaltamenti e trasformazioni, dove anche il tempo e lo spazio non seguono necessariamente le regole della logica, affidandosi piuttosto al fascino dell'immaginazione e del gioco teatrale.

Il rapporto diretto con il pubblico dà modo di illuminare Wilde nella sua veste più brillante, quella di raffinato affabulatore e uomo di mondo.

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Convegno a Montella Aree interne e sviluppo locale” avuto luogo di Bruno Roberta pubblicato dal Quotidiano del sud

MONTELLA – Mancanza di infrastrutture ma anche l’handicap della parcellizzazione delle forze locali e territoriali. Sono questi alcuni dei principali temi affrontati nel corso del convegno “Aree interne e sviluppo locale” avuto luogo, nella mattinata di ieri, presso il ristorante “Zia Carmela”. «Le scelte legate alla coltura castanicola devono essere strategiche - ha esordito introducendo il confronto il sindaco di Montella, Rino Buonopane.

Dopo le tante difficoltà avute per via del cinipide, dell’acqua e del clima, bisogna fare il possibile per ripristinare la produzione, oggi calata al 10%. Quello a cui stiamo puntando è la costituzione di un consorzio, entro fine anno, della castagna IGP e tutelare il prodotto proprio tramite la spinta degli attori della filiera. È importante farsi forza insieme. Il futuro è la castagna tutelata nella qualità e non nella quantità», assicura Buonopane. Anche lo sviluppo industriale è contemplato nei progetti del primo cittadino, che punta sull’insediamento produttivo dell’area PIP. Per il presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosa D’Amelio, «il ritardo nello sviluppo deve essere recuperato: da un lato bisogna capire come sostenere le aziende che sono in difficoltà, e dall’altro fare in modo che la castagna, già di denominazione IGP, diventi un prodotto di qualità sempre più eccellente. I dati Svimez sono drammatici non solo per le aree interne - prosegue la D’Amelio - ma per tutta l’Italia, che non cresce, e il Mezzogiorno nel complesso è sicuramente più indietro rispetto alla nazione». Secondo Fulvio Bonavitacola, vicegovernatore della Giunta Regionale Campania, a cui sono state affidate le conclusioni del convegno, per orientarsi nel prossimo futuro bisogna che si conosca “da dove si proviene”. «Nel passato - evidenzia il numero due di Palazzo Santa Lucia - la politica ha privilegiato l’area costiera e quella urbana, piuttosto che le aree interne». Bonavitacola che ha, poi ricordato, le tappe di questo cammino, dal terremoto degli anni ’80, fino agli investimenti, alle speculazioni e, infine, al completo abbandono del territorio, espone i punti da cui ripartire con un’inversione di rotta rispetto al passato. «Lo sviluppo dell’area è direttamente proporzionale alla sua capacità di essere collegata» commenta ancora il vicepresidente, alludendo all’importanza delle vie di comunicazione, soprattutto quelle del ferro mentre immagina le stazioni delle aree interne come «porte di ingresso e biglietto da visita delle comunità, capaci di attrarre visitatori non solo campani ma nazionali, anche grazie al recupero dei borghi antichi”. «In questo momento critico per la salute – continua - ci sarà una grande domanda per i luoghi ameni, e soltanto un consorzio in sinergia con le forze istituzionali potrà coordinarlo. Non basta un regista “da Napoli” - conclude - per questo bel film tutti devono concorrere, soprattutto chi vive il territorio».

 

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Montella, paura e danni nella notte per il maltempo

Nella notte tra martedì e mercoledì a causa del maltempo è crollata la cima di uno dei pini secolari della villa comunale De Marco. La punta, dalle sembianze di un intero albero, è collassata per via del forte vento, portando con sé i rami sottostanti e abbattendosi in via Don Minzoni, proprio sulla struttura metallica utilizzata come ingresso del villaggio organizzato per la sagra della castagna.
Non è il primo albero caduto in questi giorni per via del maltempo nel paese irpino, inoltre nello stesso punto solo 24 ore prima confluivano centinaia di persone, tra locali e turisti, attratti dal folklore della festa della castagna IGP. «Siamo stati fortunati, tutti abbiamo sostato in questi giorni sotto quell’albero – commenta il Comandante del Corpo della Polizia Municipale Gerardo Iannella – pensavamo domenica che il peggio fosse passato, adesso quello che si deve fare si farà».
Fortunatamente in quel momento, poco dopo la mezzanotte, nessuno si trovava nella traiettoria dell’albero in caduta. Sul posto sono accorsi le Forze dell’Ordine locali, Carabinieri e Polizia Municipale. I Vigili Del Fuoco di Montella e quelli di Avellino hanno lavorato per ore e in condizioni climatiche avverse per mettere in sicurezza il passaggio, condizioni rese ancora più pericolose dal fiume torrenziale che aveva invaso le strade e che trascinava con se detriti vari tra cui rami, pietre e sacchi di spazzatura.
Non è la prima volta che i tombini non assurgono il proprio ruolo e rischiano di implodere trasformando le strade in fognature a cielo aperto.
Una notte surreale che poteva trasformarsi in tragedia considerando l’importanza dell’incrocio su cui si è abbattuto l’albero che per le sue dimensioni imponenti. Le cause del crollo sono certamente dovute al maltempo, ma sono ancora da chiarire possibili ulteriori responsabilità per via di una mancata manutenzione delle suddette piante o di una “messa in sicurezza precaria” e insufficiente se non addirittura controproducente degli anni precedenti.
Gli stessi alberi, infatti, sono stati oggetto di una diatriba tra il comune e l’ente villa De Marco, alla fine della quale sono state potate alcune cime ritenute pericolose, mentre le altre piante sono state accomodate tra loro con delle corde di sicurezza con l’obbiettivo di farle sostenere a vicenda. Infatti, come spiega Gerardo Iannella Comandante del Corpo della Polizia Municipale «si potrebbe avere l’effetto contrario da questi fissaggi delle piante, perché con l’ampia oscillazione dovuta dal vento, anziché sostenersi l’un l’altra, potrebbero tirarsi a vicenda e il conseguente ritorno a “colpo di frusta” rischierebbe di indebolire il tronco delle piante fino a spezzarlo».
Secondo i Vigili del Fuoco di Montella si tratta di alberi vecchi e pesanti a cui bisognerebbe pensare prima che cadano: «noi possiamo intervenire solo dopo» commentano a caldo i vigili.
«Si tratta di alberi usati come ornamentali piantati anni e anni fa, scelte che certamente oggi andrebbero riviste» commenta il sindaco Rino Buonopane.
«Nella giornata di oggi provvederemo a valutare con le autorità competenti lo stato degli altri alberi della villa comunale e la loro eventuale messa in sicurezza» aggiunge il sindaco non dimenticando che parte importante del percorso dell’evento della sagra, soprattutto quello più culturale, si terrà proprio all’interno della villa comunale.
«Per quanto riguarda la rete fognaria» rassicura ancora il primo cittadino «proprio nella prossima settimana ci sarà una pulizia e un ripristino generale».
Nonostante l’allerta di questi giorni il sindaco rassicura per il normale svolgimento della sagra della castagna nel prossimo fine settimane, garantendo ordine e servizi ripristinati per ospitare da venerdì i turisti.

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Sagra della castagna Montella 8 - 9 - 10 novembre 2019

L’Amministrazione comunale comunica che tutte le iniziative della Sagra già programmate per i giorni 8,9 e 10 novembre 2019 avranno normale svolgimento. Gli operatori, se lo ritengono opportuno, possono iniziare le loro attività già dal pomeriggio di giovedì 7 novembre 2019 , quando avranno anche inizio gli spettacoli musicali

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Notte da incubo a Montella

Pioggia, vento forte e strage di alberi Un violento acquazzone si è abbattuto nella notte a Montella . Un vento fortissimo ha provocato lo sdradicamento di un grosso albero della villa De Marco che si è abbattuto sulla sede stradale e nel giardino della scuola elementare . 

 

 

 

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Gioia Marano - di Roberta Bruno - dal Quotidiano del sud

Si sono svolti nella giornata di ieri i funerali di Gioia Marano, la bambina irpina che ha commosso l’intera nazione senza che fosse possibile, però, trovare un cuore adatto a lei. Gioia si è spenta venerdì primo novembre, nella festa di tutti I Santi, portando via con sé dal paese irpino quel tepore settembrino che ancora non si era arreso all’inverno.  La piccola combatteva, da due dei suoi tre anni, contro una grave cardiomiopatia. Una patologia che colpisce il muscolo cardiaco riducendone l’efficienza del cuore, il quale fatica a pompare il sangue nel resto del corpo. Gioia, ricoverata all’Ospedale Bambin Gesù di Roma da tempo, ha subìto diversi interventi e tante complicazioni, fino a ricevere nel 2018 il trapianto di cuore con un modello sperimentale artificiale: il più piccolo al mondo.
Nell’attesa di un altro “di carne”, come nella favola di pinocchio, il piccolo cuore artificiale di Gioia non ha retto e, prepotente, ha interrotto, insieme col suo battito, l’allegria zuccherina del paese in festa dopo la raccolta delle castagne. Come una doccia fredda la pioggia ha violentemente spento i carboni ardenti nei bracieri, scacciando ospiti e turisti; mentre il vento, gelido e forte, ha separato i suoni dagli strumenti, soffiando via il sorriso dai volti, per poi riunire la comunità nella piazza adiacente la chiesa Madre sotto la pioggia fitta, leggera e silenziosa di un grigio lunedì mattina.
«La chiesa era gremita di persone» commenta con stato d’animo emotivamente coinvolto Don Franco, il parroco della chiesa di Santa Maria del Piano «una funzione molto partecipata. La gente è stata toccata nel profondo dalla storia di Gioia, dalla forza e insieme sofferenza di questa bimba che aspettava il trapianto di cuore. Una grande commozione univa i presenti: la comunità come un’unica grande famiglia».
Presenti alla celebrazione funebre, oltre Don Franco, tutti i parroci del paese come Don Raffaele Dell’Angelo, Don Gildo Varallo, Don Andrea Ciriello e, a presiedere l’Eucarestia, Padre Paolo, guardiano del Convento di San Francesco, il quale racconta: «Il gruppo dei giovani di San Francesco è sempre stato attento e sensibile nei riguardi di questa vicenda. Abbiamo organizzato in questi anni anche dei concerti per sostenere e stare vicino alla famiglia Marano, consolidando con quest’ultima un legame forte da parte di tutta la comunità conventuale».
«In certe occasioni – commenta commosso padre Paolo – bisogna saper controllare persino se stessi per poter riuscire a portare una parola di conforto, e per me che sono un uomo dalla lacrima facile non è affatto semplice non commuoversi dinnanzi a questa storia, ma credo che bisogna soffermarsi sull’energia che questa bambina ha generato attorno a sé, suscitando empatia e coinvolgimento. Per saper gioire bisogna diventare piccoli».
Morte e malattia turbano sempre l’animo umano, e quando sono i più giovani ad esserne colpiti ci si sconvolge anche di più, perché tutto appare irrazionale e contro natura.
Nelle parole spese per gioia Padre Paolo ricorda anche altri bambini della comunità montellese, che lottano ancora oggi per la vita, e la dolce Rosetta, la giovane che ha perso la vita, in questa primavera, in un incidente stradale proprio lungo il viale che porta al Convento di San Francesco. Ad abbracciare la famiglia di Gioia anche il sindaco Rino Buonopane che ha voluto fortemente essere presente ai funerali. Ma l'intera comunità altirpinia, che non ha mai fatto mancare il suo sostegna alla famiglia, ha voluto essere presente a ribadire che il dolore appartiene all'intera comunità . A salutare il piccolo feretro un applauso senza fine e il lancio di palloncini bianchi.

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Le squadre dell'Irpinia alla finale nazionale di scacchi

Nella magica cornice del lago di Garda e delle montagne del Trentino, le squadre Irpine di scacchi hanno partecipato alla finale nazionale.In quattro giorni, le 78 squadre migliori delle associazioni sportive selezionate da dure prove regionali e provenienti da tutta Italia, si sono incontrate in estenuanti partite e dopo circa 1.000 incontri, tra scacchi matti, abbandoni e patte, si sono via via delineate le classifiche delle squadre più forti del bel Paese. Le tre squadre Irpine che, accanto alle due squadre di Sorrento, hanno rappresentanto la Campania si sono difese egregiamente.

La squadra del capoluogo, partecipante al campionato under 12 e capitanata da De Guglielmo Pasquale, ha conquistato 3 punti Delle squadre dell'ASD Circolo Scacchistico di Montella, la squadra under 14 composta da Sica Mario, Galgano Paride, Zarrilli Michele Maria e Picariello Miriam ha conquistato 2 punti.

Una menzione particolare va alla squadra under 10, capitanata da Marchitto Giovanni e composta dai piccoli Caputo Piero, Zarrilli Niccolò, Tornillo Luca, Zarrilli Enzo Maria e Picariello Manuel Berardino: già campione della regione Campania è risultata quarta con ben 7 punti al penultimo turno, ma inciampando nell'ultimo incontro ha visto sfumare per un soffio il podio.

"È una grande soddisfazione vedere che la nostra piccola realtà ha la possibilità di confrontarsi alla pari a livelli così alti con squadre titolate" afferma Sica Corrado, presidente dell'associazione, "In questi ultimi anni siamo cresciuti in modo esponenziale grazie al contributo dei migliori giocatori e istruttori dei paesi dell'alta Irpinia e alla sinergia con enti, amministrazioni e famiglie."

"L'auspicio è", conclude il responsabile giovanile dell'associazione, Picariello Marco, "che si possa crescere sempre più sia come diffusione di questo sport tra i giovani, sia come livello di gioco agonistico. I prossimi appuntamenti saranno i corsi scolastici con i susseguenti tornei dei campionati sportivi studenteschi, e i tornei giovanili per la qualificazione al campionato italiano individuale 2020".

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LA SAGRA IN DIRETTA

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Silvana Gambone "La svolta di Viola "

Nella cameretta color verde salvia, sulla sedia vicino alla finestra, i panni del bambino erano pronti già dalla sera precedente. Viola li aveva preparati con cura. Era un giorno importante sia per lei che per il piccolo glauco. Da quando era nato non lo aveva mai lasciato con nessuno, non per mancanza di fiducia, ma per il semplice fatto che voleva godersi ogni sua piccola conquista. Avrebbe dato la vita per suo figlio, perché mettendolo al mondo aveva ritrovato la sua. Lasciato il piccolo glauco nelle mani di suor palma, l'educatrice dell'istituto delle suore di maria bambina, viola s'incammina verso l'auto e si perde nei ricordi. Davanti ai suoi occhi si delineano i contorni del parco della grande villa che i suoi genitori custodivano per conto di una facoltosa famiglia romana. Un profumo l'avvolge mentre rivede la sua vecchia casa circondata da glicini che con il loro splendore tentavano invano di ricoprirne le crepe, per poi ritrovarsi adolescente e turbolenta giovane donna che a causa di un amore malato vive anni inquieti e tormentati. Quando tutto sembra perduto, una banale coincidenza farà prendere una nuova direzione al suo destino.

 

Commenti :

Zaira Varallo è con Silvana Gambone.
Libro scritto molto bene che racconta di una donna(ormai), in realtà molto forte, la cui adolescenza è stata un po' il Medioevo della sua vita....e che ne ha "indirizzato" la "svolta" positiva per il futuro. 😉Brava

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Comunicato stampa Montellalibera

ANTONIO ZIVIELLO (MONTELLALIBERA): LA SAGRA DELLA CASTAGNA NON DIVENTI LA SAGRA DEL PALLONCINO, MONTELLALIBERA AL FIANCO DEGLI STANDISTI MONTELLESI PENALIZZATI Ancora non ha avuto inizio la 37a edizione della Sagra della Castagna I.G.P. di Montella, evento cresciuto a dismisura per qualità, organizzazione e presenze durante i mandati delle Amministrazioni Capone, e già montano le polemiche per il nuovo corso.
A sostenerlo è l’ex vicesindaco di Montella, Antonio Ziviello, che, raccogliendo le istanze di tanti standisti e professionisti del settore, dichiara:

“Innanzitutto stiamo assistendo a costi di gestione ed organizzazione in alcuni casi inspiegabilmente triplicati, affidamenti dei servizi a ditte esterne, trascurando in buona parte le aziende ed i professionisti locali. E ultime due ciliegine sulla torta:
1) l’affidamento della gestione dei parcheggi a una ditta di Maglie (Lecce), con buona pace dei giovani e delle associazioni del territorio, pur tanto decantati ed illusi nella scorsa campagna elettorale;
2) la genialata della presenza delle giostre, che proprio nulla hanno a che vedere con lo sviluppo del territorio, con le tipicità locali e con la tipologia di evento che è la Sagra e che, invece, sottrarranno alla vera manifestazione tempo e risorse da parte dei visitatori”.
Quale forza politica fortemente radicata sul territorio e tra la gente comune, vigileremo e denunceremo sempre le storture amministrative che penalizzano fortemente i nostri concittadini e ci auguriamo soprattutto che un evento cresciuto tanto nel corso degli anni, fiore all’occhiello del nostro comprensorio, non venga snaturato e ridotto alla stregua di una Sagra del Palloncino, esclusivamente un bancomat per ditte e fornitori di servizi e intrattenimenti non di Montella”.

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Consiglio Comunale di Montella del 30 ottobre 2019

MERCOLEDI' 30 OTTOBRE  DIRETTA STREAMING SU Facebook montella.eu e su www.montella,eu

 

 

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Ci siamo......Da alcuni anni dall'idea di Michelangelo Chiaradonna"Ricostruiamo il mulino di Montella"

Il 24 gennaio 2014 montella.eu pubblicava questo articolo di Michelangelo Chiaradonna : Carissimi concittadini, Quanti di voi, hanno a casa propria appeso ad una parete almeno un dipinto raffigurante „lo Ponte re lo jumo" con relativo mulino e il SS Salvatore sullo sfondo? Nel corso dei secoli, i nostri avi prima e le ultime generazioni poi, hanno assistito all ´evoluzione di quell´angolo caratteristico tra i piú belli d´Irpinia.Rappresentato dal ponte della lavandaia e dal mulino comunale. Dove decine e decine di pittori, famosi e meno famosi, professionisti e dilettanti, piccoli e grandi ne hanno immortalato le varie stagioni nel corso dei decenni. Partendo dal dipinto piu´famoso e piu´antico, quello del Palizzi... voglio proporvi un revival visivo, sperando che la vostra memoria illumini i vostri ricordi di un passato non troppo lontano; sperando di innestare quella sensazione di entusiasmo che porta e ha portato l´umanitá nel corso dei milleni a realizzare opere che ancora oggi contempliamo.......>>>>>>leggi tutto e inviaci un commento con il tuo nome e cognome

Realizzazione in miniatura del Ponte romano detto "della lavandaia" e del mulino comunale, ormai da decenni solo un rudere.Con questa realizzazione si vuole promuovere l´iniziativa per la ricostruziione del mulino!!!

 

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