Vincenzo Battista, ex portiere e allenatore di calcio, è scomparso il 7 settembre, lasciando un grande vuoto nel mondo del calcio campano e in particolare nella comunità sportiva di Montella e Avellino. Nato nel 1948, Battista ha iniziato la sua carriera calcistica come portiere della squadra di calcio Felice Scandone di Montella, un club della provincia di Avellino, dove ha giocato dal 1969 al 1975. In quel periodo, divenne un punto di riferimento per la squadra, grazie alle sue capacità tecniche e al suo carisma. Gli appassionati locali lo ricordano come un portiere di grande talento, sempre pronto a dare il massimo per la squadra.
Dopo aver appeso i guanti al chiodo, Battista intraprese la carriera di allenatore, specializzandosi nel formare giovani portieri. Entrò nello staff dell'Unione Sportiva Avellino, dove ricoprì il ruolo di preparatore dei portieri. Fu in questo ambiente che si guadagnò il rispetto e l'affetto di colleghi e giocatori. Il suo contributo non passò inosservato, e Vittorio Sica, un dipendente dell'Unione Sportiva Avellino negli anni '90, lo ricorda con grande affetto. Sica descrive Battista come una persona stimata e apprezzata, sia a livello umano che professionale. Era un uomo di poche parole, ma di grande competenza e passione per il calcio, sempre disposto ad aiutare chiunque ne avesse bisogno.
Durante la sua carriera, Vincenzo Battista non fu soltanto un allenatore dei portieri. In un momento particolarmente delicato per l'Unione Sportiva Avellino, nel corso degli anni '90, Battista si trovò a dover prendere le redini della squadra come allenatore ad interim, sostituendo il tecnico Giuseppe Papadopulo. Quel periodo fu complesso per la squadra, ma Battista, con la sua calma e il suo impegno, riuscì a gestire la transizione fino all’arrivo di Zbigniew Boniek, leggendario calciatore polacco, che assunse successivamente il comando della panchina.