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Salvatore CianciulliConsigliere Comunale del Partito Socialista Italiano

Logo PSISperiamo che ce la caviamo

Due giorni dopo il nostro insediamento nel 2005, il 22 aprile, tra i primi atti amministrativi ci fu la delibera n° 99 per fissare la indennità di carica dei componenti della Giunta Comunale. In quella circostanza la Segretaria Comunale sottopose alla nostra attenzione un problema che si stava andando a verificare. Dal momento che 5 componenti su 7 della nuova giunta erano lavoratori autonomi, avrebbero percepito una indennità di carica intera rispetto ai componenti della giunta precedente i quali essendo lavoratori dipendenti e continuando a percepire il proprio stipendio, avevano diritto ad una indennità dimezzata. Ciò avrebbe

comportato un notevole aumento dei costi sostenuti dal Comune. Non furono necessarie attese, riunioni o discussioni, gli amministratori interessati (il Vice Sindaco Carmelina Chiaradonna, e gli Assessori Giuseppe Volpe, Carlo Giannone, Renato Pizza ed il sottoscritto) in quella stessa seduta rinunciarono al 50% della propria indennità. Le indennità lorde furono così individuate: Sindaco € 1.394 – Vice Sindaco € 697 – Assessori € 627. Tale indennità, che al netto si riduceva notevolmente, era utilizzata a minima copertura delle spese sostenute per svolgere la nostra funzione istituzionale, e per quanto riguarda noi assessori socialisti (ai quali si aggiunse il compagno Remigio Ciociola subentrato al dimissionario Renato Pizza) anche a sostenere mensilmente le spese per la gestione della attività politica e della sezione del nostro partito. Tale iniziativa, per altro mai vantata, fu considerata una esibizione da parte dei componenti della opposizione di Montella Libera che per voce del loro capogruppo in consiglio, l’architetto Salvatore Palmieri, cercarono di svilire la nostra iniziativa affermando in Consiglio “che nessuno ci avrebbe fatto la statua per ringraziarci”. Difatti non cercavamo il riconoscimento di alcuno, era soltanto il gesto responsabile di amministratori ai quali era stato richiesto un atto al quale non erano obbligati per il bene del bilancio del Comune. Non ci siamo mai sentiti degli eroi, né tantomeno ci siamo sentiti di approfittare di denaro pubblico percependo le nostre indennità ridotte. Del resto è nello spirito della legge quello di individuare una indennità per gli amministratori a parziale copertura del sacrificio economico affrontato, ma soprattutto per dare la possibilità a tutti, anche a coloro che non hanno una solidità economica sufficiente, di poter offrire il proprio contributo come amministratore.

Nella successiva campagna elettorale, l’ultima, nel giugno del 2009, in piena crisi economica nazionale, nel pieno di un attacco mediatico alla Casta politica ed ai costi della politica, il candidato a Sindaco Ferruccio Capone chiude la campagna elettorale con un colpo di scena efficace: “Noi di Montella Libera rinunceremo alle nostre indennità di amministratori!”. Sicuramente sarà stato uno dei motivi fondamentali che ha indotto il 23% circa dell’elettorato che lo ha votato, a sostenerlo. Quella dichiarazione in quel momento storico per la politica locale e nazionale voleva segnare un distacco netto con il “Vecchio sistema politico, Medievale e clientelare che aveva portato solo marciume”. Probabilmente neanche tutti i suoi candidati erano a conoscenza di questa iniziativa e probabilmente qualche malumore interno lo procurò se ci vollero ben 5 mesi per arrivare alla delibera di giunta di rinuncia (17 novembre). Le indennità rinunciate, per un importo di circa € 250.000, non hanno rappresentato un risparmio per i costi della politica in quanto sono state comunque trasferite al Comune di Montella e destinate a scopi e ad interventi non completamente noti e precisati.

Improvvisamente nel luglio del 2012 (determina n°105 del 19-07-2012 del Settore Economico-Finanziario) gli amministratori, dopo 3 anni scoprono che svolgere il compito al quale sono stati chiamati costa sacrifici e che la vita amministrativa non è un hobby a tempo perso, come semmai qualcuno di loro aveva immaginato. Per questo motivo decidono di prendere, e dico io legittimamente, la propria indennità di carica, e lo fanno anche in maniera retroattiva a partire dal primo gennaio 2012.

Alla luce di questa decisione si fa difficoltà a leggere le parole del Sindaco pronunciate nel Consiglio Comunale del 4 agosto 2009, quando interpellato in merito alla promessa rinuncia alla indennità che non arrivava ancora, lo stesso Sindaco dichiarava: “La rinuncia alla indennità di carica è stato un nostro impegno e resterà un nostro impegno……Noi siamo persone di parola, non abbiamo due facce, sappiamo rispettare i nostri impegni!”………….

Oggi francamente non capisco il comunicato della amministrazione comunale per annunciare che gli amministratori percepiranno, in maniera retroattiva dal primo gennaio scorso, la indennità prevista. E’ un loro diritto, nessuno glielo ha mai contestato. Probabilmente è il tentativo, mal riuscito, di giustificazione di chi sa di aver tradito un patto preso con il popolo di Montella, e con i propri elettori in particolare. Se non riuscivi più ad obbligare al rispetto del patto i tuoi amministratori, almeno tu Signor Sindaco, che lo hai sottoscritto, avresti potuto continuare a rispettarlo.

Il fatto grave, a mio modo di vedere, non è prendere la indennità di carica, il fatto grave è aver puntato l’indice inquisitore contro chi l’ha ricevuta in passato facendo il proprio dovere, il fatto grave è aver “drogato” un bilancio che pensava di poter contare su circa 100.000 euro all’anno per interventi imprevisti sui quali non potrà più contare, il fatto grave è stato aver utilizzato questo escamotage populistico e demagogico per conquistare consensi elettorali. Ma questa non è l’unica promessa fatta in campagna elettorale con gli elettori e non mantenuta………

Con la determina n°105 succitata, le indennità per gli amministratori dell’attuale maggioranza sono state così determinate:

Sindaco € 2.434;

Vice Sindaco € 1.217;

Assessori con indennità piena perché lavoratori autonomi n°3, € 1.095;

Assessori con indennità dimezzata perché lavoratori dipendenti n°2 € 547.

Alla fine del proprio mandato l’attuale maggioranza sarà costata ai contribuenti circa € 500.000 (1 miliardo delle vecchie lire), di questi soldi i componenti della Giunta Comunale percepiranno circa € 250.000.

Mai nessuna amministrazione della storia di questo Comune era costata tanto ai contribuenti.

Mai nessuna Giunta ha percepito in passato un monte di indennità così elevato.

Buona fortuna Signor Sindaco, quando la speranza svanisce è proprio il caso di affidarsi alla fortuna.

Noi, cittadini di Montella, speriamo che ce la caviamo………. 

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 Salvatore CianciulliConsigliere Comunale del Partito Socialista Italiano

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