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Nei prefabbricati al gelo come dopo il terremoto dell'80

 Da Montella a Guardia Lombardi, ma anche a Nusco e a Chiusano San Domenico, decine di famiglie hanno vissuto nei prefabbricati tre settimane siberiane in condizioni durissime. In attesa di ricevere un alloggio risultano i più colpiti nei giorni dell'emergenza. Di queste persone si sono occupati gli enti locali e i soccorritori, in gran parte volontari. Non solo nuclei familiari in attesa di alloggi popolari, ma anche anziani ed extracomunitari, sono stati oggetto di attenzione da parte delle amministrazioni comunali chiamate in causa, e dei vigili del fuoco, scesi in campo per diversi interventi. A Guardia Lombardi il sindaco Michele Di Biasi ha provveduto

allo sgombero di un prefabbricato abitato da un anziano con gravi problemi di salute, affiancato e preso in custodia dall'assessorato competente, che ha provveduto a trasferire il paziente in ospedale, mentre a Montella in via Campo dei Preti, i vigili del fuoco del distaccamento locale hanno liberato gli ingressi delle abitazioni e provveduto allo smaltimento del manto nevoso dai tetti. A Montella sono settanta i prefabbricati abitati in via Campo dei Preti, occupati da famiglie, extracomunitari, anziani e bambini che attendono la consegna delle case popolari finanziate dalla Regione Campania, e soggette al fermo dei lavori a causa di lungaggini burocratiche che frenano l'attivismo dell’amministrazione comunale. Stessa condizione a Guardia Lombardi, dove il sindaco Michele Di Biasi elenca appena cinque nuclei familiari occupati nella zona sottostante il cimitero. Anche qui gli inquilini sono extracomunitari con bambini, e qualche anziano, in attesa da trent'anni di una casa popolare. In tutti e due i casi le amministrazioni lamentano una concreta impossibilità a risolvere il problema, indicando la Regione come primo interlocutore per lo stanziamento di fondi deputati allo smaltimento. Nella sostanza resta inalterata una condizione di precarietà. “Non capisco come è possibile che i prefabbricati siano stati ceduti in fitto, ma ora non possiamo sgomberarli, almeno fino a quando non saranno stati consegnati gli alloggi popolari spiega il sindaco di Guardia, Di Biasi. “In questi giorni è stata emessa un’ordinanza in cui si invitavano tutti i cittadini a ripulire i tetti delle abitazioni, e il discorso includeva gli inquilini dei prefabbricati. I mezzi comunali hanno provveduto a liberare anche il quartiere, anche se ci sono state difficoltà a percorrere gli spazi fra i muri di contenimento e le abitazioni stesse. Un inquilino del posto è stato ricoverato e abbiamo sgomberato il prefabbricato che occupava, assistendolo. Attualmente nella zona abitano quattro nuclei familiari extracomunitari e un anziano in attesa della casa popolare. Si tratta di abitazioni indegne e non appena saranno assegnati gli alloggi, provvederemo a demolirli, anche se la spesa prevista ammonta a circa 80mila euro, che non sono pochi”. Ad intervenire a Montella, i vigili del fuoco del distaccamento cittadino, diretti da Antonello Spiniello, che conferma un’intensa attività in via Campo dei Preti. “Inizialmente abbiamo contribuito a titolo volontario a liberare i prefabbricati dalla neve, poi a seguito dell’ordinanza del sindaco, che prevedeva che ogni cittadino doveva provvedere in piena autonomia a liberare i tetti dal manto nevoso, siamo intervenuti in soccorso delle persone anziane. Molte di loro sono rimaste bloccate in casa, perché la neve aveva impedito il passaggio; e oltre a liberare gli ingressi, l’attività si è concentrata a smaltire le quantità dai tetti”. Stando alla ricognizione del comandante Spiniello, i novanta vigili del fuoco straordinari richiamati dal Ministero dell’Interno sono stati dislocati nei comuni di Nusco, Guardia Lombardi, Frigento, Montemarano e Andretta, per prestare soccorso alla popolazione. “Stabilito che l’esercito non sarebbe giunto in Irpinia, sono stati i vigili del fuoco discontinui ad affiancare i soccorsi. Dopo gli ultimi giorni a Nusco, dove è stato liberato anche un anziano in un prefabbricato di sua proprietà, e dove sono stati effettuati interventi importanti, i volontari si sono diretti a Frigento, dove stanno lavorando tutt’ora per liberare definitivamente il paese”. L’altra faccia della medaglia è rappresentata dai prefabbricati utilizzati a scopo turistico, come accade a Conza della Campania, a Teora e in altri comuni del comprensorio altirpino. DA OTTOPAGINE 

 

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