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L'AD CINCOTTI: FARE IMPRESA QUI' E' DIFFICILE

Cincotti_SalvatoreAltergon, scommessa da 40 milioni

Avellino- «Lavorare qui  un'esperienza di vita, lo ricordo sempre ai candidati nei colloqui di selezione. Serve il contesto familiare e, soprattutto, una particolare predisposizione ed attitudine». Salvatore Cincotti, amministratore delegato di Altergon Italia,  originario di Montella, ma si sente svizzero a tutti gli effetti. « ho la famiglia e tanto altro. Ho lavorato lontano da qui per anni, poi il richiamo delle radici mi ha spinto ad investire in Irpinia».
 La nascita di Altergon. Nel 1985 un gruppo di manager attivi nel settore farmaceutico d'  origine, in Svizzera, alla Altergon SA. Dal 2007  operativa a Morra De Sanctis l'azienda farmaceutica Altergon Italia che impiega 120 unità  lavorative, di cui il 40 per cento laureati. In organico diversi PhD oltre ad una trentina di contratti a tempo determinato.


 Il core business  rappresentato da un moderno impianto di produzione di cerotti medicati. «Il caso Altergon  una rarità  nel panorama italiano: un gruppo elvetico è venuto ad investire milioni di euro nell'entroterra irpino, apportando know-how, sviluppando tecnologie d'avanguardia ed occupando centinaia di giovani».
 Formazione. Lavorare nella holding straniera non è impresa facile. «Abbiamo bisogno di personale altamente specializzato, a volte ci capita di pescare personale da altri stabilimenti di settore falliti. Il nostro  un settore regolamentato da direttive europee e americane. Prima di iniziare a lavorare c'è bisogno di almeno due mesi di formazione e addestramento. Qui - sorride Cincotti - produciamo più carta che farmacia». Ma le vere difficoltà  sono fuori i cancelli del suo campus, in una provincia dove i servizi primari sono ancora carenti. «Asi e Cgs sono punti di riferimento importanti, ma se penso che l'Adsl è una conquista recente...».
  La viabilità . Ancora inadeguata la viabilità , a partire dall'Ofantina. «Per noi che sosteniamo costi di trasporto elevati  una dannazione, fortunatamente ci agevola la vicinanza alla Fondo Valle Sele. Per non parlare poi dell'energia, anche se quello  un problema nazionale che, in ogni caso, su un'azienda come la nostra, che lavora a ciclo continuo, pesa come un macigno».
 Il nuovo impianto. In piena controtendenza con i venti di crisi che spirano da tempo, l'Altergon sta realizzando un nuovo impianto biotecnologico altamente automatizzato, dedicato alla produzione di principi attivi nel rispetto degli standard di qualità  imposti dalla normativa nazionale e internazionale. «Stiamo inoltre realizzando un moderno magazzino automatizzato, un nuovo reparto produttivo con annesso un centro per l'&D, e stanno per partire le attività di ricerca e sviluppo legate a progetti Pon Miur nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (Pon) Ricerca e Competitività 2007-2013». Progetti destinati a segnare il passo per i cronici ritardi della Regione Campania.
  Finanziamento di 6mln. Dopo la lunga attesa per il contratto d'rea, che ha portato all'ltergon un finanziamento di 6 milioni, l'zienda di Morra De Sanctis attende ancora di firmare il contratto di programma. «In 5 anni, dal 2005 ad oggi, l'zienda ha speso ben 40 milioni di euro. Sei milioni erano previsti dal primo contratto d’area, ma ne investimmo di nostri altri 14, per un totale di 20. Altri 20 li abbiamo impegnati a partire da fine 2008, dopo l'pprovazione dell'struttoria iniziale del contratto di programma, mentre abbiamo piùche raddoppiato la nostra forza lavoro. E questo, finora, completamente con le nostre risorse», conclude Cincotti. DA OTTOPAGINE

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