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ATTIVAZIONE DEL PON

“LE (G) ALI AL SUD” UN PON SULLA LEGALITÀ AL LICEO DI MONTELLA

Al via il progetto biennale che vede il partenariato dell’associazione contro le mafie “Libera” 

MONTELLA – Mentre sono ormai ultimate le operazioni di avvio dei Pon autorizzati per l’annualità 2010-2011, riguardanti l’informatica e la matematica (progetti “Byte per il futuro” e “Logica e Matematica”), la musica ed il teatro (progetto “Musica dietro le quinte”), la comunicazione giornalistica (progetto “Scrittura di informazione”),

la lingua inglese (progetti “Looking forward” e “Step by step”), la consulenza psicologica per gli studenti (progetto “Sos studenti”), e le innovazioni tecnologiche funzionali all’insegnamento (progetto “I docenti migranti digitali: le LIM”), il Liceo Statale “Rinaldo d’Aquino”, diretto dal preside Severino Loiaco, si appresta ad attivare un’ulteriore iniziativa, finanziata con il Fondo Sociale Europeo e anch’essa prevista nell’ambito della programmazione di “Competenze per lo Sviluppo” per l’annualità in corso. Si tratta di “Le(g)ali al Sud: un Progetto per la Legalità in ogni scuola”, promosso dal Ministero dell’Istruzione in tutte le scuole d’Italia, per sensibilizzare i giovani al rispetto dei valori della legalità, della giustizia, della cittadinanza e della Costituzione.  Raccolto l’invito a presentare un progetto specifico in linea con gli scopi e le finalità del Pon – Obiettivo C: “Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani” – Azione C.3: “Interventi sulla legalità, i diritti umani, l’educazione ambientale e interculturale,  anche attraverso modalità di apprendimento ‘informale’”, il Liceo montellese ha ottenuto il beneplacito del Ministero per l’attuazione del progetto intitolato “A scuola di Legalità e Cittadinanza”, redatto dai proff. Carlo Picone e Teresa Caputo.

La particolarità del progetto, di durata biennale e strutturato in un modulo di 100 ore, da sviluppare nelle annualità scolastiche 2010-2011 e 2011-2012, non prevede bandi di gara per individuare esperti esterni, bensì un accordo di partenariato con un ente scelto autonomamente dall’istituzione scolastica per assicurare il necessario svolgimento dell’intervento educativo. Esso, oltre ad incentrarsi sulle finalità generali di favorire l’adozione concreta, da parte dei giovani, di stili di vita e comportamenti ispirati ai principi di legalità e convivenza civile, si caratterizza per la connotazione riferita alla scuola del Sud, chiamata a farsi promotrice di un messaggio di grande valore civile nel processo di crescita delle identità giovanili, favorendo la condivisione di intenti e di valori nel nome della cultura della legalità. La peculiarità di tale intervento è l’“apprendimento in situazione”, vale a dire l’acquisizione delle competenze attraverso lo svolgimento di concrete attività presso istituzioni e soggetti pubblici e privati che perseguono alte finalità nel campo d’interesse del progetto. L’ente partner prescelto dal “Rinaldo d’Aquino” è l’associazione “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, con cui l’istituzione scolastica ha stipulato una convenzione, per potersi avvalere della collaborazione di tutor esterni da affiancare a docenti interni nelle molteplici attività programmate.

Il progetto “A scuola di Legalità e Cittadinanza” si colloca nel quadro di diffusa criticità che oggi caratterizza il Meridione d’Italia, e nella fattispecie è riferito ad una realtà come quella irpina non più identificabile come l’“isola felice” di un tempo ormai lontano, ma piuttosto, come attestano gli   episodi di intimidazione camorristica ormai frequenti anche dalle nostre parti, sempre più oggetto delle aggressioni da parte della malavita organizzata. Esso, pertanto, mira a promuovere la crescita sociale e culturale dei giovani destinatari e della loro comunità d’appartenenza, puntando all’individuazione di modelli educativi indirizzati all’acquisizione di una coscienza civile che, oltre a tener conto dei valori della legalità, recuperi il senso costruttivo del rapporto con la storia e la funzione degli organi istituzionali, stimolando il senso della partecipazione politica, intesa come contributo al miglioramento del proprio ambiente di vita, e ponendo al centro delle relazioni interpersonali il rispetto reciproco e la tutela delle norme del vivere civile. La cultura della legalità, quindi, intesa come orientamento alle “buone pratiche” del “saper vivere”.

Il Pon è destinato agli studenti delle prime due classi del triennio, sebbene si tenderà a coinvolgere la maggior parte degli alunni frequentanti l’Istituto e ad estendere quanto più possibile i benefici in termini di acquisizione di conoscenze, ma soprattutto di atteggiamenti e comportamenti improntati alla cultura della legalità.Le attività per loro programmate prevedono momenti di ricerca e documentazione storica sull’evoluzione dei principi del diritto e della cittadinanza, attraverso la fruizione di alcune fra le più fornite biblioteche presenti sul territorio campano, con l’indicazione degli strumenti necessari per effettuare attività di ricerca. Gli studenti prenderanno parte a incontri-dibattito con autori e personalità di spicco nel mondo della giustizia e della cultura della legalità, a proiezioni di pellicole cinematografiche sui temi affrontati dal progetto. Saranno chiamati a discussioni, momenti di riflessione, letture, produzione di elaborati, approfondendo contenuti quali la Costituzione italiana, l’organizzazione dello Stato italiano e dell’Unione Europea, l’essere cittadini; la cultura della legalità; le mafie e la lotta anti-mafia; con un parte specifica dedicata ai contributi della storia presente e agli “eroi della legalità”. I “percorsi di cultura della legalità” inizieranno tra breve con il prezioso appporto del referente provinciale di “Libera”, Marco Cillo,

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