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IN EDICOLA IL N° 4 DELLA RIVISTA "IL MONTE"

IL MONTE N 4 smollDa qualche giorno è in edicola il numero quattro della rivista “IL MONTE” che vede la luce con notevole ritardo rispetto alla normale scandenza dovuto, come risulta da una nota rivolta agli abbonati, all’impegno per la pubblicazione di un calendario meteorologico, con annessa rievocazione della Prima Guerra Mondiale, in occasione del Centenario. La rivista esordisce con una lettera aperta al Presidente del Consiglio Renzi, da parte del dott. Gerardo Bruno, responsabile del settore

agricolo della Comunità Montana T. C.

Seguono le tradizionali rubriche dedicate all’attualità, al dialetto, alla narrativa, alla storia, al ricordo affettuoso e commosso di montellesi scomparsi.
Un ampio spazio è dedicato alle risorse del territorio, compromesse dalla diffusione di parassiti e dai cambiamenti climatici: “C’era una volta la raccolta delle noci” di Tullio Barbone, “La sagra della castagna” di Gianni Cianciulli, e, sullo stesso argomento, un articolo di Carlo Ciociola ed uno di Gaetano di Benedetto. Tre interventi che evidenziano la pluralità delle opinioni e la complessità dei problemi in discussione; di particolare interesse le contraddizioni tra quanto emerge da alcuni documenti delle amministrazioni comunali di Mercogliano e Serino, posti a confronto dal Ciociola!
Molto interessante e documentato l’articolo che Tullio dedica ai ricami, merletti e pizzi delle signore dell’Associazione “Knit caffè”, magnificamente illustrato dal fotografo Gianni Capone, collaboratore della rivista che si occupa anche della copertina.
Con l’articolo “Cari Montellesi”, Ettore Trevisani rievoca i periodi di indimenticabile serenità trascorsi a Montella, cara “per i suoi panorami, per le sue montagne dal verde smagliante, per la sua aria incontaminata, per i suoi infiniti prodotti”... È la confessione del suo amore per Montella.
La sezione “Costume e società” si chiude con un’intervista di Carmine Dello Buono ad Angelo Moscariello, “una speranza nostrana di tiro al piattello”, già conosciuto a livello internazionale, che fa parte del “Gruppo Sportivo” della Polizia di Stato, le “Fiamme d’oro”.
Con la trascrizione in dialetto montellese dell’ottavo canto dell’Inferno, incontriamo peccatori aggressivi e diavoli che ostacolano il cammino dei due poeti.
Un posto a sé ha l’articolo con il quale Mario Garofalo presenta il profilo storico e poetico di Innocenzo Lucio, un montellese vissuto nel XVI secolo, autore di un’egloga boschereccia, riprodotta nel suo originale e presentata con la traduzione dal latino di Giuseppe Marano.
Tra i ricordi, l’articolo di Silvestro Volpe dedicato al caro Giancarlo Delli Gatti, quello per i fratelli Francesco e Emilio Palatucci e poi il ricordo di Guido Volpe, di Salva...
Un numero da leggere con attenzione e collocare a fianco dei precedenti nella biblioteca di famiglia.
Auguri di buon lavoro agli amici della Redazione.

IL MONTE N 4

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