Un figlio di Montella che vive a Londra da oltre 20 anni con la passione di andare in bicicletta nel tempo libero, da qualche anno maturava l'idea e il desiderio di percorrere Londra - Montella pedalando. Due anni di preparazione e soprattutto di meditazione poi... l’8 Luglio di quest'anno dopo aver salutato la moglie e i figli, Roberto Granese in sella alla sua bici parte alla volta di Montella per un entusiasmante
e solitaria avventura, 21 i giorni e oltre 2300 i chilometri percorsi, attraversando lo stretto della Manica, passando per la Francia e la Svizzera, superando le Alpi (quota 2300 m s.l.m.) e poi giù per buona parte dello Stivale costeggiando il mare Adriatico e facendo l’occhiolino al Tirreno il 29 Luglio 2013
arriva alla sua amata Montella.
Il giorno della partenza è stato il più difficile perche’ difficile era comprendere l'evoluzione del viaggio, tanti i chilometri 
da fare, diverse e sconosciute le strade da affrontare: di campagna a scorrimento veloce, strade isolate, anche tratti sterrati e poi non dimentichiamo i possibili mutamenti atmosferici, mille erano i dubbi che affioravano alla mente, ma la determinazione ha avuto la meglio e la confidenza nel risultato cresceva di giorno in giorno di chilometro in chilometro.
Avendo studiato e pianificato l'occorrente per affrontare al meglio il viaggio Roberto aveva equipaggiato la sua bicicletta con una borsa fissata al manubrio, alla canna centrale aveva fissato un astuccio dove alloggiava il GPS e, dietro aveva altre due borse da 15kg ognuna, con indumenti, bottiglie di acqua e pezzi di ricambio per la rossa mountain bike GT.
La media che percorreva ogni giorno era di circa 110 km, poi arrivava la notte e Roberto prima che facesse buio raggiungeva l'Hotel che il giorno prima aveva prenotato, si rifocillava, si riposava e studiava il percorso per il giorno seguente, un impresa non da poco considerando anche le ore passate in sella (sei ore in media ) e solo con i suoi pensieri attraversando campi coltivati, fiumi (anche sti GPS avvolte...) enormi pendenze ma anche rilassanti pianure, il forte sole, la pioggia il vento ma anche piacevoli brezze mattutine, dopo 21 
giorni sempre con lo sguardo ed il pensiero rivolto al S.S.Salvatore e al suo paese, Roberto giungeva nei pressi di Ponteromito dove in lontananza ravvisava volti noti, una sorpresa: ad attenderlo sulla strada suo fratello e due cari amici che dopo abbracci e congratulazioni gli hanno donato "La Maglia Rosa" in segno di vittoria per essere riuscito a portare a termine la sua grande sfida.
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