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Intervista al Capitano Simone Marinari

Il Capitano Simone Marinari figlio di Gaetano Marinari di Montella Ufficiale pilota effettivo al 2° Reggimento Avviazione dell'esercito "Sirio" di Lamezia Terme (CZ) ci parla dell'impegno delle Forze Armate nell'ambito della "Campagna antincendio 2023",

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Passeggiata sul S.Salvatore in notturna, al chiaro di luna

Passeggiata sul S.Salvatore in notturna, al chiaro di luna - Ancora una bella iniziativa in queste calde sere di mezza estate questa volta organizzata dal gruppo podistico montellese : “Una passeggiata al Santissimo Salvatore al chiaro di luna piena”.
L’ appuntamento è per domenica 30 luglio alle ore 20,30 al “ponte della lavandaia” da dove si partirà, a piedi, per raggiungere l’ amato Santuario; la Chiesa sarà aperta per una preghiera e nella “sala del pellegrino” si potrà consumare la colazione che ognuno, eventualmente, vorrà portare con se.
Un momento di gioiosa convivialità che farà bene al corpo ed allo spirito.

Nessuna prenotazione, basta presentarsi in orario all’ appuntamento.

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Dicono di noi .....da il Mattino del 23 luglio 2023

Sica, una memoria storica sul web << Patrimonio a disposizione di tutti>>

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Consiglio Comunale Montella 19 luglio 2023

 

Consiglio Comunale Montella 19 luglio 2023 - Sala Consiliare del Comune di Montella , Diretta streaming su Facebook e Youtube montella.eu

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Estate montellese 2023 - Programma

Programma Estate montellese 2023

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Un avvocato intrigante ( Decimo ed ultimo episodio ) di Totoruccio Fierro

Un avvocato intrigante ( Decimo ed ultimo episodio ) di Totoruccio Fierro - Oramai, le angherie, I soprusi, i tradimenti, le prepotenze, patiti da Forcone, appartenevano ad un lontano passato...
Egli ora viveva in uno stato di beatitudine di appagamento, di serenità e tranquillità d' animo!
Ogni volta che ritornava al Paese, come già evidenziato, si sentiva accettato, amato : tutti lo salutavano, lo abbracciavano...
La sua presenza sollevava un entusiasmo frenetico e delirante : era come se fosse arrivato improvvisamente George Clooney o come se sfilasse sul Red Carpet del Dolby Theatre di Los Angeles per ricevere l' Oscar per la sua bontà e bellezza!
A casa sua, poi, arrivavano regali di ogni genere e valore e tante richieste di fidanzamento e matrimonio.
Una in modo particolare lo incuriosì, intrigandolo oltremodo e facendolo sorridere... Nella lettera la donna scriveva :
" Ti amo e vorrei creare una famiglia con te; io, però, farò il Presidente del Consiglio e tu il Ministro senza... Portafoglio!".
Si recò più volte al Cimitero per onorare e ossequiare la salma della madre defunta.
Volle sostituire la stele di pietra esistente con un'altra, su cui volle che fosse incisa questa epigrafe significativa :
" Il sorriso sul viso di un figlio può essere, a volte, il frutto di una lacrima sul volto di un genitore! "
Nel frattempo ( la narrazione mi prende la mano, mi coinvolge ), nel suo podere, intorno casa sua si era costituito, ad uno ad uno, un branco di sei - sette cani randagi di razze diverse, che, a poco a poco, si erano, come le persone, affezionati a lui!
Si trattava, forse, di una trasmissione affettiva, di un contagio empatico, di una oscura sorta di "metempsicosi" ?
In modo franco, mi riesce difficile spiegarlo e dare una risposta!
Sta di fatto che egli aveva cura di essi, provvedendo alle loro esigenze nutrizionali, igieniche e di ricovero e loro, in segno di riconoscenza totale e fedele, lo gratificavano con salti di gioia e, più spesso, con infinite, lunghe e raspose leccate di mano, eseguendo docili i suoi comandi e i suoi inviti.
La compagnia dei cani gli ricordò l' Alano - Attila dell' avvocato, devastatore e saccheggiato re del suo giardino!
Fu allora che ideò il suo intento vendicativo.
Una mattina, alle prime luci dell'alba, Forcone entrò nella beccheria di Oreste, losco ed ambiguo soggetto, noto nel Paese come il macellaio dal tritacarne facile e risolutivo!
Acquistò alcuni chili di carne, che, una volta a casa sua, provvide a sfasciare, tagliuzzare e tranciare in piccoli pezzi.
Con essi confezionò decine e decine di rotonde ed appetitose polpette.
Era di luglio e a notte fonda si avviò verso il Paese con lo zaino strapieno degli involucri di carne.
Una leggera brezza scendeva piacevole dai monti : nel cielo appena, appena si distingueva la sagoma della luna nuova, mentre, da contrappunto, palpitavano tremule e silenti miliardi di stelle!
Un Barbagianni appollaiato sul ramo di un nero cipresso, dopo aver gracchiato
" Fraaank ", il suo caratteristico e lugubre verso, gli strizzo più volte ed in modo inquieto il suo occhio rotondo...
Arrivato che fu, scavalcò il muro di cinta del giardino dell' avvocato storpio. Il leguleio nutriva una cura particolare e maniacale per il parco, che si estendeva per circa due tomoli ed offriva uno spettacolo estetico veramente sbalorditivo :
statue, patii, fontane, pergolati, vialetti, siepi di bosso abbellivano il prato di un verde smagliante...
Per evitare che abbaisse, il primo polpettone con sonnifero lo lanciò tra le fauci dell' enorme Alano, ispiratore inconsapevole di questo melenso ed insipiente racconto.
Con una zappetta cavò tantissime buche nelle quali interrò le polpette che dovevano fungere da esche, da poste-killer!
Ritornò veloce a casa, chiamò a raccolta i suoi cani, digiuni da due giorni, e li sollecitò a seguirlo.
Giunto di nuovo al giardino paradisiaco, li aiutò a scavalcare il muro di protezione e silenzioso, con fredda e risoluta determinazione se ne tornò a casa a dormire il sonno del giusto!
Il mattino susseguente, l' avvocato, ancora in pigiama e papalina, come soleva, guardò dalla finestra con aria distratta e pacata sufficienza il suo amato giardino...
Il racconto a questo punto diventa affannoso, spasmodico, penoso, frenetico :
la visione, lo spettacolo che colpirono i suoi occhi furono terrificanti, raccapriccianti, agghiaccianti, atroci!
La sua oasi verde, lussureggiante, ordinata, florida, ordinata, era completamente e sistematicamente distrutta, devastata, demolita!
Forse l' ineffabile e cinico Putin, catapultando su di esso molte delle sue bombe a grappoli avrebbe provocato meno danni!
Strabuzzò i suoi occhi strabici, mentre un colpo apoplettico lo spedì precipitevolissimevolmente direttamente nell' Inferno!
Sulle rive dello Stige, ( mentre Caronte traghettava le anime dei peccatori ) passeggiava impaziente Lucifero, diavolo di madre spagnola, che, corrucciato e imbronciato per la lunghissima attesa, lo infilzò a volo con una forca con 14 rebbi, esclamando :
" Te estaba esperando hijo di puta! "
( ti stavo aspettando figlio di puttana! ).
Nessuno pianse per la sua dipartita: finanche il batacchio del campanone della Chiesa Madre si rifiutò di rintoccare a
" morto! ".
Che dire?
Un poco mi dispiace, ma il Racconto, come persona viva, non ha più intenzione di proseguire!
Ringrazio dal profondo del cuore tutti coloro che hanno avuto la pazienza e l'ardire di leggere questa mia bizzarra e balzana storia!

 

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Passaggio delle consegne al Rotary Club S.Angelo dei Lombardi Hirpinia Goleto: Maria Cincotti è il nuovo presidente

Passaggio delle consegne al Rotary Club S.Angelo dei Lombardi Hirpinia Goleto: Maria Cincotti è il nuovo presidente - Alla presenza di autorità civili e rotariane e dei soci del club il presidente uscente Hubert Wagner ha consegnato collare e spilla al neo presidente Maria Cincotti che ha illustrato le linee programmatiche e gli obiettivi dell’anno e presentato il gruppo direttivo
La dottoressa Maria Cincotti è il 10° presidente del Rotary Club Sant’Angelo dei Lombardi Hirpinia Goleto.
Il passaggio delle consegne, uno dei momenti più importanti dell’anno rotariano, si è tenuto domenica 25 giugno 2023 nel corso di una cerimonia iniziata in piazza Giovanni Palatucci a Montella con la piantumazione dell’Albero dell’Amicizia, donato dal club Rotary al paese di origine del neo-presidente.

Quindi soci ed autorità (presenti tra gli altri il PDG e Vice Governatore Massimo Franco, l’Assistente del Governatore Patrizio Ciasullo, la formatrice del Distretto 2101 Rosaria Bruno, i Presidenti incoming dei RC Avellino Est Centenario e Avellino Ovest Nicola Grasso e Florindo D’Onofrio, il Presidente incoming del Rotaract Hirpinia Goleto Angelo Di Pietro e il Presidente del Consiglio comunale di Montella Ezio Moscariello) sono stati accolti nello splendido scenario di Villa ‘De Marco’, sempre a Montella, dove si è svolta la cerimonia del passaggio del collare e del cambio delle consegne.

Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione del neo Prefetto del club avvocato Raffaele Capasso, il presidente uscente Hubert Wagner ha riassunto le fasi salienti delle attività e dei service realizzati nell’anno trascorso.
È stata quindi la volta del neo Presidente Maria Cincotti che, dopo aver ringraziato presidente uscente e club per il brillante anno concluso e salutato gli intervenuti, ha illustrato le linee programmatiche e gli obiettivi dell’anno che sta per avviarsi e presentato il gruppo direttivo che la affiancherà.
“Il Rotary è una scelta di vita ed una scelta morale e l’appartenenza al club è una responsabilità individuale”, ha esordito Maria Cincotti.
Quindi, facendo propria l’indicazione espressa dal Governatore distrettuale con il motto ‘Il Rotary delle Comunità’, ha ribadito la volontà del club di essere ancora più presente nel territorio per un’azione sempre più tangibile e riconoscibile per la comunità. “E’ in questo modo”, ha concluso “che possiamo recepire ed interpretare le istanze delle nostre comunità vicine e lontane, migliorandone le condizioni, il senso di appartenenza, l'ispirazione umanitaria”.

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Laurea Rossella Colucci

La mamma Grazia Sabato, il papà Luigi Colucci, il fratello Mattia, sono orgogliosi per la Laurea conseguita da Rossella Colucciin Scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione presso l'Università Federico II° di Napoli. La tesi di laurea in istituzioni di diritto penale, dal titolo "legittima difesa, recenti riforme e spunti comparatistici"

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Montella 18 giugno 2023 L'Amministrazione comunale incontra la cittadinanza

Montella 18 giugno 2023 L'Amministrazione comunale incontra la cittadinanza.


 

 

 

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Omicidi passionali a Montella - Fine ottocento di Graziano Casalini

Omicidi passionali a Montella - Fine ottocento - Ancora dai ricordi di Carmela Marano.
Nella mia famiglia, e nel vicinato di Sorbo, quando ero piccola, si raccontava una tristissima storia che ci riguardava, successa circa 130 anni fa. Fra i numerosi figli di mio nonno, Salvatore Marano, c'era una bellissima ragazza di nome Antonia, che all'età di diciannove anni, aveva già una rivale in amore per un giovane coetaneo del rione San Simeone. La zia aveva anche rinunciato a quell'amore conteso lasciando al ragazzo possibilità di libera scelta. Non ho mai saputo per quali ragioni, come, a causa di questa rivalità, un bel giorno, l'altra ragazza affrontò Antonia mentre camminava tranquillamente in un sentiero di campagna, colpendola più volte con un coltello rudimentale costruito appositamente da sua madre e uccidendola all'istante. In quei tempi, in moltissimi paesi del Sud e anche a Montella vigeva la legge della vendetta, e di lì a poco mio nonno avrebbe dovuto fare giustizia per quell'orrendo fatto. In casa, mia nonna lo incoraggiava a vendicare, l'efferato delitto della loro bella e giovane figlia. Il piano di mio nonno era quello di uccidere, nello stesso luogo e nello stesso modo la rivale assassina, ma questo richiedeva del tempo e gli appostamenti giusti. Ogni volta che mio nonno rientrava dalla campagna, la nonna chiedeva con impazienza, se avesse provveduto a quello che insieme avevano stabilito, fino a che arrivò il giorno che la ragazza si trovò a passare laddove aveva commesso il misfatto, e fu così che a sua volta cadde, nello stesso identico modo e posto dove era caduta la povera Antonia. Dopo questo fatto, mio nonno, sapendo di essere ricercato dalla giustizia ordinaria, si dileguò da Montella, cercando con documenti falsi di imbarcarsi a Genova per gli Stati Uniti, dove avrebbe avuto l'appoggio di alcuni suoi fratelli. Durante il viaggio, in seguito ad un appello di tutti i viaggiatori della nave, ebbe la disattenzione di rispondere al suo vero nome : Salvatore Marano e non al nome falso dei documenti. Così fu scoperto il suo tentativo di fuga, in seguito al quale venne tratto in arresto e carcerato nel penitenziario di Torino. Purtroppo il poveruomo, dopo inimmaginabili patimenti, non resistette al dispiacere e morì dopo soli due anni di carcere, lasciando, mia nonna sola con otto figli, il più giovane di tutti mio padre, che allora aveva solamente due anni. Il giovane conteso, dopo alcuni anni sposò una mia zia sorella maggiore di Antonia, la madre dell'assassina che costruì il coltellaccio, finì anche lei in carcere, comunque posso dire, che la giustizia, anche in quei tempi trionfò. Ho cercato, con mio marito, Graziano Casalini, di ritrovare qualche traccia di questi due delitti, negli archivi del giornale il Mattino, e anche fra le pubblicazione di Mario Garofalo, non essendo riusciti a trovare niente in merito, abbiamo deciso di raccontare, per il Vostro sito, un vecchio grave e luttuoso avvenimento montellese risalente agli anni di fine ottocento, che coinvolse la famiglia Marano detta dei (Flamini) di Sorbo.
Un cordialissimo saluto Carmela Marano e Graziano Casalini

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Congratulazioni Teresa Diploma corso superiore di pasticceria presso ALMA, Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Diploma corso superiore di pasticceria presso ALMA, Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Congratulazioni Teresa, mamma e papà sono orgogliosi di te !!!

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Cap.Gerardo Iannella Cavaliere della Repubblica

Cerimonia di consegna della onorificenza di Cavaliere della Repubblica , al Comandante della Polizia Municipale di Montella Cap. Gerardo Iannella. Auguri e congratulazioni.

 

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Cercasi collaboratrice domestica

Cercasi collaboratrice domestica (no badante) dalle ore 09:00 alle ore 13:00 dal lunedì al sabato.
Inviare nome, cognome ed anno di nascita all’ indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Sarete contattati dalla famiglia interessata.

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Un medico di Sorbo di Graziano Casalini

Il Dottore Giuseppe Marano, nato a Montella nel rione Sorbo, primo figlio di una numerosa prole, di Angelo della famiglia soprannominata dei Flamini e di Elisabetta Cianciulli ( Bettina ), si laureò in medicina all'università di Napoli negli anni cinquanta.

Pur essendo molto legato al suo rione e a Montella, iniziò ad esercitare la professione, come internista e medico di famiglia, nella città dove aveva studiato, con l'apertura di un ambulatorio privato in Vico S. Eframo Vecchio, passando poi a gestire il servizio sanitario per il personale dipendente dell'ATAN, Azienda Tranvie Autofilovie Napoli, e in seguito, fino al pensionamento, come Dirigente di un Poliambulatorio INAM napoletano. Peppino, come veniva chiamato in famiglia, fin da piccolo si appassionò a scoprire come funzionavano i vari organi del corpo umano, e questa infantile curiosità, lo portò dopo gli studi liceali, a iscriversi alla facoltà di medicina e chirurgia. Il tempo per il conseguimento della laurea, fu per Peppino, più lungo del solito, perché durante gli studi doveva anche lavorare per mantenersi economicamente a Napoli, dove viveva in una stanza in affitto.

La sua famiglia, molto numerosa, oltre ai genitori, un fratello e sei sorelle tutti più piccoli di lui poteva solo in parte aiutarlo con rimesse in denaro, comunque gli inviava periodicamente generi alimentari, in particolare: latticini e salumi vari, prodotti dalla famiglia nelle sue attività di agricoltori, castanicoltori e allevatori. Un'altra causa del suddetto ritardo, la sua seconda passione, quella di un impegno importante in campo politico a favore del partito comunista, che in quei periodi, dopo il ventennio fascista e la seconda guerra mondiale, era il partito che più di tutti gli altri, rispecchiava le rivendicazioni e le istanze delle masse più povere e deboli del paese: gli operai, i contadini quasi tutti braccianti e mezzadri, ma anche di tante altre categorie di impiegati statali, artigiani e di tutti gli altri lavoratori in genere.

Durante gli studi universitari, partecipava attivamente alle riunioni di sezione e ai comizi del partito, sia a Montella che a Napoli, e questo suo impegno come detto in precedenza, gli procurò non pochi problemi, prima di tutto, con un lieve ritardo a conseguire la sua laurea in medicina. Inoltre, il fatto che lui appartenesse a una formazione politica, considerata avversa o ostile nell' ambito delle persone intellettuali, di cui lui per regola avrebbe dovuto far parte. Per questo, probabilmente, la sua posizione non fu ben vista, o quantomeno sospetta, da una categoria di personaggi legati al conservatorismo e alla nostalgia di un regime, che insieme alla monarchia aveva portato l'Italia in una delle più grandi e catastrofiche guerre. Questo problema, non penalizzò più di tanto, in campo lavorativo l'attività del Dott. Giuseppe Marano, sempre incentrata a un comportamento, prima di tutto umano, corretto e di immedesimazione nelle patologie dei propri pazienti sofferenti, con le cure e l'assistenza doverosamente necessarie. Mi raccontava, che lui, un discreto fumatore, cercava di indurre i suoi pazienti a smettere col vizio del fumo, facendosi consegnare, come pegno o promessa, il loro accendino. Ci fu anche un periodo in cui Peppino, diventò oggetto di minacce e intimidazioni anonime, probabilmente provenienti da personaggi estremisti di destra, legati anche alle varie frange malavitose esistenti nella città di Napoli e nelle immediate periferie. Non sapendo cosa fare di concreto, dopo un breve periodo di riflessione, decise intanto di cautelarsi, nel senso di sentirsi più sicuro, tenendo una pistola nel cassetto della scrivania del suo studio, (che ben conoscendolo, non sarebbe mai stato in grado di usare, nemmeno in caso di estrema necessità).

Sapeva, anche, che se avesse fatto una denuncia alle autorità, questa non avrebbe portato a niente. Però non poteva tenere segreto quanto gli stava capitando, così decise di parlarne con alcuni compagni operai e maestranze, ben conosciuti e fidati ( in quel periodo era il medico del personale ATAN ). Probabilmente, anzi sicuramente, questa iniziativa attivò i suoi pazienti e compagni, a scoprire la provenienza delle minacce e delle intimidazioni, che in poco tempo terminarono e per sempre. Nella vita privata Peppino, dopo il conseguimento della laurea, si sposò con la maestra Eleonora Vuotto, figlia del conosciutissimo Elia, sarto artigiano, fervente socialista montellese poi passato al PCI, sindacalista CGIL, difensore dei diritti di tutti i lavoratori, sul suo conto, così riporta Paolo Speranza nel suo volumetto "LA ROSSA MONTELLA" Fra i dirigenti del movimento sindacale Irpino, Vuotto è quello che più di ogni altro rappresenta ed incarna, tutte insieme, l'anima popolare (legalitaria e non violenta) dei lavoratori, la continuità con la tradizione socialista del primo Novecento, la rigorosa formazione politica da autodidatta, comune a tanti quadri politici e sindacali dell'epoca, la tensione etica e umanitaria che ne fanno una figura originale e di primissimo piano della storia della sinistra Irpina... quale miglior modo di imparentarsi per Peppino? Dalla unione con Eleonora ha avuto due figli: Katia e Sergio, che oggi anche loro vivono lontano da Montella e da Napoli. Peppino era nato a Montella il 18 giugno1923 ed è mancato ai suoi cari in Napoli il 22 aprile 2010.
Io Graziano Casalini ho scritto un po' della sua storia in quanto Peppino era mio cognato e con lui e la sua famiglia ho condiviso molte idee e alcuni momenti belli della vita. L'ho fatto anche per far conoscere meglio ai montellesi la figura del Dott. Giuseppe Marano, medico di Sorbo, che ha esercitato da sempre la sua professione nella città di Napoli, però, non dimenticando mai le sue origini soveresi e montellesi.
Un cordialissimo saluto
Graziano Casalini

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Bologna 25 maggio 2023 presentazione del libro "IL CASO CIANCIULLI"

Quanto pubblico per la presentazione del libro “Il caso Cianciulli. La Saponificatrice di Correggio”, scritto da Maurizio Garuti.
L’incontro di ieri, ha visto l’autore dialogare sulla figura di questa serial killer con lo scrittore e giornalista Carlo Lucarelli, il magistrato Stefano Dambruoso, lo scrittore e critico letterario Matteo Marchesini in una Biblioteca Salaborsa piena di pubblico attento e curioso. Il tutto accompagnato dalle letture dell’attore Saverio Mazzoni.
Grazie a tutti gli ospiti intervenuti, alla Salaborsa per l’ospitalità e a tutto il pubblico accorso.
Se siete curiosi di leggere il libro, lo trovate in libreria e online: https://www.minervaedizioni.com/il-caso-cianciulli.html

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Armando DeStefano Campionato Provinciale under 15

Armando DeStefano insieme alla sua squadra del Bellizzi Irpino vince la finale del Campionato Provinciale di Avellino Under 15

 

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Buon compleanno Suor Pierina ( Zia Carmelina ) 21 maggio 2023

ROMA 21 MAGGIO 2023 NOVANTAQUATTRO ANNI DI SUOR PIERINA SICA 

 

 

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Un avvocato intrigante ( Nono episodio ) di Totoruccio Fierro

Descrivere lo stato d'animo di Forcone, dopo il giravolta, il tradimento di Clarabella, amata appassionatamente, è per me operazione complessa, difficile, ardua, come tentare la scalata della parete del Petit Dru del Monte Bianco!
L' inopinato inganno della donna gli procurò delusione e frustrazione in proporzioni così grandi che, se fossero state quantificabili in misure di peso, avrebbero annientato un manipolo di soldati in azione o messo in ginocchio un elefante della savana!
Nei giorni susseguenti, vagò in lungo e largo, senza una meta e sperduto nel nulla...
In effetti, aveva smarrito il senno, come era capitato al Paladino Orlando quando seppe che Angelica, di cui era pazzamente innamorato, lo aveva lasciato, cadendo languida tra le braccia di Medoro!
Dunque, non avendo capacità di intendere, di giudicare e operare nel modo più giusto e conveniente, nel suo ozioso girovagare, attribuiva la colpa a tutti, finanche agli uccelli cinquettanti:
molto spesso imprecava contro il Cielo per avergli riservata una ventura triste, sciagurata ed ingiusta...
Digiunò per diversi giorni, mentre passò le notti con gli occhi sbarrati nel buio!
A questo punto, mi corre urgente e stressante l'obbligo di rasserenare e tranquillizzare il lettore, facendo presente che il nostro protagonista non avvertì nessuna necessità di far ricorso all'aiuto di Astolfo, affinchè gli andasse a recuperare il senno smarrito sulla Luna!
Infatti, col passar dei giorni, a guisa del naufrago che nel mare procelloso si salva, aggrappandosi al relitto di fortuna, egli di botto rinsavì, riacquistò consapevolezza, recuperò la coscienza, facendo leva sulla sua forza intima, sulla sua risolutezza e determinazione : comprese che per ribellarsi alla sorte avversa e matrigna, per ricostruire il suo destino, la sua vita, doveva rientrare in sé stesso! (Sant' Agostino così declamava: "Noli foras ire in te ipsum redi, in interiore homine habitat veritas")!
E, poi, - lungi da me ogni mal celata saccenteria - il filosofo sofista Protagora non affermava che " l'uomo è misura di tutte le cose che sono in quanto sono"? Dunque,
qualche giorno dopo, Forcone, oramai ristabilito, si vestì di tutto punto, si impomatò i capelli con la brillantina Linetti, si lustrò le scarpe, annodò il papillon alla camicia - per darsi un tocco di classe e raffinatezza - e lo inondò con lunghi spruzzi di Lavanda Coldinava!
Terminato il look, si guardò allo specchio e rimase sorpreso e meravigliato dell' immagine che gli rimandò riflessa : era, senza dubbio alcuno, un gradevole, affascinante e bell' esemplare del sesso maschile!
Grato allo specchio, che ringraziò con un occhiolino, uscì all'aperto, sentendosi padrone di sè e del mondo, e si avviò spedito e sicuro verso il Paese.
Un gruppo di ragazzotti che giocavano a pallone, non appena lo intravidero da lontano, corsero come levrieri verso l' abitato per annunziare il suo arrivo.
Era stata organizzata una significativa e confortevole festa di accoglienza per il suo onore offeso : una moltitudine rumorosa di persone si era riversata lungo i marciapiedi, sui balconi, alle finestre, agitando bandiere tricolori, fazzoletti bianchi, striscioni inneggianti alla vittoria del terzo scudetto del Napoli...
Finanche il Sindaco, ( che aveva affinato e perfezionato il suo latino, frequentando un corso intensivo ed accelerato di ripetizione ) gli andò incontro, lo abbracciò forte ed esclamò :
- Macte animo ( coraggio ) !
Insomma, giubilo, esultanza, tripudio erano i sentimenti che gli venivano espressi, sensi sinceri di solidarietà, di condivisione, non turbati o inficiati da quelli svenevoli, leziosi, piagnucolosi di compassione e di commiserazione per il tradimento inflittogli dall'amata!
Forcone era considerato un eroe vittorioso nelle traversie e negli affari di cuore contro una donna frivola, fatua, traditrice, fedifraga, infedele, che già il Dizionario Treccani giubila in modo impietoso, non esitando a definirla con l'epiteto di "puttanona"!
Mi scuso, ovviamente, con il lettore per aver fatto ricorso a quest' ultimo termine : la colpa non è mia, ma del Treccani !
Intanto, invito tutti a leggere il decimo e, forse, ultimo episodio!
Sarà uno scoppiettante TRICTRAC!

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E.B.I. Elettromeccanica Bocchino Irpina S.r.l. che ha ricevuto l’ alta onoreficenza di bilancio

E’ ancora Montella a far parlare di se !!!  Questa volta ad essersi distinta è la solida E.B.I. Elettromeccanica Bocchino Irpina S.r.l. che ha ricevuto l’ ALTA ONOREFICENZA DI BILANCIO quale migliore piccola impresa per performance ed affidabilità finanziaria Cerved al premio Industria Felix 2023.
Sinceri sono i complimenti dalla redazione di montella.eu ed un solo augurio … “ad maiora semper”.

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Montella - La cittadina irpina con le sue potenzialità di Graziano Casalini

Spett.le Redazione montella.eu - Il tempo passa veloce, e tutto va avanti nei modi migliori, l'amministrazione e i cittadini sempre più coscienti e responsabilizzati, stanno valutando come sfruttare creando ricchezza, le grandi risorse e le potenzialità, che il paese ha nel suo comprensorio.

L'Irpinia e Montella in particolare hanno avuto in dote dalla natura dei paesaggi variegati e bellissimi, dove non manca veramente niente, dai complessi monumentali e di culto, ai prodotti enogastronomici con vini tipici locali che possono competere con i celebri, Chianti, Barolo, Brunello di Montalcino, Lambrusco, Frascati, ecc. ecc, e poi, i piatti semplici tradizionali, da preferire alle creazioni sofisticate dei più bravi chef stellati.

Una posizione privilegiata per le più che eccellenti qualità è occupata dai prodotti caseari, caciocavalli, mozzarelle, scamorze, ricotte, e dalle carni saporitissime, provenienti da bestiame allevato prevalentemente allo stato brado. I grandi boschi di castagni, e la produzione della castagna IGP, una delle migliori fra tutte quelle delle altre zone della penisola.

Le ottime qualità dei frutti, in gran parte da coltivazioni autoctone, come: le noci, le susine, le nocciole, le mele, le pere, l'uva, e alcuni molto rari, ma particolari, come il gelso nigra, senza dimenticare i frutti provenienti dalla terra: i funghi e i profumatissimi tartufi. La montagna, che oltre ha essere ricca di castagneti e faggete, ha numerose sorgenti di acqua leggerissima e purissima, che durante le stagioni favorevoli scorrendo verso valle, forma alcune bellissime cascate, dicevo la montagna, da svariati punti panoramici, delizia il visitatore, con viste stupende sulle sottostanti pianure, fino a spaziare sulle vicine città e sul mare salernitano.

       

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