I vecchi in piazza Montella, da una poesia di Giuseppe Sica Cantata dall'Intelligenza Artificial -
La Chiazza è posto re pensionati
Uoninini viecchi re sassant’ anni e chiù.
Vieno a ghiocà per ricordà peccati
belli re la Gioventù.
I vecchi in piazza Montella, da una poesia di Giuseppe Sica Cantata dall'Intelligenza Artificial -
La Chiazza è posto re pensionati
Uoninini viecchi re sassant’ anni e chiù.
Vieno a ghiocà per ricordà peccati
belli re la Gioventù.
Il 4 agosto 2023, in occasione di Casali in Festa a Sorbo, presentammo in anteprima, col patrocinio del Comune di Montella, e l'organizzazione della Pro Loco Montella Alto Calore, il libro di Graziano Casalini dal titolo “RACCONTA DI SCRITTI SU MONTELLA.EU”.
Per l'occasione il nostro sito effettuò la ripresa streaming, in modo che anche i cittadini non presenti e quelli fuori Montella potessero vedere i particolari dell'avvenimento.
Ad un anno di distanza l'autore, vuole ringraziare, tutti coloro che hanno acquistato il libro e chi ha contribuito alla sua diffusione, inoltre ringrazia vivamente e nuovamente noi di Montella.eu, l'Amministrazione Comunale nella persona della Professoressa Anna dello Buono, Assessore alla Cultura, e la Pro Loco Montella Alto Calore rappresentata dal Dottor Gabriele Marano.
L'autore ci informa, che ha avuto la grande soddisfazione di spedire anche alcune copie del suo lavoro a diversi emigrati montellesi all'estero. Le vendite in totale hanno ottenuto un discreto successo, con molte recensioni positive. Il volume è stato anche presentato il giorno 13 maggio 2024 al Salone Internazionale del Libro al Lingotto di Torino.
Comunque chi volesse ancora acquistare il suo libro, lo potrà trovare a Montella all'Edicola Fierro in Via del Corso, 66 e alla Ricevitoria Sarni, in Piazza Bartoli, 30 e eventualmente sulle piattaforme online.
Trica e benga pesante di Giuseppe Marano - (=LASCIA MATURARE COL TEMPO LE COSE IN MODO CHE POSSANO ESPLODERE IN MODO…RISOLUTIVO)
Caro Vittorio il condensato di saggezza del popolo è per me insondabile, anche quello racchiuso in queste quattro parole del titolo nell’antico detto di Sorbo; ho cercato di interpretarlo pur certo di non riuscirci tanto è denso profondo. Mi faccio sentì “ogni mòrta re papa”, ma lo faccio quando non ne posso ppiù a sopportare, sarà la vicchiàja che il poeta antico chiamava morosa: intrattabile bisbetica come la peggiore delle Santìppe, altro che amorosa! E scusa se mi sfogo un poco con te, lo so che non serve a niente perché il male è sistemico, cronicizzato -come dicono con ‘professionale empatia’ i dottòri- in decenni di incuria politica.
Così ieri stavo cominciando a scriverti poi mi so’ “sfuttuto” sfiduciato, e ho lasciato perdere, ma stamattina non ce l’ho fatta a sopportare “sto pirtùso ‘mpiétto”, e, se pure non serve a niente, ti scrivo per stupido sfogo.
Niente, qualche giorno fa vado in farmacia a prenotare una visita fisiatrica (qualcuno direbbe: “hai sbagliato a scrivere! Per te ci vuole quella psichiatrica!”) dallo specialìsta dell’ASL che mi viene fissata la metà di novèmbre prossimo.
Non mi meraviglio perché so di essere in un Paese colabrodo con immeritata maiuscola (non dico Montella ovviamente). Ma se io (non posso dire nemmeno: “Ai cani dicendo!” perché sono un “animale” animalista!) dicevo: ma se io tenessi un tumore, la visita oncologica me la fisserebbero quando già sarei crepato e andato agli “alberi pizzùti” o “a la gròlia re li cardùni”?
Ditemi un po' schiaritemi le idee perché a una certa età si saranno rattrappite con me, come insegnava l’apologo di Menenio Agrìppa (“…che rròbba è? E’ na cosa che se màgna?”): ditemi un po' questo vi pare giusto? E ripeto, non è una cosa capitata con questo governo, ma si è incancrenita in decenni tra le compiaciute pacche sulle spalle impreziosite da giacche superfirmate e ammiccamenti politici bipartisan. Vi pare questa una democrazia? Questa in cui lo stato non rispetta il primo principio costituzionale dell’uguaglianza dei diritti o meglio della paritaria fruibilità fra tutti al di là dei ceti, dei diritti stessi?
Per uscire dall’astratto giuridichese croce e delizia della politica -pardon, di certa politica quella come si dice, mainstream, eternamente imperante- vi pare giusto normale che il nostro stato -che si proclama democratico cioè fondato sull’uguaglianza dei diritti e quindi sulla pari possibilità di usufruire degli stessi- offra o consenta (che è lo stesso) una enorme differenza di trattamento fra chi è “ricco” e chi è “povero”?
Abbiamo il coraggio di ripristinare le antitesi economico-sociali veicolate espresse chiaramente da parole e concetti da un sessantennio almeno opportunisticamente obliterati dimenticati sbeffeggiati come primitivi antidiluviani: i ricchi e i poveri. I primi, che dir si voglia: pescicani, capoccioni, paperoni super evasori fiscali, se ne vanno nelle migliori cliniche italiche o mondiali a curarsi sfilettando con piacere dalle loro tasche dorare fior di quattrini per curarsi operarsi, se ne strafottono altamente dell’oceano infinito degli indigenti che, per una visita o per un intervento chirurgico vitale devono aspettare per anni (o non aspettare più perché non fanno a tempo!).
In occasione del 40° anniversario (1984-2024) della fondazione del Gruppo donatori di sangue di Montella (FRATRES) il giorno 27 luglio saranno presentati i soci fondatori. Un particolare ringraziamento a queste persone che 40 anni fa riposero fiducia in modo spontaneo e disinteressato l’iniziativa del gruppo Gruppo Fratres della Misericordia, contribuendo di fatto alla rinascita e alla salvezza di molte vite umane.
Il Presidente
Fulvio Lenzi
Le pubblicazioni di Mario Garofalo VEDI ANCHE https://www.montella.eu/articoli-vostri-blog/autori/mariogarofalo
Montella.eu fa i più cari auguri a Maria Carbone e ai genitori Gabriele e Giovanna Capone per la laurea in Magistrale in Chimica Analitica conseguita all'Università La Sapienzadi Roma con 110 e lode.
Congratulazioni a Rosyna Gramaglia, figlia di Massimo e Monia Moscariello per la sua laurea magistrale in Filologia Moderna conseguita presso l’Universitá degli studi di Salerno.
clicca sulle foto per ingrandire
Estate Montellase 2024 Programma dal 10 giugno al 29 settembre
Così, Guirino CIANCIULLI, immaginava il suo ultimo viaggio, su un maestoso carro trainato da sei cavalli neri con relativi pennacchi da cerimonia e così è stato. Un funerale insolito per Montella ma queste erano le sue ultime volontà.
Da parte della Redazione di montella.eu un saluto a Guirino e condoglianze alla famiglia.
Un sessantenne residente di Caserta, ricoverato in ospedale ad Avellino per le gravi ferite riportate dopo essere stato attaccato da un toro sull’altopiano di Verteglie nel territorio del comune di Montella, aveva raggiunto insieme alla famiglia in mattinata la località turistica per trascorrere la domenica. L’uomo sarebbe stato attaccato alle spalle dal toro in una zona tra l’area pic nic e un sentiero di montagna e sbalzato a molti metri di distanza. I soccorsi sono scattati immediatamente. Un’ambulanza del 118 ha provveduto al suo trasferimento all’ospedale “Moscati” di Avellino. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri.
Montella AV 21 luglio 2024 Ripe della falconara, oggi si vede spiaggia e mare di salerno
“Un sabato da Re” a Palazzo Reale di Napoli - Sette appuntamenti al costo di 5 euro nel mese di luglio e agosto a partire da sabato 20 luglio, dalle ore 20,00 alle 24,00 - Napoli, 19 luglio 2024 - L’estate è arrivata e ritorna anche l'appuntamento con l’iniziativa “𝗨𝗻 𝗦𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗥𝗲”: aperture straordinarie serali del Palazzo Reale di Napoli oltre il normale orario di apertura e a tariffa ridotta.
Ogni sabato dal 20 luglio al 31 agosto dalle ore 20.00 alle ore 24.00 con ultimo ingresso alle ore 23.00, al costo di 5.00 euro (eccetto le gratuità previste per legge).
Sette serate in cui il pubblico potrà visitare non solo l'Appartamento di Etichetta, ma anche il nuovo Museo della Fabbrica di Palazzo Reale, al pianterreno con accesso dal Cortile d’Onore, e la mostra che completa la storia della costruzione e dei cambiamenti della reggia: "𝘘𝘶𝘢𝘵𝘵𝘳𝘰 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢. 𝘓𝘢 𝘧𝘢𝘣𝘣𝘳𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘪 𝘗𝘢𝘭𝘢𝘻𝘻𝘰 𝘙𝘦𝘢𝘭𝘦" presso la Galleria del Genovese, al termine del percorso di visita.
𝗜𝗡𝗙𝗢
Calendario delle aperture serali:
20 luglio; 27 luglio; 3 agosto; 10 agosto; 17 agosto; 24 agosto; 31 agosto
Stamattina , graditissima, la visita al Comune di tre famiglie provenienti da #Norristown cittadina della Pennsylvania , (gemellata con il Comune di Montella ) in cui vive una consistente comunità montellese , tuttora fortemente legata alle radici dei padri .
Le famiglie Iannella , Rothenberger e Serfass, in viaggio in Italia , sono ospiti di un loro parente, il comandante della Polizia municipale Gerardo Iannella
Hanno voluto rinnovare la bella consuetudine dei cittadini di Norristown di visitare la Casa comunale per un saluto al Sindaco e agli amministratori comunali , un omaggio significativo e graditissimo che vivifica , negli anni , i valori del gemellaggio tra le due comunità nato circa 50 anni fa
Molto apprezzata la nuova sede della Biblioteca , la Sala consiliare , l’Edificio e la Piazza , con foto di rito anche al labaro del loro comune , sempre esposto nella nostra Casa comunale
Un mio particolare ringraziamento a #FlorianaPizza , per il prezioso supporto come -perfetta - interprete di lingua inglese 🌈
COMUNE DI MONTELLA Provincia di Avellino SALA CONSILIARE PIAZZA DEGLI IRPINI
PRIMA CONVOCAZIONE 17 LUGLIO 2024 - ORE 9:00 SECONDA CONVOCAZIONE 18 LUGLIO 2024 - ORE 9:00 SESSIONE ORDINARIA SEDUTA PUBBLICA LA SEDUTA SARÀ TRASMESSA IN DIRETTA STREAMING SU MONTELLA.EU
l Presidente della Repubblica, ha concesso la grazia a Carlo Iannace con atto controfirmato dal Ministro della Giustizia, . Carlo Iannace Il noto medico chirurgo irpino, primario della Breast Unit dell’Azienda ospedaliera Moscati di Avellino, Iannace era stato condannato per falso ideologico, e come pena accessoria e sospeso per tre anni dai pubblici uffici, provvedimento che avrebbe impedito di esercitare la professione anche privatamente. Alla notizia della condanna definitiva erano state molte le attestazioni di vicinanza e solidarietà arrivate per il dottor Iannace, fino alla raccolta gelle firme - organizzata dalle pazienti e dalle associazioni locali - che ha portato all’appello a Sergio Mattarella.
Criminalità e paure superstiziose di Mario Garofalo L'esteso territorio del Montellese, con le sue montagne, i boschi intricati di vegetazione, anfratti e zone rupestri con grotte e bui recessi per animali selvaggi, aveva da secoli costituito un naturale rifugio protettivo e difensivo per briganti e delinquenti ricercati dalla giustizia.
Il brigantaggio era stata gravissima malapianta e fonte di danni per gli abitanti fin dai tempi della dominazione angioina. Nel tempo era andato sempre più intensificandosi, fino ad assumere la connotazione di un fenomeno criminoso a carattere endemico: una cancrena inestirpabile, contro cui le norme repressive del governo e dei baroni (il cui comportamento, per altro, era talvolta, nei confronti dei briganti, ambiguo, contraddittorio ed "interessato") scarso successo riuscivano a conseguire.
Nel Seicento, le precarie condizioni economiche della popolazione, le epidemie, le calamità, il lassismo morale, il malgoverno feudale favorirono uno sviluppo vertiginoso del banditismo e della criminalità comune.
Dalle zone montagnose i banditi scendevano in paese, intimorivano e depredavano, impedivano alle persone di fuoriuscire dai centri abitati per svolgere le attività lavorative e commerciali.
Commettevano impunemente furti, grassazioni, sequestri, stupri ed omicidi, incendiavano i raccolti, rubavano le bestie da lavoro. Si riunivano in piccole bande, spesso costituite da persone del posto, a cui si aggregavano vagabondi e nullafacenti, e talvolta contadini o braccianti, caduti in miseria o per un raccolto distrutto da una grandinata o impossibilitati a saldare debiti usurari, o ricercati dalla giustizia per reati commessi.
Ma la loro azione criminosa mai si configurò come protesta sociale mossa da antagonismo cli classe o da finalità politiche, né come manifestazione cli vendette personali, bensì come mera sete cli denaro e di ricchezze.
Di qui il favoleggiare, nella fantasia popolare, di leggendari "tesori di briganti" nascosti sottoterra o in grotte inaccessibili, come il tesoro della "grotta del caprone", custodito e difeso perennemente dal fantasma di un'anima perduta, costretta ad un'eterna convivenza col demonio.
Particolarmente violente furono le azioni delittuose della banda del capobanclito Micullo Alfano e cli quella di Francesco Corsi o ( detto Vecchiarella) che scorrazzavano con razzie ed «enormi delitti» nelle contrade di Montella e della vicina università cli Bagnoli •
Oltremodo facinorose si dimostrarono nel periodo postpestilenziale le squadre brigantesche del montefuscano Carlo Petrillo e del calabrese Paolo Fioretti, che, per altro, poterono avvalersi della tacita connivenza del barone Antonio Grimaldi interessato a reprimere le resistenze della popolazione angariata dall'imposizione cli straordinarie gabelle ed a restaurare l'ordine preesistente. Petrillo e Fioretti, che congiuntamente avevano formato una numerosa banda, costituita da malviventi, da soldati disertori e da vari masnadieri (circa 160 persone), commettevano razzie, furti e rapine.
Felice Scandone a "La Fausto Coppi di Cuneo 2024" A Cuneo un week-end quello appena trascorso, abbastanza positivo ed impegnativo per i nostri colori alla Gran Fondo "La Fausto Coppi" che ha sfidato i nostri ciclisti della Felice Scandone Ciclismo, ed altri atleti a livello internazionale, con il suo percorso lungo duro ed impegnativo, caratterizzato da oltre 3000 metri di dislivello e salite epiche come quella de Colle Fauniera e Madonna del Colletto.
Tra i 1200 partecipanti, gli atleti Gambone, Di Nolfi, Marano, Chieffo e Salerno della nostra squadra hanno brillato, piazzandosi nella top 20% della classifica generale.
Buona anche la prestazione di Marinari, De Simone e Molinari.
Congratulazioni dalla nostra redazione a Maria Terea Cincotti figlia di Salvatore e Paola Carfagno per aver conseguito il Master in Management - London Business School . Complimenti, in particolare alla nonna Giuseppina Cincotti.
PRIMA CONVOCAZIONE 25 GIUGNO 2024 - ORE 17:00 - SALA CONSILIARE PIAZZA DEGLI IRPINI - SECONDA CONVOCAZIONE 29 GIUGNO 2024 - ORE 10:00 SESSIONE ORDINARIA SEDUTA PUBBLICA LA SEDUTA SARÀ TRASMESSA IN DIRETTA STREAMING SU MONTELLA.EU
Il Tribunale di Pistoia ha condannato Poste Italiane a liquidare le ore svolte in più durante il contratto a termine. Le motivazioni: "La prestazione era nota alla datrice in virtù dei cartellini orologio e non è mai stata contestata". Il signor Pascale – spiegano gli avvocati Pennella e Bruno – , come migliaia di altri ragazzi in tutta Italia, era stato assunto con contratto a tempo determinato per 2 mesi ed addetto al centro smistamento di Pistoia. Poste, sia dinanzi all’Ispettorato del Lavoro e sia in giudizio, pur non potendo negare le ore di lavoro in più, si è sempre difesa assumendo che quelle ore non erano state ‘autorizzate’ e che, pertanto, il dipendente non avesse diritto al relativo pagamento. Il giudice del lavoro, dottor Emanuele Venzo, aderendo alla nostra tesi, ha invece ritenuto che vi fosse l’implicita autorizzazione del datore di lavoro alla esecuzione del lavoro straordinario, dal momento che, pur essendone senza dubbio alcuno a conoscenza, non ne ha mai impedito lo svolgimento".
Nel 2022 assunto da Poste Italiane con contratto a tempo determinato per servizi di consegna presso il centro recapito di Pistoia, come portalettere, con la speranza poi nel tempo di poter essere assunto con contratto a tempo indeterminato. Nei due mesi di servizio a Pistoia, aveva accumulato oltre 77 ore di lavoro straordinario, che non gli è mai stato pagato.
E così ha deciso di rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro e infine al giudice del lavoro che, con la sentenza dello scorso 6 giugno, gli ha dato ragione. Così Poste Italiane, è stata condannata ad un risarcimento pari a 1.033 euro, oltre alle spese legali, in favore di Carmine Pascale, un giovane irpino che per un periodo di tempo ha lavorato proprio a Pistoia. Una battaglia, quella del portalettere a contratto, che i suoi avvocati Rocco Bruno e Gerarda Pennella di Avellino, definiscono emblematica.