Ogni giorno apprendiamo dalla TV gli scandali e gli sperperi di denaro pubblico che avvengono in tutta Italia. Ma basta non andare lontano e guardare in casa nostra, è il caso del Belvedere sulla Foa. Io non ho nessun diploma di geometra e nessuna “laura” di ingegnere per valutare tali lavori, che comunque
Egregio Sindaco, mi rivolgo a Lei all'inizio ed alla fine, “alfa” ed “omega”, perché nella sua autorità rappresentativa di una comunità, voglia prendere a cuore il fatto in argomento in cui entro a piè pari. Da 11 euro a trimestre in due camere a Sorbo dove acqua non se ne consuma, improvvisamente
Caro Vittorio non sono un "programmatore", l'abbuffata delle programmazioni scolastiche m'ha vaccinato bene: l'elettrizzato entusiasmo d'inizio anno che poi ha tutto il tempo per normalizzarsi. Non te la piglià quindi se ti scrivo quando mi capitano occasione e ...genio.Tornavo dal nord dopo essere stato un po' da familiari in una casetta annidata fra gli alberi di una bella collinetta in vista
Mi rivolgo a Renato... perchè è uno che ci soffre più di me per questa... "schifezza di cose" Caro Renato, come vedi l'intervento di Di Cicilia è potenzialmente devastante, basta toccare un po' sotto le sue delicate parole e... si salta per aria! Perché, anche se non esplicitamente (il furbacchione
Caro Vittorio, ho letto bene dal tuo notiziario di prima mattina? Se si, apprendo con piacere (ed anche con un po' di delusione per il ritardo!) che il Sindaco ha deciso di prendere posizione di petto sullo scandalo del Comune "nuovo" (!) che, nonostante da anni stia letteralmente e lentamente cadendo scocchiolato, non ha destato finora, tranne
Vitto' scusa, ma oggi ci mancava sta provocazione! Su Facebbùc! No' lo devo leggere più! Ma come sai, non mi faccio usare, almeno questa è l'intenzione, lo uso per sgranchirmi un po'...la capo e manovrare un po' le parole Che ci resta? Ma veniamo a noi...Oggi che ti leggo? LA FORNERO ATTACCA DI NUOVO GLI ITALIANI: "Sono scansafatiche
"Rena', Rena', Rena', per piacere lassami sta', no' m'aggementa'! ...se non altro pe' rispetto all'età (stiamo là...). Ma secondo me, lo fai apposta! Mi fai venire la voglia di recitarti un verso di Dante, ma meglio di no, se no pensi che voglio fa' a forza lo letterato! "Tu vuoi che io rinnovelli disperato dolor che il cor mi preme!". Tu mi vai a nominare il mio "Panno"!
Caro Direttore ci risentiamo, francamente mi congratulo per l'ospitalità data a tutti quegli interventi interessanti, su tante questioni aperte del paese, fatti concreti e non chiacchiere politiche (fossero almeno quelle che cosparse di miele si sgranocchiano a Carnevale!). Veramente un bel dibattito. Quello iniziato sul neocomune "scocchiolato" da Salvatore Santoro che ha avuto il merito di rotolare la prima pastella sulla neve che poi man mano s'è ingrossata sì, ma senza arrivare, almeno fino a mo', alla valanga!Può essere un segno di civiltà. Ma il futuro lo sa solo il Padreterno... Avrei voluto unire la mia voce al dibattito dagli accenti interessanti, ma poi mi son detto: "Ti sei scordata la lezione del vecchio (ma sempre nuovo!) prof. di filosofia che diceva che solo i fessi (la male parola è mia!) discutono sull'impossibile". Voleva dire che poteva pure far piacere desiderare che una disgrazia non fosse accaduta, ma non è che
Caro Direttore...sempre a me capita nel momento più storto! Tornavo da "Tasso" dove mia cugina Ada mi aveva pregato di andar a raccogliere due castagne per la nipotina...Non ti trovo 'no soggetto delle zone alte, le mie, che...detta alla "sorevèse" c'è 'ncarnato? E non ne fa scuorno, anzi ti fàce...fàcci e ti sfotte pure: "Io sempre qua me le vengo a fare, perchè piacciono a mia figlia che sta fuori... eppò qua non è "affenzàto" (=recintato), allora tutti ci possono venì". Il soggetto è bene...allimàto. Che fai? Quello che avresti fatto tu: nemmeno una parola per proteggere il fegato e/o per evitare il peggio...perchè sono discreto conoscitor antropologico dei miei soggetti da studio
Caro Direttore che mi tieni gentilmente informato a tutte l'ore (ti ringrazio che ogni tanto mi svegli dal mio isolamento subacqueo parlandomi di "Cinipide", "Pedibus Calcantibus" e Sagra delle Castagne...cui, se mi ricorderò farò qualche cenno...)...stavolta ti confesso una cosa, che, anche a distanza di un anno, mi è rimasta "'nzuccàta 'n gànna", insomma non mi è andata, nè mi va giù...Sarà forse un mio difetto di deglutizione. Scendiamo subito a terra prima che sia troppo tardi: L'assicurazione del motorino. Tengo un bel Peugeot 50 cc. color aragosta (dico "bello" perchè non m'ha dato mai fastidio...solo per una "batterietta"...ma non apriamo un'altra giaculatoria se no faccio concorrenza ai preti...), ce l'ho dal non vicino 1998, e la batteria m'è durata fino all'anno scorso...un portento!...
Insomma un po' di tempo fa,
Questo articolo se vedrà la luce, uscirà ad animi raffreddati, ma basta poco ad arroventarli. Basta ricordare, ma non solo, ci vuole anche un po’ di coscienza e senso morale…perché con l’aria mefitica che ci circonda, non è tanto facile restarne immuni. Caro Direttore qua c’è rischio che veramente “sulle deserte pagine cada la stanca man”, che ci passi l’unico sfizio decente che c’è rimasto: quello di scrivere qualcosa. E perché? Ma è domanda da farsi con tutta questa monnezza melmosa che ci cade addosso in gelatinosa imponente cascata: e mo’ Fiorillo, con quel bel cozzettòne porcino che s’è fatto quattro quintali sguazzando in quell’immenso vascone della Regione Lazio, e mo’ con quest’altro, il Saggese, che “s’è affogato” non so
Caro Direttore, ti stavo preparando un mio pensierino sulle cose che non mi scendono (mi chiederai: “Ma che ti va bene?”, non farmela questa domanda per favore: non ti so rispondere subito) . Ad un certo punto però ho lasciato perdere, perché m’ero inceppato nel nervosismo che mi prendeva, mi… ‘ngaraogliàva, per dirla tutta. Forse i brillanti psicologi parlerebbero di “eccessivo autocoinvolgimento” al tema…(tranquilli! per questo non posso mai fare lo scrittore, che, come prima cosa, dev’essere un po’ distaccato, quasi scostante da persone e cose, il che per la verità non mi costa troppo sacrificio). Ero giunto a buon punto, come dicevo, quando mi son accorto che le cose
Caro Vittorio, non ricordo se ieri, l'altro ieri o ancor l'altro, mi ha preso un dubbio , i filosofi lo chiamano pure dilemma...Ripetevo tra me e me: "Ma come si dice... re treciòla o cetròla...?". Mi dirai: ma no' tenevi proprio che pensa'! No, tenevo che pensa', ma il dubbio mi bloccava...Sì, perchè ricordavo d'averle sentite da piccolo tutt'e due quelle voci! Nei vichi di Sorbo, non ricordo in quale ma sicuramente in uno di questi: quello dove c'è la casa di Cicco Cianci...Annant'a' la Cupa... la Selece re còppa o la Selece re sòtta...Annant'a la Croce, 'Nnànt' a' l'Angilo, ...Suriviéllo...Sott' a' l'Angilo...Cappella e Cèrza Grossa...non me lo chiedere per favore che non me lo ricordo. Sorbo allora era
Caro Vittorio, mo' mi dirai: "Ti stai allargànno 'no poco troppo", e... son d'accordo con te, perchè son pigro, e butto fuori qualcosa quando non ne posso più! Mi è capitato ieri, in una meravigliosa chiesetta (che mi ricorda perle nascoste e scoperte con flash abbagliante... tenetele nascoste il più possibile, perchè la nostra vista le sciupa...come l'Esterina del grande poeta!) linda, semplice nelle linee stupendamente illuminata ed impreziosita da un magnifico dipinto di De Sfefano che spirava protezione dall'alto...Ebbene questo luogo sacro di fronte al Convento delle suore di San Giuseppe, è stata armoniosissima esaltante cassa di risonanza di
Stavolta è il caso di dire, anzi, di fare cose serie. Il triste caso di quella signora uccisa da un maledetto calabrone, non potete immaginare quanto mi rattrista, scatenando tra l’altro un rammarico rabbioso, per quanto, mi direte, irrazionale! Son sicuro di interpretare i sentimenti di tutti. La morte si sa è sempre inaccettabile, ma quando si presenta col dolce ronzio di quell’imenottero tigrato, no, non è possibile! Mentre tranquillamente lavorava nel suo fondo familiare, forse anticipava la gioia del ritorno a casa a riprendere conversazioni interrotte con volti cari…Ma “No!” ha detto il minuscolo assassino!
“Pensieri ‘nfocati”
Scusate se Caligola “lanciafiamme”, probabilmente, m’ha ‘nfocato troppo la testa (tra parentesi, Messalina era più appropriato come nome! Come vampate di calore si addice più a lei! Eppoi tutta ‘sta declinazione al maschile, è insopportabile, mi meraviglio delle femministe che si sono state quiete!…ma lasciamo stare se no, al solito, mi perdo, come quelli di qualche giorno fa al Terminio…)…Tuttavia qualche flash incandescente Caligola- adesso Lucifero- me l’hanno ispirato, di giorno e di notte, segno questo, almeno per me, che quando la capo si ‘nfòca, mi sveglia
COMUNE DI MONTELLA
Salvatore Cianciulli
Consigliere Comunale del PSI
La società occidentale vive oggi purtroppo con drammatico distacco i problemi della vita pubblica. Molto è dovuto alla responsabilità dei partiti politici, molto al crescente individualismo, accentuato dai gravi problemi determinati dalla attuale situazione di crisi economica, che portano il cittadino a ritirarsi nel proprio ambito personale. Quando in questo clima di torpore si riesce a stimolare, con argomenti e non con le parole (troppo spesso purtroppo insulti e volgarità) il confronto con i cittadini, è comunque un motivo di soddisfazione per un amministratore. Per questo mi sento in dovere, con piacere, di fare alcune precisazioni
Caro Direttore qualche giorno fa ho letto un manifesto del PSI ( solo questo partito mi pare vivo!) che mi ha colpito al solito per la bella prosa di antiche impronte classiche, più che per il contenuto (intendiamoci: perchè di esperienza e tecnica politica, sono piuttosto digiuno -e non me ne vanto...per tante ragioni!-). Si incalza e giustamente da opposizione, l'Amministrazione ad essere più efficiente e vicina ai cittadini: è il desiderio di tutti, anche, modestamente mio...Laddove mi pare il discorso strida con la realtà (la famosa "stecca nel coro" di montanelliana memoria) è il punto in cui si invita pressantemente a inserire altro personale nella pianta organica comunale. Ebbene, più che da osservatore, ma da... "origliatore" della diffusa opinione pubblica, ho avuto
Mi son detto, cercando pateticamente un po' di conforto: "Meglio tardi che mai!". Meglio tardi che mai, che mi son risvegliato, che sono stato “scetàto” alla brutale realtà dei nostri giorni! A risvegliarmi dal brutto torpore, dall'acida rassegnazione è stato un bel manifesto (bello per come è scritto, non per la materia bruta e brutale che contiene denunzia all'attenzione, sempre più stanca ed impotente della gente). Si tratta del manifesto del PSI che deplora l'ennesima porcata, questa volta a cura della lobby postale, ai danni di un servizio sociale quanto mai indispensabile per il nostro paese: la chiusura della “storica” Posta di Sorbo. Non è per campanilismo di casale