ABBANDONATI DA DIO di Giuseppe Marano
Caro Direttore, ti stavo preparando un mio pensierino sulle cose che non mi scendono (mi chiederai: “Ma che ti va bene?”, non farmela questa domanda per favore: non ti so rispondere subito) . Ad un certo punto però ho lasciato perdere, perché m’ero inceppato nel nervosismo che mi prendeva, mi… ‘ngaraogliàva, per dirla tutta. Forse i brillanti psicologi parlerebbero di “eccessivo autocoinvolgimento” al tema…(tranquilli! per questo non posso mai fare lo scrittore, che, come prima cosa, dev’essere un po’ distaccato, quasi scostante da persone e cose, il che per la verità non mi costa troppo sacrificio). Ero giunto a buon punto, come dicevo, quando mi son accorto che le cose
cominciavano ad ingarbugliarsi troppo ed allora ho pensato: meglio non forzare la mano e non spremere le meningi, chè, per esperienza, non ne esce niente di buono…Devi aspettare quando ti viene genio (che bella espressione tipicamente nostrana! Chi te ne dà una uguale!?) e me ne sono uscito Ma se vai a fondo, lo dice pure Dante (non me ne vogliate per la citazione barbosa!) quando incontra gironzolando per il Purgatorio (il nostro, molto più bello,
Preatòrio) un altro poeta e gli confessa il segreto della sua …poesia dicendo in particolare: “…Io mi son un che, quando/Amor mi spira, noto, e a quel modo/ch’ e’ ditta dentro vo significando”…Basta sostituire “Amor” con “motivo ispirativo”, “spunto”, e perché no? proprio il nostro “genio” dall’espressione: “quando mi viene, o tengo genio”, per trovarci nella stessa condizione di Dante. Non facciamo caso all’ “Amor”, perché il poeta era talmente partito per Beatrice che la vedeva non solo in terra, ma pure in cielo: una persecuzione! Comunque il concetto dantesco è perfetto! Vuol dire: tu non devi scrivere le cose a capòcchia, peggio, controvoglia, ma solo quando ti viene l’ispirazione, il “genio” per l’appunto! E’ stato ieri mattina. Non tenevo genio! Giusto bene, avrei fatto quattro chiacchiere con Nello che ama la sua Montella al punto che non può rassegnarsi a lasciarla! Come un innamorato che perde definitivamente la capo per una fémmena! La deve incontrare a tutti i costi! E così fa Nello nella sua ammirevole fedeltà affettiva per la sua Montella, che viene a trovarla ogni anno! Ci siamo incontrati, abbiamo chiacchierato del più e del meno, poi verso la mezza, ognuno ha preso la via sua. E’ stato all’altezza della posta di Fontana ( ma qua’ Fondàna è fatt’a tè! Io ho sentito, almeno a Sorbo, a Bbotoràla, sempre il suono duro: Fontana!) che mi sento chiamare dalla macchina fugacemente da un amico che non avevo riconosciuto per quel maledetto fenomeno (da molti sottovalutato, e che tanti malintesi mi ha creato con amici e conoscenti!) dell’ “effetto specchio”, per cui tu non riesci a vedere chi guida, come se stesse dietro uno specchio, non dietro il trasparente parabrezza! Lasciamo perdere e andiamo avanti, l’amico, che m’ha regalato fra l’altro un sacco di foto dei nostri monti favolosi che lui ama immensamente, pressato da impazienti macchine dietro è riuscito solo a dirmi: “Devo andare alla Comunità Montana chè son sei mesi che non ci pagano…io pure devo comprare i libri per i ragazzi, chè mo’ si aprono le scuole!”. Resto paralizzato. E che vuoi dire! E che vuoi fare! La rabbia impotente: la più brutta, la conosco e difficilmente ci convivo. Ma conosco pure l’amico: rispettoso verso le persone e (cosa non da poco) verso il nostro prezioso ambiente naturale, grande lavoratore, esperto nel suo mestiere che fa con passione perché la sua passione è la montagna che conosce come il viso dei suoi bambini… Si è reso benemerito più volte per aver ricondotto “sulla retta strada”, letteralmente salvandoli, molti turisti malaccorti che s’erano disorientati nelle sperdute vallette insidiosamente somiglianti fra loro, dei nostri monti. Evidentemente questi signori pensano che solo a Campolaspierto, come suggerisce il nome ci si può disperdere…Schivo serio riservato com’è, non ama stare al centro dell’attenzione, perciò meglio evitare il nome…io gli son grato anche perché mi ha raccontato con brio e con qualche nota comica il fortunoso ritrovamento di persone smarrite nelle nostre alte convalli…qualcuna, già in preda alla disperazione, non credendo ai suoi occhi di vedere una figura umana, un probabile salvatore, gli è balzata letteralmente addosso, e lui, temendo un’aggressione, s’è scostato rapidamente facendo sbattere a terra il malcapitato! Anche per questo è un benemerito (non per averle fatte sbattere a terra, ma per averle salvate, ovviamente!). E così viene compensato!. Mi chiedo: ma è possibile, concepibile, istituire degli Enti Territoriali (che hanno vitale bisogno eminentemente di personale operaio idraulico-forestale esperto di cui si sono serviti da anni) per poi scoprirli e dichiararli improvvisamente “carrozzoni inutili” con tutto il personale operaio che rischia forte il licenziamento? Il fatto che da mesi non vengono pagati è un brutto segno in tal senso! Non vorrei che le cose continuassero pure qui, nell’ambito dello stesso comparto, all’italiana, che cioè ci fosse una impar condicio! Per il passato la Presidenza dell’Ente era remunerata con una bella giobba (tant’è che l’assalto alla poltrona, dietro una cortina fumogena, era combattuta all’ultimo sangue) e non penso adesso sia cancellata d’un tratto! E i referenti in alto, se ne starebbero ad accettare tale mortificazione dei protetti di rango? Mah, dubito. Ma questa è una questione marginale… cui siamo maledettamente abituati. Il problema grave è quello esistenziale: come fanno queste persone a sopravvivere, detto papale papale? Nel vortice conflittuale che travolge l’Italia, li vedo miti signori che accettano in dignitoso, ma incomprensibile silenzio un sacrificio che corrisponde ad un martirio, nella indifferenza di tutti noi forse rassegnati all’impotenza. Ma pensiamoci bene un attimo, usciamo dalle traveggole, dai “suònn ’e’ fantasia”! Ci possiamo veramente rassegnare all’impotenza guardando a questo “bene di Dio” che sto per accennarvi? Se ci rassegniamo a questo, significa che siamo caduti in un letargo irreversibile, che abbiamo perduto i connotati di umanità!
E’ di ieri la “clamorosa” notizia dei nostri “centosauri” (ma sinceramente, non lo sapevamo?! Da un giornale italiano: “Ecco quanto costano i politici: stilato l'elenco dei "centosauri". E' stata presentata oggi dal deputato Idv Stefano Pedica la lista dei cosiddetti "centosauri", i parlamentari che hanno attinto di più dalle casse dello Stato….Il termine centosauri è stato adottato per la prima volta dallo stesso Pedica (on.le dell’ IDV) quando, alcuni giorni or sono, ha reso pubblici i nomi dei più longevi ospiti di Montecitorio. Si scopre così che il più retribuito di sempre è Beppe Pisanu, che ha accumunato ben 5.5 ( rièci miliardi e mmièzzo! Più bello nella nostra dolce lingua!) milioni, e questo perché è parlamentare dal lontano 1974, ininterrottamente. Ma molti altri volti noti della politica fanno parte di questa lista nera: ad esempio Pierferdinando Casini e Gianfranco Fini, leader rispettivamente di UDC e Futuro e Libertà, sono stipendiati dalle Camere da 29 anni e 32 giorni, e hanno ricevuto circa 4 milioni di euro ciascuno. Nel documento figurano inoltre i nomi di D'Alema, Bossi e molti altri, ciascuno dei quali ha portato a casa cifre che si aggirano tra i 3 e i 4 miloni. L'ultimo dei centosauri, Tiziano Treu, con i suoi 16 anni e 96 giorni, si è dovuto accontentare di 2, 34 milioni, stessa cifra percepita anche dal Presidente del senato, Schifani. Al 43esimo posto di questa onorevole classifica si piazza Silvio Berlusconi, ex premier, e presente in parlamento da 18 anni e 4 mesi esatti, con un corrispettivo di 2,64 milioni, ma questa forse è la lista meno preoccupante in cui è inserito…” .
E fermiamoci qua, caro Direttore, ce n’è quanto basta e supera…Lasciamo perdere Geronzi che s’è scesa una buonuscita (la parola è striminzita rispetto alla cosa: dovrebbe essere almeno: ottimuscita!) di 17 milioni di euro per un anno alle Generali Ass. A proposito scusatemi-se ce la fate- un’altra parentesi: non sapevo fare il calcolo (forse dalla rabbia) di quanto si scendesse al giorno…me l’ha fatto in due secondi mio figlio sulla macchinetta: 46.000 e rotti euro…e che Manganelli con tutto il rispetto per la compaesanità si prende (meglio gli danno, siamo precisi!) sei-settecentomila euro all’anno, e i segretari di Camera e Senato non ne parliamo proprio…se no…lo stomaco già fa male…ma mi chiedo, ci chiediamo: per questi signori ci sono i soldini, e per gli operai idraulico-forestali non c’è niente? A proposito per quelle valanghe di soldi che travolgono in goduriosa doccia i beati di cui sopra, nessuno dell’arco costituzionale ha detto: “A”, tutti zitti dalla vergogna perché sanno di essere stati loro e i loro colleghi presenti e passati, a elargire queste laute prebende o a consentirle! Qualche chiòchiaro potrà esclamare liberatoriamente: ma questo è qualunquismo! Ci facciano uscire allora da questa palude, perché il mio voto e quello di tanti altri, non serve a niente: c’è l’esercito infinito dei “giannizzeri” che nella partitocrazia ci ha guazzato e ci guazza, che ti bloccano tutto! Hai capito? Lo diceva un caro amico vivo nella memoria. Aveva, ha sacrosanta ragione! Mah, amici miei, risparmiamoci il resto, chè ci siamo sin troppo “arramàti” e imbufaliti…un’ultima considerazione da vecchie reminiscenze scolastiche: sapevo che democrazia significasse governo del popolo ed uguaglianza…Penso che la stessa cosa pensassero i francesi alla vigilia di un anno: il 1789.
Manco a farlo apposta proprio adesso ho letto un link (mi sto inquinando come vedi pure io della lingua yànkee!) che commenta straordinariamente il concetto che volevo trasmettere con la mia modesta predica. Te lo invio, caro Direttore, pregandoti-se lo ritieni opportuno, di ripubblicarlo ad integrazione e sintesi critica di tutto il discorso.
Ti saluto Peppo Marano
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