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Piretro si e cicuta no? (di Virginio Dell’Angelo)

cinipide 525x480Gentile Redazione, Vi scrivo perché come ben sapete non posseggo un “identità” su facebook, quindi non posso commentare direttamente le notizie pubblicate sul blog che seguo sempre con attenzione. Mi permetto di scrivervi per rispondere in qualche modo al sig. Malerba, senza inutili o sterili polemiche e premettendo che lo reputo un

imprenditore di tutto rispetto nel settore castanicolo.
Vedo dall’articolo pubblicato che ancora oggi una persona che sul campo dovrebbe aver maturato una certa esperienza in materia, insiste sostenendo che la via per la lotta al cinipide galligeno è il piretro giustificando questa tesi con il fatto che il piretro è un insetticida di origine naturale (cosa verissima tra l’altro) come se tale origine ne giustificasse l’utilizzo; anche la cicuta è di origine naturale ma, io una zuppa non la berrei volentieri.
Di sicuro il sig. Malerba conosce il mondo delle castagne molto meglio di me e di molti altri ma, a noi dilettanti/profani viene in soccorso “l’internet” che fatto le dovute scremature e valutazioni ci offre un quadro ben diverso da quello descritto dal sig. Malerba.
Premettendo che la diatriba piretro sì, piretro no mi ricorda quella su riscaldamento globale dove uno scienziato ci dice che è “colpa dell’uomo moderno” e nell’italico spirito del contraddittorio un altro scienziato ci dice “che è un normale ciclo naturale” lasciando noi poveri ignoranti al punto di partenza.
Fino a che qualcuno non ci dà una chiave di lettura diversa. Nel caso del famigerato effetto serra un giorno uno di questi scienziati per perorare la propria causa a dispetto del contraddittorio fece osservare una cosa “qua non è che io (scienziato) dico che è colpa dell’inquinamento, ect, e il mio collega (scienziato pure lui tra l’altro) sostiene il contrario; qua la cosa è che chi sostiene la tesi antropica da me oggi umilmente rappresentato è c.a 80% del dell’intera comunità scientifica mondiale, mentre il restante 20% sostiene il contrario.”
E quindi! Ci verrebbe da dire, vuoi vedere che forse anche se uno dice sì, e l’altro dice no, non vi è il 50% a dividerci?
Fatta questa “breve” premessa, letto con interesse l’articolo del sig. Malerba ho fatto una rapida ricerca “sull’internet” e se quasi tutte le notizie riportate dai quotidiano locali on-line sul contrasto al cinipide e l’andamento della stagione castanicola 2015 riportano con più o meno entusiasmo un arretramento del cinipide e una ripresa della produzione è pur vero che al netto dei suddetti toni più o meno entusiastici, nessuno degli addetti ai lavori, “esperti”, castanicultori, appassionati della domenica, tira in ballo il piretro.
Questo non solo in Campania ma, dalla Val Brembana alla Basilicata, dall’Amiata, ai Cimini, tutti riconoscono gli effetti benefici del thorymus. Tutti sono consapevoli che il peggio non è passato, che la lotta biologica richiede tempi lunghi se non lunghissimi e che in effetti per un comparto già in difficoltà non sarà semplice resistere.
Vorrei quindi non contrappore la mia umile voce a quella del sicuramente più esperto sig. Malerba ma, vorrei che i cittadini di Montella e i frequentatori del blog, si facessero un’idea più chiara e dettagliata della situazione generale. Non sono un integralista della lotta biologica e credo che la chimica utilizzata nell’agricoltura/frutticoltura, almeno in Italia, negli anni del boom economico abbia permesso ai nostri genitori, nonni, di mettere il piatto in tavola ma, ora credo si possa anche guardare oltre, anche perché là dove la chimica ha preso il sopravvento, in particolare, in agricoltura, e questo lo dico sapendone qualcosa, alla fine è sempre finita maluccio e portato il settore agricolo a divenire una sorta di “tossicodipendente” costretto sempre ad assumere maggiori dosi di “droga” o cambiare “roba” per non assuefarsi e avere comunque lo “sballo”.
Io allego alcuni link di giornali, riviste on line che ho consultato in questi giorni che non so se potrete/vorrete pubblicare ma, giusto per portare un po’ di acqua anche al mulino di quelli de “è meglio piretro no!”

Saluti.

Virginio Dell’Angelo

 

http://www.100kmdamilano.it/stanno-tornando-le-castagne/

http://www.cittadellaspezia.com/Lunigiana/Attualita/Tornano-le-castagne-in-Lunigiana-la-193094.aspx

http://www.ottopagine.it/av/economia/42685/marroni-di-serino-ottima-annata-grazie-alla-lotta-al-cinipide.shtml

http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2015/10/23/news/castagne-svolta-nella-lotta-alla-vespa-1.12317655

http://www.tenews.it/giornale/2015/10/09/lotta-al-cinipide-si-vedono-i-primi-frutti-61175/

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/vivaismo-e-sementi/2015/10/28/castagno-segno-piu-per-la-produzione-2015/46040

http://www.lazio.coldiretti.it/castagne-made-in-italy-coldiretti-lazio-dopo-il-cinipide-finalmente-un-avvio-di-ripresa-nel-settore.aspx?KeyPub=GP_CD_LAZIO_HOME%7CCD_LAZIO_HOME&Cod_Oggetto=78689909&subskintype=Detail

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