Domenica 23 novembre 1980. Giornata piena di sole, cielo azzurro e terso. Ero stato spettatore al Partenio dell' incontro di calcio di serie "A" Avellino - Ascoli ( 4 - 1 ) ! Partita entusiasmante e grande gioia e appagamento sportivo ! Ritornai a Montella in macchina da solo e la parcheggiai nel garage di mio cugino Conte, di fronte all'edificio della Scuola Media. Erano le ore 19 e 34 minuti quando
Come è noto, la caratteristica peculiare dell' uomo è la razionalità. Essa, lungo il corso della storia della filosofia, è stata identificata e fatta coincidere a volte con il pensiero e l'anima, altre volte con lo spirito e la mente, costituendosi come la precipua essenza, l'attribuzione più esaltante dell'umanità.
Oggi è venuto a trovarmi il mio caro amico Lett - Ha -1 di ritorno dal viaggio di ricognizione nella costellazione del Centauro, a 16 anni luce dalla nostra De - Mith - 86, del sistema bistellare Sirio. Di passaggio per Proxima, ha approfittato per fare visita a dei suoi lontanissimi parenti che vivono sul pianeta Terra e ad una allegra compagnia di amici con i quali
si é sempre tenuto in contatto nonostante le distanze siderali! I compagni sono tanti e non sempre riesce a ricordarne i nomi. Di essi, però, alcuni li ha bene impressi nella memoria : Renz - Teo ; Berlu - Scooter ; Gasp - Nervino ; Bond - 007 ; Alfan - Omega ; Casi - Naro ; Maron - Rott ; Boss - Gang e il suo ottimo rampollo Carpa - De Lac ; Vento - Dellest ; Baff - D 'Ala; One - Veltro ; Nano - Bruno ; Ace - Stor ; Ano - Bersa ; Scaglia - Casa; Pietra - Tony; Gnaz - Lanere, e, da ultimo, ( ma come aveva potuto dimenticarlo ?) l'ineffabile e creativo Tre - Colline. E, poi , c'erano anche sinuose ed ancheggianti amiche : Lina - Muss ; Carfa - Pop ; Anche - Sante ; Gel - Ordigno e tante, tante altre ancora!
Con tutti, egli passava ore indimenticabili e riposanti tra pranzetti a base di pillole energetiche, bevute di vino inebrianti, brindisi con
coppe stracolme di champagne, battute di spirito, motti arguti, barzellette spinte ( le migliori rimanevano sempre quelle di Berlu - Scooter, - solo " Scooter " per i più intimi! - ).
Tra di essi regnava allegria e spensieratezza e non mancavano pacche sulle spalle, occhiate maliziose, sospiri profondi, intese coinvolgenti, ricordi ( con risate fragorose ) risalenti ai loro millenari avi, che avevano avuto l' ostinata capacità di far scomparire, a guisa di un travolgente e rovinoso tsunami, dalla mappa del pianeta Terra una linguetta di terra a forma di stivale da donna ( così si portavano in quel tempo ), che, se ricordavano bene, veniva chiamata Enotria o, forse, Italia!
Più spesso, non disdegnavano di abbandonarsi freneticamente al Bang - Bang, che, di origine ambrosiana, era una sorta di ballo tribale, intrigante e trascinante, in gran voga nell' anno 2010!
Simile al minuetto ( pas menù) del periodo di Luigi XIV di Francia, consisteva in piccoli passi ritmati ( uno indietro e quattro/cinque veloci in avanti ), da parte degli uomini e, stando ferme, saltelli con gambe ampiamente divaricate, da parte delle donne !
Che goduria, che sollazzo, che piacere !
Questa danza, la cui paternitá da qualcuno veniva maliziosamente attribuita all'inesauribile Scooter, costituiva un motivo in più perchè l'amico Lett - Ha - 1, facesse ritorno più spesso sul Pianeta - Madre.
La gaudente e spensierata compagnia aveva scelto di vivere
in Grecia, culla di civiltà e cultura millenarie, e precisamente ad Atene,che contava, in quest' anno 3014, non più di 150 abitanti.
I componenti la cerchia, vestiti con lunghe e bianche tuniche, si aggiravano in modo peripatetico ed indefesso sotto i portici della Stoà o nello spiazzo dell'Agorà, convinti che, respirando l'aria dei luoghi di Protagora, Gorgia, Parmenide, Eraclito, Anassagora, Socrate, Platone, Aristotele, avrebbero, con studi seri, ricerche storiche negli archivi più provvisti, approfondito e affinato le loro conoscenze sui massimi sistemi politico - filosofici ! E ciò, sull'esempio dei loro preclari, ma scaltriti progenitori (maghi perfetti della politica a vita, maestri impareggiabili e spregiudicati degli inciuci, compromessi sofisticati, leggi truffa, millanterie vergognose, biechi artefici, promesse mancate, bugie ciclopiche, larghe e piccole intese, riforme fallite, contratti machiavellici e "Vespertini" , imbonimenti clamorosi, ecc.) per la conquista del potere e la scalata al governo della Confederazione Centrogalattica!
L'amico Lett - Ha - 1 mi ha raccontato che all'arrivo sul pianeta Terra ha dovuto, come sempre, riadattarsi alla densità della sua atmosfera, in particolare all' alta concentrazione di CO2, azionando l'adattatore del respiro.
Nonostante siano trascorsi più di cinquecento anni dall'esodo di massa dei terrestri, prima verso il satellite Europa, del pianeta Giove e poi nel 2492 (dopo mille anni esatti dalla scoperta dell'America) verso AlfaNeworld a 4,5 anni luce nel sistema Proxima, la Terra non ha ancora smaltito le conseguenze fallimentari dei tre secoli (dal 1800 al 2100) d'utilizzo dell'energia a combustibili fossili !
La Terra, decrepito museo dell' umanità, ospita oramai poco più di 100.000 abitanti, sparsi, per la maggioranza, sugli altopiani asiatici per la respirazione di aria meno inquinata. Essi sono addetti solamente alla custodia dei monumenti e reperti di grande importanza storica e a fungere da guida per i viaggi turistici delle persone provenienti da altri pianeti o per missioni di ricognizione.
Il mio caro amico Lett - Ha - 1, su mia insistente richiesta, m' ha portato un graditissimo regalo : tutte le opere liriche di Verdi e di
Puccini ; la " Carmen " del Bizet ; tutte le musiche e colonne sonore di Morricone e Ortolani ; le nove sinfonie di Beethoven e l'intermezzo dell'Amico Fritz di Mascagni, dirette dai grandi maestri d' orchestra Abbado e/o da karajan.
Mi ha consegnato una serie di CD, piccoli dischi dell ' epoca, su cui venivano incise musiche, canzoni ed ogni fonte sonora!
Certo, all ' inizio di questo quarto millennio, l'uomo ha fatto scoperte e progressi che erano assolutamente inimmaginabili,
anche per le menti più fantasiose e creative, dagli uomini vissuti intorno agli anni duemila !...
È vero che le prime intuizioni si erano avute nel ventesimo secolo con le ricerche nucleari e per merito della teoria sulla relatività di quella mente vulcanica e illuminata di Einstein.
Però, la luna si era conquistata quasi a fatica e, tragica ironia, gli studi sull ' atomo erano serviti a chiudere con un eccidio ( un vero e proprio bagno di sangue! ) la seconda guerra mondiale !
Nei secoli successivi, il fotone ( particella elementare elettromagnetica ) e la velocità della luce ci hanno consentito di conquistare lo spazio.
Avvenne che, le ricerche scientifiche realizzarono un mirabile congegno che riusciva ad invertire il flusso dei fotoni emessi dagli astri celesti, per la qual cosa fu sufficiente posizionare le astronavi nella scia della luce prodotta da una stella, perchè esse fossero " risucchiate " dalla stessa e alla medesima velocità con cui la fonte luminosa era arrivata!
Alla velocità massima di 299.999 km al secondo ( tale limite non doveva essere superato per non annullare la massa e il tempo, così come aveva teorizzato quel " geniaccio " di Albert ) in pochi anni furono colonizzati tutti i pianeti abitabili delle stelle più vicine alla terra : Alfa, Sirio, Barnard, Wolf, Procione, Vega e
Arturo.
In seguito, lo scienziato Hizac Newtomb realizzò la sua teoria sulla smaterializzazione con rigenerazione a distanza dei corpi, per cui, volendo, non fu più necessario imbarcarsi su navette e astronavi per affrontare viaggi, nè portare con sè ingrombanti e pesanti bauli e valigie !
Lett - Ha - 1 mi ha portato dalla Terra anche un almanacco datato 2013 : povero, vecchio pianeta che contava oltre 6 miliardi di persone afflitte da malattie, acciacchi, miserie, lotte, dissidi, guerre feroci e incomprensibili...
Allora, si moriva di cancro, malattie cardiache, ictus, infezioni e tante altre patologie ( tantissimi pazienti venivano accoppati direttamente nei luoghi di cura...) ! Migliaia e migliaia di persone morivano per incidenti stradali e
di trasporto : riesce veramente sintomatico e spontaneo pensare a come doveva essere rozzo e barbaro l' uomo di quel tempo, per non riuscire ad evitare tutti questi decessi!
Ma, nel 2075 la vita media dell'uomo si allungò di 25 anni con la scoperta del regolatore dei processi cellulari : alla nascita veniva inserito nel flusso sanguigno del bambino un microprocessore bionico; mentre solo nel 2095 nei veicoli aerei e terrestri vennero introdotti meccanismi a repulsione magnetica
per eliminare ogni tipo di collisione e di urto !
Nel 2182, ( millenario della nascita di San Francesco ), infine, ad opera dei due neuro- psico-pedagogisti Rousse - Piagette, facendo leva sulla parte occipitale del proencefalo dell'alunno, attraverso l'educazione autoindotta, si eliminarono per sempre dall' umanità i disturbi caratteriali quali: violenza, instabilitá, sopraffazione, presunzione, alterigia, ecc.!
Via libera, insomma, da quel secolo ad un interrotto periodo di prosperità, felicità, benessere per tutto il genere umano sparso per tutto l'universo !
Nel febbraio del 3013, peró, essendo stato informato che il gruppo di politicanti ellenico aveva sancito la sua morte, l'arcipapa Razzi - Gere si dimise dal soglio pontificio, sito sul pianeta Vati della costellazione Cane e a suo posto fu eletto, da un conclave composto da oltre 200 cardinali, sparsi su altrettanti pianeti della nostra Galassia, Francys - Bellolio del pianeta Argentero.
Costui, profondamente religioso, ma forte, energico, risoluto,membro di diritto della Confederazione Centrogalattica a composizione prevalentemente teocratica, quindici giorni prima del 25 dicembre, convocò, con carattere d' urgenza, tre Capitani, di cui uno di colore, provenienti dai pianeti Mel - Kior ; Ball - Ass e Gass - Arre e affidò loro una missione di grande rilevanza !
Essi, sulla scia della Cometa Bopp, giunsero ad Atene, sul vecchio pianeta dopo sette giorni e, in tutta fretta, salirono sul Partenone, dove, ristrutturato ( beneficiando anche delle agevolazioni fiscali ! ) aveva preso alloggiamento un vecchio presidente, che, per evitare le continue visite e gli " mpicchamen",
da parte della pericolosa banda di spregiudicati politicanti, aveva disposto a cerchi concentrici tre file di Granatieri, che oltre alla
corazza, all'elmo e allo sciabolone, erano dotati dell ' ultima arma letale : una pistola che, programmata con il nome e il DNA della persona da far fuori, lasciava partire il proiettile, che zig - zagando per l' aria lo andava a colpire giusto al centro della fronte, anche se inserito in un gruppo numeroso !
I tre Capitani, con un plotone di Granatieri, accerchiarono i membri dell' allegra compagnia mentre sull' Agorá, tanto per cambiare, ballavano un convulso Bang - Bang, e li trascinarono alla locale stazione ferroviaria, dove giaceva morta, su di un binario morto, una arrugginita locomotiva con vagone, sul quale
furono fatti salire e costipati i potenziali terroristi della politica galattica !
La locomotiva sferragliò, emise prolungati gemiti, sospirò bianchi batuffoli di fumo e piano, piano partì...
Percorrendo le vie ferrate ancora esistenti, giunsero il giorno di Natale in Polonia ad Auschwitz, un campo di annientamento di migliaia e migliaia di persone inermi ! Museo della selvaggia e bestiale efferatezza dell' uomo, era tenuto sempre aperto per i pochissimi visitatori che erano ancora disposti a commuoversi e piangere ! All' entrata, spiccava una laconica scritta : " Chi non ha mai lavo- rato, non ha diritto alla vita! " A questa masnada di potenziali delinquenti, truffaldini, imbroglioni e sfaccendati, i tre Capitani fecero scegliere se essere gasati o infornati : optarono per il forno, almeno così, come nel loro stile,
avrebbero risparmiato il costo della cremazione !
Natale 3014 : ( la legge del contrappasso di un cero poeta che, forse, si chiamava Dante ) i tre Capitani che avevano omaggiato la nascita di un Bambinello, ora, in questo mio sogno, avevano messo finalmente fine alla vita di certi politici, che, ahimè, non moriranno mai !
Totoruccio Fierro
Montella, 11 febbraio 2014
Oggi è venuto a trovarmi il mio caro amico Lett - Ha -1 di ritorno dal viaggio di ricognizione nella costellazione del Centauro, a 16 anni luce dalla nostra De - Mith - 86, del sistema bistellare Sirio. Di passaggio per Proxima, ha approfittato per fare visita a dei suoi lontanissimi parenti che vivono sul pianeta Terra e ad una allegra compagnia di amici con i quali
SCIARPIGNO
L'origine del suo "stranginomo" è del tutto misteriosa.
Potrebbe, forse, derivare dalla parola inglese "sharp" che significa aguzzo, tagliente, pronto nelle risposte...Ma quanti montellesi all'epoca conoscevano la lingua anglosassone? Pochi, pochissimi, per la qual cosa è più probabile che, come tutti gli "stranginomi" che in quel tempo si affibbiavano alla quasi totalità delle persone e alle famiglie di provenienza, la sua etimologia fu sicuramente legata a fatti, cose, situazioni, aspetti fisici, frasi pronunciate, carattere, abitudini, comportamenti e quant'altro gli furono propri...
del
Nel mese di luglio del 1979, mio zio Luigi Fierro fece stampare un libriccino di appena 31 pagine, con i tipi Dragonetti, che intitolai "Sei personaggi in cerca di...ricordi - Montella di un tempo nei ricordi di un figlio nostalgico", curandone anche la prefazione.
L'autore è nato a Montella nel lontano1919; conseguì il diploma di Ragioniere e nel 1951 emigrò negli Stati Uniti, stabilendosi nella cittadina di Paterson N.J.
Ho letto, con vivo interesse, l'ultimo articolo dell'ottimo amico Giuseppe Marano, in data 16 settembre u.s., dal titolo: "Abbandonati da Dio". Io, in verità, non me ne voglia Peppino, l'avrei intitolato "Abbandonati da Dio e dagli uomini!"
Riferendomi a quest'ultimi, ovviamente, non posso non parlare della "Casta" dei politicanti che per il passato, ma anche per il tempo presente, ne hanno fatte e ne fanno di "cotte e di crude!", disseminando, nel caso di specie, l'intera nostra penisola di "Comunità Montane" (moltissimi, cinicamente e più semplicemente le definisce, "Comodità Montane"), sui monti, sulle colline,nelle valli, e finanche sulle spiagge marine!
Veri e propri carrozzoni, dove sono stati sistemati eserciti di impiegati politicamente riconoscenti, ma, che, come scrivono Stella e Rizzo, in alcune realtà, la stragrande rappresentanza, ha dimostrato di essere assente, latitante, refrattaria ad ogni forma di impegno, di attività, di esercizio lavorativo: un vero e proprio salasso per le casse dell'erario!
Ma non è di questo che desidero parlare: "Lasciamo che i morti seppelliscano i loro morti!".
Quello che, invece, mi ha intrigato di più è stata la lettura della toccante e intensa sofferenza che il perspicace amico Pinuccio dimostra di avvertire nei riguardi del toponimo "Fondana"!
I^ e II^ PARTE - Avevamo finanche battezzato il "cerchio magico" degli amici con l'acronimo "Volticonbrafi", che era la risultanza delle iniziali dei cognomi: Volpe,Tiretta,Conte,Branca e Fierro.
Ci riunivamo quasi tutte le sere,quando alla casa di uno,quando di un altro : le nostre madri,con grossi sacrifici,ora me ne rendo conto,non ci lasciavano quasi mai a pancia vuota!I momenti più belli li trascorrevamo da zia Flora,in piazza, e da zia Carmela,la madre di Peppo Branca,al Carmine.Qui ci sentivamo perfettamente (ENTRA E COMMENTA )
Quando anticipavano le belle giornate, la nostra stagione balneare incominciava già' nella prima decade di Giugno e si protraeva spesso fino agli ultimi giorni di Agosto.
Il gruppo dei bagnanti era composto da ragazzi e preadolescenti che abitavano lungo il tratto del Corso (oggi via Del Corso) che, dall'incrocio di via Don Minzoni, arrivava fino alla via San Mauro. Dell'allegra compagnia facevano parte anche i piu' intrepidi e coraggiosi compagni di via "Chiazzavano".
Questo gruppo informale di pari contava dodici-tredici membri, senza un leader, senza suddivisioni di ceto, senza scale gerarchiche ,ma unito dagli stessi intenti, dalla stessa volonta',da un'amicizia piu' o meno sincera e disinteressata.
Escludendo ogni preventiva intesa (non c'era il telefono, ne' you tube, ne' e-mail, ne' twitter, ne' face-book),ci raggruppavamo in modo del tutto spontaneo ed automatico nelle prime ore del pomeriggio e ci incamminavamo verso il fiume Calore.
Scendevamo a ventaglio o in fila indiana lungo il Corso, che a quei tempi era una strada in terra battuta, con pochi tratti di marciapiedi, sprofondamenti e larghe buche, dove gli innumerevoli asini che rientravano al paese verso sera, non disdegnavano di lasciare le loro testimonianze solide e liquide!
Tra battute, scherzi, resoconti sul cibo mangiato a pranzo, attraversavamo la piazza "re nanzi Corte", poi il largo dell'Ospizio che includeva, maestoso, il convento dei Frati Minori Conventuali, sede della caserma dei Carabinieri (che fu frettolosamente e inopinatamente demolito nella fase di emergenza susseguente al terremoto del 1980, su una scellerata decisione intrapresa da persone insensibili ed ottuse, incapaci di apprezzarne il valore storico-architettonico.
Imboccavamo la via "re lo jumo" (oggi via ing. Cianciulli),che era più disastrata di quella del Corso, e sulla destra restavamo a guardare ammirati la casa in stile Liberty dell'avvocato Sapio De Marco, che isolata e circondata da ampio giardino verde, ci testimoniava dei suoi anni trascorsi negli Stati Uniti e più a valle la casa colonica con annesso "gratale " di proprietà "re Ronn’ Alisando Bosco".
Intorno, intorno, ovunque girassimo lo sguardo, di altre abitazioni neanche il segno!
Attraversavamo il ponte romano, guardando i resti ancora evidenti dell'antico mulino comunale e piú a monte lo spettacoloso e spumeggiante rovinare delle acque del fiume lungo la "pelata".
"Rafaele lo pesciaiuolo",l'unico autorizzato alla pesca delle trote per lunghi tratti del fiume, era convinto che, ai piedi della "pelata", ce n'erano di grossissime, dal peso di sei-sette chili e anche oltre: non era necessario mettere un freno alla sua fantasiosa diagnosi!
Finalmente, attraverso uno stretto e ripido viottolo, "sbarcavamo" sulla riva destra del fiume, dove, a causa della magra propria dei mesi estivi, si formava uno spazioso greto, puntellato da bianche e tondeggianti pietre, levigate dalla lunga e frenetica azione dello scivolamento delle acque!
Qui, ci spogliavamo in tutta fretta, restando in mutandine e slip (di costumi, neanche la più pallida idea!),mentre qualcuno non si vergognava di mostrarsi come natura...crea!
D'altra parte, non si aggiravano occhi indiscreti, ne' presenze femminili (parlo degli anni a cavallo del 1940/1950 del secolo scorso ed i tabù erano tanti, le remore di ordine psicologico e le suddivisioni per sesso si determinavano in modo talmente ferreo ed automatico che finanche nelle chiese, gli uomini sedevano da una parte e le donne dall'altra!...).
Guadavamo il fiume velocemente verso la riva sinistra e di fronte a noi, eccolo "L’urio re Chiuppito", che dovrebbe derivare dal lat. gurges che secondo il Georges significa profondità delle acque: dove ci si può bagnare; si potrebbe rendere,forzando l’italiano,: "Gorgo" di Pioppeto!
Un'ansa più o meno larga del fiume, poco profonda, scura per l'ombra proiettata dai pioppi circostanti, ci ricordava lo Stige di dantesca memoria!
Qui, l'acqua rallentava il suo frenetico corso a valle e, quasi stanca, si fermava addolcendosi sonnacchiosa!
Il suo richiamo era più forte di quello della Sirena, ma restavamo, comunque, perplessi e timorosi a causa della temperatura dell'acqua!
Ma c'era sempre Giacomino "re Chiazzavano" che faceva da apripista e da assaggiatore intrepido! Era un biondino magro come un "carpino", ma temerario e coraggioso: si tuffava (veramente,"spanzava" fragorosamente l'acqua),ma riemergeva fulmineo e guizzante e ci guardava atterrito e sconvolto, mentre sul suo volto olivastro si leggevano i segni inequivocabili dello shock termico subito dall'impatto!
" Com'è l'acqua,"Giacomì"? E lui, imperterrito ma visibilmente intirizzito: " È "pisciazza!"
Allora ,tutti nel gorgo a nuotare, a schizzare, a fare tuffi, a divertirci da pazzi, senza più pensare a quanto l'acqua fosse ghiacciata!
Intanto, sul greto opposto, dove avevamo depositato i nostri vestiti, arrivavano, a poco a poco, i bagnanti adulti, cattivi e perniciosi, che si sdraiavano mollemente sulla "spiaggia" pietrosa e si crogiolavano come i ramarri e le lucertole sotto il caldo sole.
Immobili e silenziosi, non ci degnavano nemmeno di uno sguardo!
Ma noi sapevamo che era una tregua apparente e precaria; infatti, all'improvviso si lanciavano come furie su di noi e, con la crudeltà di un rapace, si facevano largo nel traffico del gorgo, "mpuzzandoci" a destra e sinistra e tenendoci sott'acqua fino all'asfissia: allora si assisteva ad un fuggi, fuggi generale, tra schizzi e capitomboli rovinosi!
Riparavamo sulla "battigia" lasciata da loro e mettevamo ad asciugare i nostri "costumi", che molto spesso indossavamo ancora bagnati, per fare ritorno a casa.
Molti montellesi hanno imparato a nuotare nel gorgo di Pioppeto, come in una sorta di piscina comunale: il mare per moltissimi era come l'Araba Fenice!
Al di sopra del gorgo, molto spesso ci dissetavamo, sia perchê le acque erano "azzurre e chiare", sia perchè il detto sentenziava che "acqua corrente, vivi e non tremente"...
Nelle acque freddissime di Pioppeto ci immergevamo al ritmo di almeno due volte la settimana e a ben pensarci, forse, ma eliminerei il forse, le attuali sofferenze di dolori di natura artrosica e artritica, li stiamo pagando ora nell'età avanzata!
Tra gli amici del gruppo, c'erano Nino Tiretta, Aurelio Conte, Peppo Branca, Aretino Volpe e Guiduccio Moscariello. Questi due ultimi sono scomparsi l'anno scorso e di loro conservo un imperituro ricordo e vibrante affetto: con loro se ne é andata anche una parte importante e significativa della mia fanciullezza...
Ringrazio chi avrà la pazienza di leggere questi miei ricordi che non vogliono essere né patetici ,né passatisti in modo peloso!
Alla prossima puntata
Totoruccio Fierro
Negli anni difficili, successivi alla seconda guerra mondiale,nelle nostre contrade imperversava la famigerata banda Nardiello che,tra le altre azioni criminose,effettuava continue rapine ai danni di chi si metteva in viaggio.
Si era negli anni cinquanta e la miseria che attanagliava,serpeggiando tra le popolazioni della nostra provincia era veramente nera!
La banda agiva di notte e la zona preferita in cui si appostavano i marioli era il tratto di strada del Malopasso, che,scendendo in forte pendenza,raggiungeva i piedi del colle attraverso una serie di paurosi e difficili tornanti.