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Montella ricorda Giovanni Palatucci: 80 anni di memoria e valore

Montella ricorda Giovanni Palatucci: 80 anni di memoria e valore -L’Istituto Comprensivo di Montella rende omaggio all’eroe della giustizia e martire della libertà, celebrando il suo sacrificio e il significato della memoria storica Montella, 10 febbraio 2025 – Una giornata ricca di emozioni ha segnato la commemorazione dell’80° anniversario del sacrificio di Giovanni Palatucci, eroe della giustizia e martire della libertà, morto nel campo di concentramento di Dachau. L'evento, patrocinato dal Comune di Montella e dalla Provincia di Avellino, è stato organizzato con impegno dall’Istituto Comprensivo “Giovanni Palatucci”, che porta con orgoglio il nome di questo straordinario esempio di coraggio e altruismo, grazie anche alla collaborazione del Circolo Culturale Cristiano Santa Croce e all’Associazione Nazionale Bersaglieri, sezione di Montella. La celebrazione, coincisa con il Giorno del Ricordo, ha richiamato anche la memoria delle vittime delle foibe. La mattinata si è aperta con la deposizione di una composizione floreale in piazza Giovanni Palatucci, seguita dalla commemorazione ufficiale nella palestra dell’Istituto.


Il Dirigente Scolastico, Massimiliano Bosco, ha aperto la cerimonia sottolineando l’importanza della memoria storica, invitando a riflettere sul sacrificio di Giovanni Palatucci, simbolo di lotta per la giustizia. Bosco ha ricordato come i montellesi, "montanari" nel profondo senso più vero e genuino del termine, siano custodi di valori antichi come solidarietà e rispetto, che sono fondamentali per rimanere saldi nei principi morali. Ha inoltre evidenziato come la comprensione degli eventi storici, senza steccati ideologici, sia essenziale per costruire una società giusta e pacifica. In chiusura, ha ringraziato la Dirigente dell’Ambito Territoriale di Avellino, Fiorella Pagliuca, per il costante supporto alla scuola irpina, e Don Franco Celetta, il cui impegno nel mantenere viva la memoria di Palatucci resta fondamentale.

La Dirigente Pagliuca, nel suo intervento, ha apprezzato il forte senso di comunità che caratterizza la scuola di Montella, un valore che unisce le generazioni. Ha sottolineato come la memoria storica di figure come Palatucci debba essere trasmessa per educare alla giustizia e al rispetto reciproco. Alla cerimonia sono intervenuti anche il Sindaco di Montella e Presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, il Vice Questore di Ariano, Giulio Masini, il Maresciallo Maggiore dei Carabinieri, Sandro Martone, il Presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Montella, nonché ex Dirigente dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Palatucci”, Rino Damiano De Stefano, e l’ingegnere Rocco Granese, con una lezione sul dramma delle foibe. Tra i partecipanti anche la professoressa Angela De Simone, nipote dell’eroe Giovanni Palatucci. Numerose le associazioni locali presenti, tra cui l’Associazione Nazionale Bersaglieri di Calabritto, il Gruppo Volontari Protezione Civile di Montella, il Gruppo Fratres - Donatori di Sangue, la Fraternita di Misericordia di Montella, il Centro Anziani Santissimo Salvatore di Montella e il Circolo Sociale Giovanni Palatucci. Un momento particolarmente intenso è stato offerto dagli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, che, tra l’altro, hanno interpretato l’opuscolo "Giovanni racconta sé stesso" di don Franco Celetta.
Con le loro riflessioni, la figura di Palatucci è emersa con straordinaria forza, lasciando un segno profondo nei presenti.

V.S.

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AGRICHEF La Cucina Contadina, Azienda Agrituristica Pericle Montella

AGRICHEF La Cucina Contadina, Azienda Agrituristica Pericle Montella 7 Febbraio 2025 - Protagonista di una puntata della trasmissione AGRICHEF : La Cucina Contadina, in onda sulla piattaforma FOOD NETWORK (Discovery Italia), in chiaro sul canale 33 del digitale terrestre.

 

 

 

 

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Sali e tabacchi "Valori Sbollati" di Giuseppe Marano

Fino a poco tempo fa quando mi serviva qualche medicina, che il dottore sapeva, gliene chiedevo la prescrizione tramite wastàpp e lui gentilmente mi mandava onlàin la relatìva ricètta in farmacia. Dove mi recavo e prendevo le medicine senza dovere andare nell’ambulatorio già pieno di pazienti …impazienti ciascuno di entrare e sbuffanti per la durata della visita di chi era entrato prima. Con ogni rispetto umano è una sofferenza per me subire quella rèssa peraltro vociante.
Perché questa complicazione? Il serpeggiamento d’un sottile sadismo mascherato “giustificato” per ragioni di burocratica trasparenza? Un impegno occulto compiaciuto a rendere il facile difficile? Una volta dicevano: a chi giova? Mah.
Un’altra cosètta: scrivo una lettera cartacea (sono ancora un primitivo) e la voglio imbucare (a proposito non ricordo se ci sono ancora le “buche” delle Poste Italiane per le lettere) vado al “Sale e Tabbàcchi” -sormontato dall’insegna che porta scritto pure VALORI BOLLATI-. Chiedo il francobòllo, in risposta uno sguardo sbalordito e le parole: -No, no, solo in posta si trova!-. Eggià, peggio dell’ambulatorio del medico, per quel minuscolo quadratino prezioso dentellato devi fare una gloriosa attesa a volte di un’ora per ritirare il cartellino col numero del turno…Una mattinata persa.
Ma altrove è pure così?
Buona giornata Peppino"

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Grande partecipazione all’Osservatorio sullo Stato della Provincia: un confronto sulle criticità del territorio - Cassano I. 30 gennaio 2025

Cassano Irpino ha ospitato, giovedì 30 gennaio, l’Osservatorio sullo Stato della Provincia, un incontro di grande rilevanza che ha visto la partecipazione del Prefetto di Avellino, del Questore e dei vertici provinciali delle forze dell’ordine. L’evento si è svolto presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e ha coinvolto i rappresentanti delle comunità di Bagnoli, Cassano Irpino, Montella, Montemarano, Nusco e Volturara Irpino.

 

 

OSSERVATORIO SULLO STATO della Provincia di Avellino - rappresentanti delle comunità di Bagnoli, Cassano Irpino, Montella, Montemarano, Nusco - Volturara - in visita ad alcuni cittadini Ucraini ospiti della comunita' Cassanese 30 gennaio 2025 OSSERVATORIO SULLO STATO della Provincia di Avellino - rappresentanti delle comunità di Bagnoli, Cassano Irpino, Montella, Montemarano, Nusco - Volturara - In visita alle sorgenti di Cassano I. 30 gennaio 2025 

 

OSSERVATORIO SULLO STATO della Provincia di Avellino - rappresentanti delle comunità di Bagnoli, Cassano Irpino, Montella, Montemarano, Nusco - Volturara - Chiesa di Cassano Santa Maria Delle Grazie 30 gennaio 2025


Durante l’incontro, numerose associazioni del territorio hanno preso la parola per evidenziare le principali criticità che affliggono l’area. Temi come la sicurezza, il dissesto idrogeologico, la necessità di infrastrutture adeguate e il supporto alle comunità locali sono stati al centro del dibattito. Le autorità presenti hanno ascoltato con attenzione le istanze della popolazione, mostrando sensibilità e disponibilità a intervenire.
Un momento significativo della giornata è stato l’incontro del Sindaco di Cassano Irpino, Salvatore Vecchia, con un gruppo di giovani cittadini ucraini ospitati in un’abitazione messa a disposizione dal Comune. Un gesto di accoglienza e solidarietà che testimonia l’attenzione della comunità locale verso chi si trova in difficoltà.
Successivamente, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di visitare le sorgenti di Cassano, un luogo di grande valore naturalistico e storico per il territorio. L’entusiasmo dei presenti ha confermato l’importanza di valorizzare le risorse locali, sia in ottica turistica che ambientale.
Giovedì 30 pv, in occasione della visita del Prefetto, apriremo la SCALA SANTA. Distribuiremo copia della BOLLA PAPALE con la quale la scala è stata equiparata a quella della Basilica di San Giovanni in Laterano con concessione delle indulgenze plenarie perpetue. Una ulteriore ragione per partecipare all’evento ….. e farsi qualche passaggio sulla Scala per scaricare un po’ di peccati.

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Premiazione XI° Borsa di Studio Giovanni Palatucci “Sacrificarsi a 36 anni per salvare 5.000 Ebrei, Martire per il prossimo”

Premiazione XI° Borsa di Studio Giovanni Palatucci - “Sacrificarsi a 36 anni per salvare 5.000 Ebrei, Martire per il prossimo” Si è tenuto oggi 27 Gennaio 2025, presso l’Istituto Alcmeone il dibattito-convegno Giovanni Palatucci morire a 36 anni per salvare 5.000 Ebrei, organizzato dall’Associazione:


“ Amici di Crotone di Giovanni Palatucci “ nell’occasione vari interventi tra cui la Dott.ssa Anna Iannone Dirigente dell’ Istituto omonimo che ha salutato i presenti e ringraziando gli studenti ed i Professori che hanno curato i lavori mentre il Presidente Cav. Vincenzo Costa , ha sottolineato l’importanza di simili iniziative per rafforzare la fiducia verso i più deboli, ponendo in primis l’amore rispetto verso le categorie più disagiate.


La Prof.ssa Maria Stella Sisia ha moderato l’evento e reso acceso il dibattito.
Sono intervenuti inoltre Filippo Sestito del CSV Calabria Centro che ha lodato l’iniziativa da portare sempre avanti negli anni successivi di seguito Don Ezio Limina cui ha descritto l’uomo Palatucci che ha dato la vita per il prossimo.
Padre Giovanni della Chiesa Ortodossa di Crotone ha rivolto i saluti dei propri fedeli rimarcando i valori cristiani ed il rispetto per il prossimo.
Presente Il Dr. Leonida Marseglia ( Vice Questore di Crotone ) il quale ha rivolto i saluti del Questore assente per motivi di saluti, consegnando le Targhe del Maestro Orafo Michele Affidato ai vincitori della XI Borsa di Studio, assieme alla Iannone ed a Costa i quali hanno assegnato gli Attestati di premiazione.
Presenti inoltre il Maggiore Pozzebon Comandante Compagnia Carabinieri di Crotone, il Tenente Biagio Alicandro della Guardia di Finanza, il Tenente di Vascello Alessio Fiorentino della Capitaneria di Porto, il vice comandante dei Vigili del Fuoco Benvenuto Francesco Vincenzo e l’Ispettore Pasquale Luzzero in sostituzione del Comandante Ing. Summa, Pasquale Fusella dell’ Associazione Aeronautica e Giuseppe Ferdinando Calendini dell’Associazione Amici Piumati in Pensione, il Prof. Giuseppe Perpiglia ins. In quiescenza e tanti soci della Palatucci oltre ad alcuni genitori degli studenti.


Sono susseguite delle slide sulle origini ed operato di Palatucci con intermezzi musicali. Inoltre un minuto di silenzio ha reso mesta la cerimonia seguita dall’Inno di Mameli suonato dagli studenti dell’Alcmeone. Per concludere sono stati proiettati i video e composizioni dei lavori svolti, per i quali un meticoloso aiuto è stato dato dai Docenti.
Sono risultati vincitori della XI Borsa di Studio a Ricordo di Giovanni Palatucci:

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Montella, dal 27 gennaio 2025 inizia la registrazione di "Cucine da Incubo" con lo chef Antonino Cannavacciuolo per promuovere il territorio irpino.

Montella, dal 27 gennaio 2025 inizia la registrazione di "Cucine da Incubo" con lo chef Antonino Cannavacciuolo per promuovere il territorio irpino. Dal 27 gennaio al 31 gennaio 2025, Montella diventa il palcoscenico di un evento speciale: la registrazione del celebre programma televisivo Cucine da Incubo, condotto dallo chef Antonino Cannavacciuolo. Il Comune di Montella ha deliberato di concedere il patrocinio all’iniziativa, una scelta che si preannuncia fondamentale per valorizzare le bellezze e le eccellenze del territorio irpino.

La decisione di supportare le riprese, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, arriva in risposta alla richiesta avanzata dalla Endemol Shine Italy, la casa di produzione che realizza il format di successo. Le riprese si terranno in vari luoghi di Montella, con particolare attenzione al ristorante La Brasserie, scelto come location principale del programma.

Il format di Cucine da Incubo è ormai un appuntamento imperdibile per il pubblico televisivo, e questa edizione, girata a Montella, ha come obiettivo non solo la risoluzione delle problematiche legate alla gestione del ristorante, ma anche la valorizzazione del patrimonio gastronomico e culturale dell'Irpinia. Attraverso il racconto delle difficoltà affrontate dal ristorante La Brasserie, il programma si trasforma in un veicolo di promozione per il territorio, mettendo in luce le tradizioni culinarie locali, i prodotti tipici e la bellezza paesaggistica dell'area.

 

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Nonna Rosina di Montella festeggia i suoi 100 anni: un secolo di vita e tradizioni

Montella, 24 gennaio 2025 – Un traguardo davvero speciale quello festeggiato da Nonna Rosina Chiaradonna, che ha recentemente compiuto 100 anni, un secolo di vita ricco di storie, tradizioni e affetti. La sua lunga esistenza è stata segnata dall’amore per la sua terra, la sua famiglia e le semplici cose della vita, come le castagne di Montella e un buon bicchiere di vino paesano, che non mancano mai sulle sue tavole. Per l’occasione, il paese di Montella si è stretto attorno alla sua concittadina per festeggiare insieme questo importante traguardo. Alla celebrazione, che ha visto la partecipazione di numerosi familiari, non erano solo presenti i suoi sei fratelli e sorelle, ma anche un fratello giunto appositamente dalla Svizzera per essere accanto a lei. Non mancavano, ovviamente, i tantissimi nipoti, che rappresentano una delle gioie più grandi per Nonna Rosina.                

A fare gli onori di casa e a portare il saluto ufficiale dell’amministrazione comunale è stata il vicesindaco Anna Dello Buono, che ha consegnato una targa commemorativa alla centenaria, a nome della comunità di Montella. Un gesto simbolico per omaggiare una donna che, con il suo esempio di vita e il suo amore per le tradizioni, rappresenta un pezzo importante della storia locale.

Il centesimo compleanno di Rosina non è solo una celebrazione personale, ma anche un momento di festa per tutta la comunità di Montella e per l’intera Irpinia. Il suo spirito vivace e la sua energia, nonostante gli anni, sono un segno tangibile della forza delle radici familiari e della capacità di mantenere vive le tradizioni più genuine, quelle che la rendono ancora oggi una figura di riferimento per tutti.

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La rosa dell'amore (in ricordo di Diego Cavaniglia, Conte di Montella e della sua infelice sposa, Margherita Orsini.)

La rosa dell'amore (in ricordo di Diego Cavaniglia, Conte di Montella e della sua infelice sposa, Margherita Orsini.) poesia di Costantino Firinu-videopoesia di Giovanni Nufrio

 

 

 

 

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Neve a Montella Video e Musica

Questo filmato cattura un momento di gioia e spensieratezza negli anni '60 a Montella, un paese immerso nella neve. Girato da mio padre Giuseppe Sica nel giardino della vecchia pizzeria "Conca D'Oro", confinante con il Vico Ferri, il video ritrae una scena familiare e calorosa, nonostante il freddo invernale.
Protagonisti:
Angelo Moscariello con la moglie e i figli, Tonino e Maurizio, sono al centro dell'azione.
Si uniscono a loro Vittorio Sica e Lina, mia sorella.
Attività: I protagonisti si lanciano palle di neve in una vivace battaglia giocosa. Ridono e si rincorrono, immersi nella bellezza della neve che copre il giardino. I sorrisi e il divertimento sono palpabili, creando un'atmosfera di festa e allegria, tipica dei momenti familiari trascorsi all'aperto durante l'inverno.
Questo breve filmato è una testimonianza visiva di come la semplicità di una nevicata - il video su S.Salvatore è stato girato il 12 gennaio 2025 da Angelo Caprio

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Weekend di trekking e avventura a Montella

Il 25 e 26 gennaio, si terrà un weekend immersivo nel Parco Regionale dei Monti Picentini, a Montella (Avellino), organizzato da Terre di Mezzo. L'evento prevede due giorni di escursioni con pernottamento in rifugio, pasti in autogestione e, in caso di neve, ciaspolate. Le guide esperte accompagneranno i partecipanti attraverso paesaggi montuosi incontaminati. L'iniziativa è aperta a tutti, dai principianti agli escursionisti esperti, per scoprire uno degli angoli più suggestivi della Campania.

 

 

 

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Presepe vivente a San Francesco a Folloni 5 gennaio 2025

Montella S. Francesco a Folloni  prima edizione del Presepe Vivente  5 Gennaio 2025 Organizzazione del Club Napoli San Francesco Montella AV.

 

 

 

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Un intrigato, arcano, ridanciano,racconto di Natale. di Totoruccio Fierro

Un intrigato, arcano, ridanciano racconto di Natale.        Circa tre mesi fa, la Tim, gestrice della mia linea Internet, su sua iniziativa, mi instaurò la cosiddetta fibra veloce ( forse Pietro Mennea sui 200 metri piani era stato più veloce! ).
Siccome il nuovo cavo non si "inficava" nel vecchio condotto, dovettero realizzare un bypass, scavalcando l'inopinato ostacolo!
Come fu e come non fu, dopo alcuni giorni ricevetti di nuovo Internet che, nelle more, non avevo più captato!
Veloce, rispetto a prima? Non so dirlo, anche perchè non mi sono peritato di controllare conla registrazione di un cronometro!
Ma, adesso comincia la mia beffarda odissea!
A distanza di qualche giorno, compaiono due lucette rosse sul mio decoder ed Internet vola via nei recessi infiniti!
Chiamo il 187 : schiaccia uno, schiaccia due, schiaccia tre e...attenda in linea!
Nessuno ti ascolta, nessuno ti parla, insomma una impresa come scalare il K2 con i suoi 8.611 metri! Pur tuttavia, dopo decine e decine di richieste di intervento, l' armadietto condominiale, è stato aperto per ben sei volte da parte degli operatori della Tim!
Ma, sentite questa loro scoperta : trovavano il filo della fibra tranciato di netto!
" Qualcuno del condominio vi vuole male! " affermavano!  

Mi interrogavo, da Sherlock Holmes investigatore, chi mai potesse essere l'attentatore,
passando ore e ore in rassegna ognuno di loro!
Nessun colpevole, anche perchè avevo circondato e stretto l'armadietto condominiale con tre cerchi di filo spinato ( usato nella prima guerra mondiale per contrastare l' avanzata del nemico), ma, purtroppo nessun effetto!
Il settimo ed ultimo intervento, da parte di un capace e solerte operatore, ha finalmente dipanato l' intricata matassa! Il filo sostituito era morsicchiato in più punti!
Chi era stato il truce sobillatore?
Non ve lo dico neanche sotto tortura!
Ma solo adesso ho capito tutto il valore pregnante del termine
ZOCCOLA!

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"Un'immagine evocativa che fonde passato e presente : Telemontella - montella.eu

"Un'immagine evocativa che fonde passato e presente: sopra, Vittorio Sica negli anni '70, concentrato, gestisce una diretta TV a Montella per Telemontella. È circondato da apparecchiature vintage, come telecamere a tubo catodico, cavi aggrovigliati e un mixer analogico, tipici dell’epoca. L’atmosfera è retrò, con colori caldi e sfumature nostalgiche, in una strada comunitaria piena di spettatori curiosi.
Sotto, Vittorio Sica nel 2024: lo stesso spirito, ma con tecnologia moderna. Ora dirige una diretta streaming per Montella.eu e Facebook, affiancato dai suoi collaboratori e amici Riccardo e Carmine, che da alcuni anni contribuiscono con entusiasmo e competenza al progetto. Riccardo, sempre accanto a Vittorio, gestisce parte della produzione, lavorando su un laptop ultramoderno e controllando i feed della diretta.


 

 

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GDF di Avellino: a Montella maxi sequestro di artifizi pirotecnici

A Montella, in occasione dei controlli intensificati dalla Guardia di Finanza di Avellino per contrastare la detenzione e la vendita illecita di materiale esplosivo durante le festività di Capodanno, sono stati sequestrati oltre 37.000 artifizi pirotecnici. Tali prodotti, appartenenti alle categorie “F1” e “F2”, erano stoccati in modo non sicuro e vicino a materiali infiammabili, violando le norme previste dal Decreto Ministeriale del 9 agosto 2011.

 

 

Il sequestro ha riguardato batterie di petardi, fontane, candele magiche e altri articoli, con un contenuto esplosivo netto di 107 kg. Il titolare dell’attività è stato denunciato per violazione dell’articolo 678 del codice penale. L’intervento sottolinea l’impegno delle Fiamme Gialle nella tutela della sicurezza pubblica e nel contrasto alla diffusione di prodotti non conformi alle normative. La colpevolezza del responsabile sarà accertata solo con sentenza definitiva.

 

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Laurea Federico Cincotti

Auguri a Federico Cincotti per il conseguimento della laurea in master in Innovation & Technology Management, università la Cattolica di Milano . Congratulazioni al padre Salvatore e alla madre Paola Carfagno , alle nonne Giuseppina Volpe e Maria Teresa De Fundis , alle zie Maria, Doriana, Sandra, Maria Grazia e Marilicia

 

 

 

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Natale di speranza a Lioni: i Sonora Junior Sax in concerto per i giovani 22 dicembre 2024

Natale di speranza a Lioni: i Sonora Junior Sax in concerto per i giovani  La musica ci porta lontano, rende vive le emozioni, ci trasporta in un mondo di luce, di gioia! Questo concerto è un viaggio. È dedicato a chi cerca conforto, a chi vuole credere ancora nella magia del Natale, a chi si è perso ma può ancora ritrovarsi, a chi cerca risposte ai propri dubbi e alle proprie incertezze.
Domenica 22 dicembre 2024, alle ore 19, la splendida Chiesa Madre di Santa Maria Assunta a Lioni si animerà di note straordinarie. L'evento "Natale di speranza - Sonora in Christmas" non sarà un semplice concerto, ma un momento di profonda condivisione e sostegno ai giovani, un'occasione per accendere i riflettori sul disagio giovanile.
Protagonisti della serata sono i Sonora Junior Sax, un ensemble sorprendente. Ottanta giovanissimi sassofonisti irpini, guidati dal Maestro Domenico Luciano, hanno già conquistato palcoscenici prestigiosi. I loro successi raccontano di un talento cristallino: dal Concorso Mondiale "Summa cum laude Youth Music Festival" alle collaborazioni con il Giffoni Film Festival Experience, questi ragazzi hanno dimostrato che la musica può abbattere ogni barriera.
Papa Francesco ha lanciato un appello ai giovani: mettere il proprio talento al servizio del mondo, della giustizia e della fratellanza. I Sonora Junior Sax hanno raccolto immediatamente questa sfida. Le loro note sono un ponte verso il dialogo, uno strumento di autocomprensione e crescita.


La magia del Natale prenderà vita attraverso le loro melodie. Celebri brani natalizi si arricchiranno di nuova energia, trasformando la Chiesa in un vero caleidoscopio di emozioni. Ogni nota sarà un messaggio, ogni suono una carezza per l'anima.
E se tutto questo può accadere, un ringraziamento speciale va a Mons. Tarcisio Gambalonga e a don Gelsomino Spatola per aver fortemente voluto questo evento; a Gilda Rizzi, trainante organizzatrice che con la sua energia inclusiva ha tessuto relazioni preziose; a tutte le associazioni, che mai fanno mancare aiuto e partecipazione. Un grande grazie alla società GeneGIS GI, main sponsor dei Sonora con il brand Pangea Cloud, per la sensibilità che ha saputo dimostrare supportando anche questa iniziativa.
E un grazie per il grande cuore ai ragazzi e a tutto il team Sonora.
Il disagio giovanile è una sfida complessa. Ansia, isolamento, mancanza di prospettive: sono le ombre che minacciano molti adolescenti. Questo concerto vuole essere più di un momento artistico. È un grido di speranza, un abbraccio collettivo ai giovani che cercano una luce nelle loro difficoltà.
Non mancare. La presenza di ognuno di noi è un segno di vicinanza ai giovani e alla bellezza della musica. Il 22 dicembre celebriamo insieme la magia del Natale, un Natale di speranza! Ti aspettiamo a braccia aperte. L’ingresso è libero.

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Il Natale, le feste di fine anno e quelle per l'anno nuovo......nei ricordi di Carmela ( Lina) Marano.

Il Natale, le feste di fine anno e quelle per l'anno nuovo......nei ricordi di Carmela ( Lina) Marano. Negli anni cinquanta, quando io ero bambina, si iniziava a festeggiare e a sentire la vicinanza del Natale molti giorni prima del 25 dicembre.

 

 

 

Per la grande festa cristiana legata alla nascita di Gesù Bambino, con l'inizio del mese, nelle parrocchie, la mia era quella  di S. Michele, incominciavano tutti i pomeriggi le novene, a cui partecipavano molte donne in particolare le anziane, noi bambine e bambini, ma anche diversi uomini giovani e anziani liberi da impegni lavorativi nelle terre, nei castagneti, nella custodia, di ricovero per la notte e la mungitura dei vari armenti di pecore, capre e mucche. Allora in alcuni rioni la maggior parte degli abitanti era impegnata in queste diverse attività, ma quando stava per arrivare il Natale tutti si adoperavano per preparare al meglio i festeggiamenti, iniziando col raccogliere tutto il legname in eccesso e poco adatto ad essere bruciato nel focolare, nelle stufe e nelle cucine.

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Una volta a Natale : ….. “Vègne” e “cippuni a capifuòco” Di Nino Tiretta

Come da tradizione anche quest’anno a Montella, in correlazione delle festività di Natale, sì è avuta qualche replica della preparazione delle cosiddette “vègne di casale”, una tradizione questa che, come quella del lontano e “desueto” rito della posa del cosiddetto “ceppòne a capifuòco”, si perde nella notte dei tempi.
Come chiarito nel “Vocabolario Montellese-Italiano” dell’amico Virginio Gambone, il termine “vègna”, o anche “uègna”, nel dialetto montellese sta ad indicare un grosso ed imponente falò alimentato essenzialmente da grosse ceppaie divelte, con non poco impegno e fatica da terreni disboscati.
Nella tradizione paesana le “vègne” venivano generalmente approntate durante il periodo invernale, specificatamente nel mese di dicembre; ragion per cui, per tradizione, la prima “vègna” stagionale veniva predisposta già l’8 dicembre, in concomitanza della celebrazione della Festa dell’Immacolata, e precisamente nelle adiacenze della chiesa di Sant’Anna, lungo l‘attuale via del Corso, per iniziativa appunto della Congrega dell’Immacolata.
Non tutti sanno che a Montella la Chiesa di Sant’Anna, per ragioni storiche, è denominata anche “Chiesa di San Benedetto”, ma è quasi noto a tutti i montellesi che la Congrega dell’Immacolata” aveva ed ha la sua sede e il suo Oratorio proprio in questa chiesa.
Da bambino frequentavo quella chiesa in quanto che, pur essendo la mia abitazione ad una distanza molto ravvicinata alla Chiesa Madre, la mia famiglia apparteneva per distribuzione parrocchiale a Sant’Anna, trovandosi essa a circa cento-centocinquanta metri dalla mia abitazione
Ricordo dunque che in quella chiesa la ricorrenza dell’Immacolata era celebrata con molta solennità; vi si teneva per l’appunto “la Novena dell’Immacolata” alla quale partecipavano i confrati che, vestiti con la loro “cappa azzurrina”, contornavano la bella statua lignea dell’Immacolata (del 1748), statua che è ancor presente nella chiesa in argomento.
La celebrazione era molto solenne ed era articolata attraverso un cerimoniale e una liturgia assai suggestiva.

Era introdotta dal suono a distesa della campana e, proprio l’8 dicembre, contemplava, sullo spazio antistante alla chiesa, di fronte alla bottega del calzolaio “Pilotto”, anche l’allestimento – per l’appunto - di una “vègna”.

Di fatto, il grosso falò veniva predisposto durante la nottata con l’impegno dei confrati più giovani della congrega e con il coinvolgimento dei parrocchiani, specialmente quelli che abitavano a “Chiazzavano”.

Una volta accesa e bene avviata, la “vègna” contribuiva ad assicurare un clima festoso per altro integrato dalla presenza di qualche “bancarella” abilitata alla vendita di “copèto” (torrone), delle “’andrite” (nocciuole tostate) e quant’altro.

Secondo tradizione la seconda “vègna” stagionale era quella del 13 dicembre, in correlazione della celebrazione di Santa Lucia, nello slargo prospiciente, appunto, della Chiesa dedicata alla Santa; e grosso modo era, per consistenza e grandezza, simile a quella dell’Immacolata, durando anch’essa una sola giornata.

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Celestino De Marco e Il rubinetto del "CONTENTINO" di Mario Garofalo in esclusiva per www.montella.eu

 Nel bell'articolo di Nino Tiretta sulle fontane pubbliche anticamente presenti nei casali di Montella,simboli nostalgici di una civiltà perduta,di un variopinto microcosmo paesano,fatto di incontri, di chiacchiericci,di dispute e di amori,di giochi e di fatiche,viene menzionata l'esistenza di un fontanino fuoruscente dal recinto murario di "Villa Elena" : "sul muro perimetrale di Villa De Marco...-scrive Tiretta- subito dopo il termine della grande guerra,funzionava un fontanino "offerto" ai montellesi da Celestino De Marco,il ricco americano che,in quel periodo fu,anche,sindaco di Montella"

Quel fontanino era ancora lì negli anni Cinquanta,a pochi passi dall'ingresso della chiesa di S.Benedetto. Io ,da ragazzino,lo osservavo con curiosità quando,uscito dal cinema Fierro (dove si proiettavano films western americani) risalivo corso Umberto I. Mi incuriosiva il nome del "donatore" Celestino De Marco, un uomo famoso di Montella sul quale avevo ascoltato racconti di malefatte e di prepotenze,ma anche di grandi generosità e di appassionati impegni sociali e politici; per lui qualcuno aveva coniato l'epiteto di RE CELESTINO, accomunandolo al più celebre Re Michele desanctisiano,che per altro il De Marco conobbe e frequentò durante il primo mandato di consigliere provinciale e più volte andò ad ossequiare nella casa di Salza Irpina.

Chiesa Sant Anna In seguito, studiando la storia del mio paese, ho avuto modo di meglio tratteggiare quel personaggio e la vicenda del fontanino, la cui acqua, raccolta nella sottostante vaschetta a conchiglia, ritornava nelle condutture della villa. Ma allora,alla mia immaginazione di adolescente Celestinio De Marco appariva come un uomo tarchiato, panciuto e paonazzo,dal carattere altezzoso ed imperioso eppur, talvolta, bonario melanconico e sorridente, che si aggirava nel chiuso dorato di quel palazzo fatato ed inaccessibile, vigilato da due leoni bronzei e da due statue femminili dallo sguardo sfingeo, ingannevolmente rassicurante, immerso in un parco anch'esso edenico, incantato e pieno di misteri. Ma chi fu,in realtà,Celestino De Marco?

C.De Marco nacque a Montella il 18 ottobre 1863 da Alfonso e Filomena De Stefano. Di umili origini contadine,visse un'adolescenza grama,di povertà e di miseri espedienti esistenziali, che presto debordò in forme delinquenziali, costellate di furti, borseggi,risse e galere. D'indole intraprendente e poco incline all'obbedienza delle leggi, nel 1879 era stato condannato per spaccio di denaro falso; l'anno successivo si era reso protagonista del ferimento volontario di un giovane del paese; nel 1885 era stato condannato per renitenza alla leva.  Anche per sfuggire agli obblighi militari nel 1886 si imbarcò per gli Stati Uniti, seguendo l'ondata migratoria che allora depauperava la popolazione delle contrade irpine.

Prese dimora nel Sud Carolina,dove inizialmente, per sopravvivere,esercitò varie anovalanze e mestieri. Ma presto,anche lì, le grandi difficoltà del vivere in una nazione, che non tutelava diritti civili e lavorativi degli immigrati,considerati strumenti vili di arricchimento da parte di una borghesia ingorda, sempre più in marcia nella costruzione di una società spietatamente capitalistica, lo spinsero ad entrare nell'ambiente della malavita italoamericana, allora caratterizzata dal gangsterimo e da piccole organizzazioni criminali, dedite alle estorsioni, ai ricatti, ai furti: prime formazioni malavitose che di lì a qualche decennio si sarebbero trasformate in grandi e strutturate bande criminose,come la le famigerate Mano Nera e Cosa Nostra.

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Antonio Lepore da Montella al Trentino

Antonio Lepore, da Montella al Trentino  recentemente insignito della stella Michelin e dal riconoscimente del Riccio D'oro 2024 in occasione della Festa della Castagna di Montella . Con il suo percorso straordinario, Antonio è un esempio di passione e determinazione, dai primi passi nella nostra terra fino alla cucina dei ristoranti più rinomati.
Grazie, Chef Antonio Lepore, per aver reso onore alle tue radici e per il tuo impegno a trasmettere conoscenza e ispirazione alle nuove generazioni.

Antonio sabato 7 dicenbre ha compiuto 29 anni AUGURI da montella.eu

 

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