MONTELLA - Nei giorni scorsi il presidente della sezione Coldiretti di Montella, nonché vice presidente provinciale dell’organizzazione agricola, Giovanni Marano, insieme al presidente della CIA di Montella Salvatore Malerba, ha presentato al sindaco del Comune di Montella una proposta di modifica del Regolamento della TARSU (Tassa sui rifiuti solidi urbani).
La proposta è finalizzata ad affermare che non debbono ritenersi produttive di rifiuti solidi urbani, e quindi non assoggettabili alla tassa, per specifiche caratteristiche strutturali e di destinazione, “le superfici dei locali e delle aree adibite all’esercizio dell’impresa agricola e relative pertinenze con esclusione delle superfici delle abitazioni, dei locali e delle aree utilizzate a fini commerciali ed espositivi”. L’esposto specifica che sono da escludere “le superfici dei locali e delle aree adibite all’esercizio dell’impresa agricola e delle relative pertinenze, quali locali di lavorazione e stoccaggio delle materie prime agricole, locali di trasformazione, locali adibiti ad uso agricolo per il ricovero di operai, macchine ed attrezzature”.
E’ questo anche il caso di quei locali, ad esempio, gli essiccatoi, che non possono produrre rifiuti per loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati o perché risultino in obiettive condizioni di non utilizzabilità nel corso dell’anno.
Allo stesso modo, nella proposta avanzata dalle organizzazioni agricole, si ritiene che non si dia luogo all’applicazione della tassa alle superfici destinate ad usi particolari, quali possono essere i locali utilizzati per produzioni a ciclo chiuso, ad esempio i silos, o per deposito di materiali alla rinfusa, o anche le superfici predisposte per lo svolgimento delle attività sportive, ecc. Tra l’altro il Decreto Legislativo n. 507/93 dispone che nella determinazione delle superfici tassabili non si tenga conto di quella parte di esse ove, per specifiche caratteristiche strutturali e per destinazione, si formano di regola rifiuti speciali, pericolosi, tossici o nocivi, allo smaltimento dei quali sono tenuti a provvedere i produttori stessi a proprie spese in base alle norme vigenti. E qui ricordiamo che dal 2 aprile 2012 diventerà operativo il SISTRI, il nuovo Sistema di Rintracciabilità dei rifiuti speciali, a cui sono tenuti ad iscriversi tutti i produttori di tali tipologie di rifiuti, compresi gli agricoltori. Il documento delle Organizzazioni agricole ricorda che il citato Decreto ha disposto la facoltà per i Comuni di prevedere nel Regolamento la riduzione della tassa rifiuti in misura non superiore al 30% per gli agricoltori che occupano la parte abitativa della costruzione rurale. Un successivo Decreto ha stabilito che i Comuni possono anche prevedere l’esenzione della tassa per i fabbricati rurali utilizzati come abitazione da produttori e lavoratori agricoli, sia in attività che in pensione, che siano situati in zone agricole.
“E’ senza dubbio auspicabile un accoglimento di quanto proposto da Coldiretti e Cia e che quindi l’Amministrazione Comunale modifichi il Regolamento per la Tarsu, venendo incontro alle legittime richieste degli agricoltori”, afferma Giovanni Marano. Il momento è sicuramente difficile per tutti, ma non si può ulteriormente colpire il settore agricolo, che già subisce grossi contraccolpi e aumenti considerevoli dei costi con la nuova manovra finanziaria del Governo Monti e l’applicazione dell’IMU anche ai fabbricati e annessi rurali.
“Sono questi i motivi, uniti a una congiuntura sicuramente non favorevole per le imprese agricole ed al ruolo che esse oggi assicurano in materia di presidio e salvaguardia del territorio, oltre che garanti in tema di qualità e sicurezza alimentare, nonché di opportunità di sviluppo economico ed occupazionale – dichiara il presidente provinciale di Coldiretti, Francesco Vigorita - che hanno portato le due Organizzazioni a chiedere al rappresentate dell’Amministrazione Comunale di Montella di prevedere un’applicazione meno vessatoria della Tassa rifiuti”.DA "IL CORRIERE DELL'IRPINIA"
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