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San Rocco Castagnaretta di Cuneo

Palatucci_MaranoChi era Giovanni Palatucci? la risposta a San Rocco Castagnaretta ( l'articolo tratto da www.targatocn.it )

Venerdì prossimo la scuola media statale della frazione cuneese verrà intitolata a questo eroe della Resistenza

Giovanni Palatucci, nato a Montella provincia di Avellino, era un uomo buono e coraggioso. Una persona che, nonostante il periodo storico in cui ha vissuto, non ha mai dimenticato fondamentali ed importanti valori della vita come l’amore, il rispetto, la solidarietà. Una storia semplice, ma che merita di essere raccontata e capita da adulti e ragazzi, che meriterebbe di essere presa ad esempio rendendola leggibile ed interpretabile in tempi moderni.

Proprio per questo venerdì prossimo,  2 dicembre, la scuola media di San Rocco Castagnaretta di Cuneo verrà intitolata a questo poliziotto che amava profondamente la vita, anche quella degli altri. Era amico della verità e a differenza di tanti uomini in divisa che tradivano - e tradiscono - la loro sacra missione, dedicò la propria esistenza a servire e proteggere chi è debole e perseguitato. Non ebbe superiori se non la vera giustizia e non riconobbe norme che propugnassero l'iniquità e la morte. Quale conseguenza della sua nobile missione, grazie al suo incarico nella Questura di Fiume e sprezzante del pericolo, regalò la salvezza a 5 mila ebrei, fu assassinato dai nazisti a Dachau il 10 febbraio 1945, pochi giorni prima della liberazione.

Anche se non ha nessuno stretto legame con il territorio cuneese, Giovanni Palatucci, medaglia d’oro al merito civile, nominato Giusto tra le nazioni e venerato con titolo di Servo di Dio dalla Chiesa Cattolica, è comunque un eroe nazionale che merita di essere ricordato e conosciuto soprattutto dai ragazzi che frequentano la scuola media di San Rocco e che ogni giorno leggeranno il suo nome di fianco al portone d’entrata.

Pochi di questi ragazzi  sanno chi è Palatucci. Con l’aiuto dei loro professori stanno cercando in questi pochi giorni che li avvicino all’intitolazione, di capire e di conoscere il personaggio al quale verrà, meritatamente, dedicata la loro scuola. Forse sarebbe stato necessario più tempo da dedicare alla  preparazione di questo evento, dando il giusto valore alle cose che lo meritano. Un’intitolazione non è e non deve essere solo il gesto formale dell’affissione di una targa,  ma deve contenere la consapevolezza di ciò che quella targa rappresenta.
Non abbiamo avuto molto tempo per approfondire la nostra conoscenza - commentano gli insegnanti - . Questo era davvero un argomento meritevole di studio e  ricerca, ma i tempi scolastici sono stetti, i programmi incombono e a volte siamo costretti a soffermarci troppo poco su alcuni argomenti”.

Un gesto nobile quello del Questore di Cuneo Ferdinando Palombi, che ha deciso di onorare la memoria del suo illustre collega, dedicandogli la scuola di San Rocco. Sono ormai tante ed in tutta Italia le strade, le piazze, i parchi e le scuole dedicate  a questo eroe della Resistenza.

“Il desiderio di questa intitolazione è nato dal fatto che Palatucci, oltre ad essere stato un grande eroe, è un mio quasi compaesano e volevo onorare la memoria dell’uomo e del collega – commenta il dottor Palombi spiegando che Palatucci è nato a Montella (Av), mentre lui è originario di Benevento - . Ho chiesto consiglio al Sindaco e alla dirigente scolastica che hanno accolto con entusiasmo la mia proposta e mi hanno indirizzato alla scuola media di San Rocco proprio perché era ancora l’unica senza una intitolazione. La fascia di età ci è sembrata quella giusta, perché vogliamo puntare su questi giovani, su questi ragazzi e ragazze che saranno gli uomini e le donne del futuro, perché crescano con valori importanti come quelli che trasmette la vita di Giovanni Palatucci”.

Per l’occasione è stata ridipinta anche la facciata della scuola ed esposte bandiere nuove d’Italia e d’Europa, ma se si sposta lo sguardo un po' più in là ci si accorge che i muri laterali sono rimasti sbiaditi e fatiscenti.

Tutti d’accordo su questa intitolazione, a patto che trasmetta alle generazioni future concretezza e voglia di partecipare, dando loro la possibilità di avere una memoria storica che li aiuti a crescere, guardandosi intorno e avendo gli strumenti per interpretare il “freddo” metallo di una targa.

L’evento di venerdì prossimo – continua il Questore di Cuneo -  che vedrà la partecipazione di tutti gli alunni di San Rocco e di una rappresentanza delle altre scuole, non sarà la semplice scopertura di una targa, ma  un momento di incontro con i ragazzi nel salone parrocchiale della frazione cuneese, un mini-convegno in cui ognuno di noi racconterà qualcosa su Giovanni Palatucci e cercherà di farlo conoscere meglio. Seguirà anche un piccolo dibattito in cui cercheremo di rispondere alle tante domande che speriamo i ragazzi abbiano da fare”.
“Ringrazio il Comune per l’appoggio e il sostegno e sono grato alla preside e a tutti professori – conclude Palombi - che so stanno lavorando per questa manifesrtazione alla quale parteciperà, vista l'importanza, anche un Dirigente Superiore del Ministero”

Tante anche le autorità locali che saranno presenti e che canteranno insieme a ragazzi ed insegnanti l’Inno di Mameli. Non si hanno ancora conferme, invece, sulla partecipazione di qualche rappresentante dell’Associazione Onlus dedicata all’Eroe che sta portando avanti il suo processo di beatificazione.

“E’ solo una targa”  commenta qualche ragazzo all’uscita di scuola sbirciando sotto la carta messa a copertura. Solo una targa si, ma che racchiude un pezzo di importante storia del Paese, con la speranza che  faccia sorgere un po’ di curiosità e voglia di comprendere e che, passati gli entusiasmi iniziali dell’inaugurazione in pompa magna, resti sempre il desiderio e la voglia di raccontare e riscoprire chi era Giovanni Palatucci.

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