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Dal Consigliere Gambone del PD

partito_democraticoMontella – Gambone (PD) boccia la maggioranza: “Si naviga a vista”.

Venerdì 17 giugno 2011 si è tenuta la seduta del consiglio comunale di Montella per la necessaria approvazione dei bilanci di previsione ove si è avuto prova, per l’ennesima volta, del totale immobilismo ed incapacità amministrativa della maggioranza Capone che ormai convoca l’assemblea nei soli casi imposti dalla legge.

Il Bilancio della maggioranza, che si pareggia solo con l’aumento di multe, delle tasse e degli oneri di urbanizzazione, risulta essere solo una aleatoria manovra ragioneristica che denota l’assenza di una programmazione e di una visione strategica e strutturale che comporti un serio progetto di sviluppo per Montella. Sindaco e maggioranza navigano a vista. Dopo le roboanti promesse in campagna elettorale e dei primi mesi di amministrazione, adesso emerge fortissimo il contrasto tra le quotidiane esternazioni del sindaco e ciò che realmente si fa, cioè poco o niente. Le uniche cose che si stanno facendo sono quelle ereditate dalle precedenti amministrazioni con addirittura la perdita di lavori già finanziati, difatti nel programma dei lavori pubblici, come per magia, risulta scomparso il necessario ampliamento del depuratore. Di contro lo stato delle strade è disastroso, la pubblica illuminazione è carente e per alcune zone non funzionante da lungo tempo nonché la comunità sta affrontando una difficile situazione fatta di disoccupazione e ristrettezze economiche aggravato dal grosso problema “cinipide” che mette in serio pericolo una risorsa primaria della nostra economica, quale la castagna. Dal documento finanziario di previsione portato in consiglio comunale emerge in maniera chiara che non ci sono idee, né possono venire senza soldi. Ma non c’è nemmeno uno sforzo per una inversione di tendenza.

 Tutto il gran parlare di lavoro, famiglia, giovani, anziani si risolve in un aumento di multe, di tasse, di costi per i servizi pubblici locali che anziché diminuire aumentano. Facciamo il bilancio con i proventi delle multe e vendendo patrimonio ed aumentando i livelli di indebitamento. Il tutto imperniato da una assoluta aleatorietà che mette in seria discussione la tenuta di quanto preventivato. Per le multe si prevede un inasprimento delle sanzioni pari a 384.988,09 (annuale) rispetto all’accertato dell’ultimo bilancio consuntivo di euro 80.000 il tutto dovuto “all’effetto autovelox”. Ma la cosa grave è che dette preventivate entrate vanno a finanziare le spese correnti (cioè il pagamento personale, l’acquisto dei beni di consumo e materie prime ecc.). In poche parole le entrate autovelox non saranno un surplus da investire ma servono per pagare le spese necessarie, quindi si deve sperare che ci siano tanti “pirati della strada” sanzionati altrimenti non si avranno i soldi necessari per fronteggiare le vitali spese base. Assurdo. Le sicure spese correnti vanno coperte con corrispondenti entrate certe e non con quelle aleatorie !!. Tutto ciò dimostra che l’installazione dell’autovelox è avvenuta con lo specifico ed unico intento di fare cassa, per questo allocato in un punto trabocchetto e con limite 60/kmh, altro che per prevenire l’incidentalità come asserito dal sindaco Capone che si “compiace nel vedere rallentare gli automobilisti in quel punto”. Caro contraddittorio sindaco se tutte decelerassero non avresti come sostenere tutte le spese correnti dell’ente !! A tutto ciò va aggiunto che sorgono grossi dubbi circa la legittimità dell’autovelox non solo riguardo alla segnaletica, il che potrebbe comportare l’annullamento delle comminate sanzione, ma soprattutto in merito alla mancanza della necessaria gara di appalto (i grossi studiosi hanno fatta una vietata e più onerosa rinegoziazione) da cui può derivare addirittura il sequestro del rilevatore. L’autovelox risulta essere un grosso boomerang che rischia non solo di non produrre entrate ma addirittura uscite. Ma vi è di più il bilancio 2011 si pareggia ad euro 21.899.175,92 dove si prevede un entrata di euro 12.725.322,56 (più del 50% dell’intero bilancio) da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti (titolo IV). Visto che siamo già a giugno non è dato comprendere quali siano i beni immobili da poter vendere nei prossimi sei mesi al fine di pareggiare il bilancio ne quali siano le voci di entrate in conto capitale notevolmente aumentate rispetto all’ultimo esercizio chiuso (in alcuni voci si passa da euro 1.218,15 dell’ultimo esercizio a euro 2.000.000 tondi, tondi). Risulta chiara una virtuale manovra ragioneristica diretta sola a far quadrare il documento fiscale ma non corrispondente alla realtà. Il tutto altro non è che il preventivo di un collasso economico, purtroppo a discapito dell’intera comunità.        

                                                                                                        Avv. Emiliano Gambone

                                                                                                      Consigliere di opposizione PD

                                                                                                                               del Comune di Montella

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