Invalida totale, le sospendono la pensione
La storia di Dora una trentenne di Montella che da due mesi non percepisce più la previdenza sociale
Avellino- Una storia di ingiustizia e dolore. Dora non solo ha dovuto lottare per tutta la vita contro una grave malattia che l'ha portata ad avere non poche limitazioni, ma ha ha dovuto sempre lottare per quello che è un suo diritto. Da Ottopagine
La trentenne di Montella soffre di una grave forma di epilessia, per la quale serve un' assistenza sanitaria giornaliera. Dora dal 1998 percepisce una pensione di invalidità . Ma sin dal primo giorno ha dovuto lottare percepire quel poco che basta per comperare i tantissimi farmaci che le servono per curarsi. E' stato il tribunale, infatti a decidere che Dora poteva percepire la pensione a causa della sua invalidità conclamata senza più dover svolgere nessuna revisione. Ma questo non è bastato.
Dora è stata visitata da decine e decine di medici, professori e illustri luminari, affinchè la sua malattia venisse accertata fino all'ultimo capello. I genitori non si sono mai stancati di fare trafile, incontri e produrre centinaia di documenti per poter avere quello che è un diritto per la loro figlia. L'epilessia èuna arrivabrutta malattia che comporta crisi complesse con sindrome depressiva reattiva.
Dunque Dora non puù uscire di casa da sola, dovrà essere sempre accompagnata ed è per questo che da qualche mese ha ottenuto (sempre tramite il tribunale) la pensione di accompagnamento. Ma tutto questo è finito improvvisamente. Sia la pensione di invalidità che quella di accompagnamento improvvisamente le vengono sospese. La comunicazione viene recapitata a casa di Dora attraverso una lettera dove si leggeva: dal prossimo mese sarà sospesa la pensione di accompagnamento e invalidità . Sono partite allora le richieste di chiarimento da parte dei genitori.
Ancora trafile, e richieste di incontri, continui scaricabarile e continui rimandi. Insomma, ad oggi Dora non ha più la pensione e non si capisce perché. La famiglia, il papà pensionato e la mamma casalinga non si danno tregua. Vogliono arrivare fino in fondo a questa storia. Loro stessi dicono di essere perseguitati. «Vorrei capire se tutte le persone invalide di Montella hanno dovuto subire il trattamento che ha subito mia figlia». Intanto sono partite le diffise agli enti interessati. La famiglia - ancora una volta - ha dato incarico ad un avvocato affinché Dora possa riavere per sempre quello che è un suo diritto.
10 FEBBRAIO 2011
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