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Tutti insieme per la nostra acqua

AcquaChieffo (Bagnoli): necessaria associazione tra paesi confinanti. Capone (Montella): aspettiamo il tavolo di concertazione

Le montagne irpine custodiscono il bacino idrico più importante dell'Italia Meridionale, eppure la provincia di Avellino non sembra aver piena consapevolezza dell'importanza della risorsa acqua. Dagli atti, da dibattiti, dalle dichiarazioni e dalle cronache emerge che la questione interessa solo tre comuni: Caposele e Cassano dove sgorgano le sorgenti e Conza della Campania dove c'è un invaso ed un imponente impianto di potabilizzazione.

Ma gli amministratori di altri paesi chiedono di essere coinvolti, vogliono che diventi una vertenza territoriale comuni come Bagnoli Irpino, Montella, Lioni, Montemarano, Calabritto, Senerchia, Teora. Centri che devono fare spesso i conti con il dissesto idrogeologico provocato dallo sfruttamento delle sorgenti. Unire le forze è necessario dal momento che c'è in atto una guerra con la Puglia, con l'Acquedotto pugliese che vuole captare sempre più acqua. Mentre i pugliesi sono riusciti a schierare dalla loro parte anche il Governo che a colpi di decreti di emergenza e proroghe al decreto fa pressing per far realizzare all'ente idrico pugliese il raddoppio della galleria Pavoncelli. L'Irpinia dal canto suo non riesce ad avere al proprio fianco neppure la regione Campania, latitante su questa tematica tanta che sulla Pavoncelli e sull'impatto ambientale che provocherebbe se nè lavata le mani inviando la palla al Ministero dell'Ambiente. E non si riesce neanche a stipulare un accordo di programma con la Puglia stabilendo una volta del tutto delle regole per regolamentare prelievi, captazioni, quote di ristoro e costi di depurazione. C'è di un acuto polemico nelle parole di vari sindaci ad iniziare da Aniello Chieffo, primo cittadino di Bagnoli Irpino: è inconcepibile pensare che l'acqua è una ricchezza solo dei paesi dove sgorgano le sorgenti, è come se dicessimo che conta solo chi ha il rubinetto l'acqua nasce dalle nostre montagne carsiche trovo davvero assurdo che il comune di Bagnoli non sia mai stato convocato ad una riunione sulla questione. Non si può ignorare un paese dove c'è già un progetto per il recupero del lago di Laceno e dove si trovano le grotte del Caliendo, è grazie a queste grotte che noi possiamo verificare la formazione delle acque. Un'associazione tra comuni che hanno territori contigui ed affini si rende necessaria, ed ovviamente Bagnoli, Caposele, Montella, Cassano devono far parte dello stesso organismo. Il sindaco di Montella Ferruccio Capone a riguardo dichiara: Si faccia al più presto questo benedetto tavolo di concertazione per fissare le regole, personalmente non sono contro la realizzazione del raddoppio della galleria Pavoncelli, l'acqua è un bene pubblico , pertanto l'interesse generale ha la priorità su tutto. Non è una questione di natura venale e non la dobbiamo far diventare tale, ma è altrettanto doveroso che i territori dai quali viene prelevata l'acqua abbiano dei benefici, una sorta di ristoro che preveda lavori di bonifica, di depurazione e di riequilibrio nel rispetto dell'ambiente. Per Rodolfo Salzarulo Non possano essere lasciati soli, nella trattativa con l'Acquedotto Pugliese, i sindaci di Caposele o di Cassano: questa deve diventare trattativa globale dei territori d'Irpinia che, partendo dall'idea forza della materia prima acqua, apra una grande vertenza per la messa in qualità dell'intero territorio! Vertenza da sostenere con i territori ad alta densità abitativa, che succhiano acqua dall'Irpinia, e da sostenere con gli Enti che gestiscono e vendono acqua, senza corrispondere un contro valore in difesa delle prospettive per la conservazione di quella ricchezza. Se non altro come fondamentale principio di economia. Paola De Stasio

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