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UNA STORIA di Gemma Capone

AnimaterraEbbene sì, ho capitolato e vi racconto una storia............ Dunque, già da tantissimo tempo "la Maggie" di Norristown, nostra comune amica, insisteva affinchè sbirciassi su Montella.eu dal quale sito, invece, mi sono tenuta, "volutamente" lontana per evitare il rinnovarsi di un dolore che si acuisce ogni volta che il pensiero torna a quella terra che ho tanto amato e la cui nostalgia sfociò in un

libro pubblicato nel 1998 e patrocinato, tra l'altro, dal Comune di Montella.

In Animaterra, un libro autobiografico fatto di brevi racconti, ho descritto anche personaggi e luoghi di Montella (don Ferruccio, Natalino lo sarto, i basilischi, la Serra, la Chiazza, Fondana, la uegna, lo Salvatore...) per passare poi all'emigrazione in America (castellesi a Boston) e a quella dei montellesi di Montreal.

AnimaterraIl libro fu presentato (oso dire con gran successo) a Villa De Marco il 10 agosto 1998 e un paio di giorni dopo a Nusco. Qui, in Svizzera, il suo iter è stato più lungo: presentato al Centro Studi di Zurigo (che è il nostro Ministero all'estero della Cultura), in Austria e in Francia, come pure alla televisione della Svizzera Italiana e all'Università di Neuchatel in quanto faccio parte della Biblioteca Internazionale degli scrittori di lingua italiana all'estero. Un esemplare, inoltre, mi fu richiesto dalla Biblioteca Nazionale Svizzera con residenza a Berna. La più grande sorpresa, però, l'ho avuta lo scorso Natale quando ho scoperto che un mio volume si trova, nientepopodimenoche, nella terra di Dante! alla Biblioteca Nazionale di Firenze.

Per concludere, fino a qualche anno fa ho continuato a scrivere su un giornale di Zurigo, ove avevo una rubrica.

Perchè tutto questo ambaradan? Per elevarmi un altarino? No di certo. È servito a sottolineare che "nonostante tutto ciò", da alcuni anni, a causa di avvenimenti personali accaduti da quelle parti, mi è scoppiata un'avversione totale per la scrittura. È stato uno svuotamento totale. Rabbia, nostalgia, sradicamento, voglia di dimenticare il paese, il paese di cui avevo scritto:

"Un paese ci vuole. Un paese...
Un paese che a dispetto del tempo, della lontananza e delle cose trascorse, continuavamo a portarci dentro... (Animaterra pag. 203).

Questa la premessa all'evitare il sito e alla capitolazione la cui responsabilità cade sulla "nostra Maggie" e alla sua telefonata di ieri... Come si dice a Napoli, dalle e dalle se scassano pure i metalli.

Dunque, alla fine ho sbirciato su Montella eu ed ho appreso della morte di Guido. La sua scomparsa mi ha profondamente toccata almeno per due motivi. A Guido, negli ultimi 50 anni, l'avrò visto un paio di volte, tuttavia, le persone, i parenti, le conoscenze, le amicizie, sono testimoni del tuo vissuto. Quando essi se ne vanno senti il cerchio della vita che si stringe. Questo il primo.
Il secondo è che Guido è uno dei Basilischi di cui scrivo in Animaterra alle pagine 65/68, pagine che vi allego.

Fine della storia? Forse no. Forse Montella.eu ha una nuova visitatrice. Forse riprenderò a scrivere... Margherì, è tutta colpa tua!

Per ora un cordiale saluto "da quel ramo del lago" di Zurigo e complimenti per il vostro sito. Mi pare che facciate un ottimo lavoro.

Gemma Capone

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