La sollecitazione all'amministrazione.E il sindaco Capone: «Ci siamo mossi» Piccola polemica sul parco giochi ‘Caldarone’. Un cittadino montellese, dal sito ‘Montella.eu’ ha sollecitato l’amministrazione a riparare e a tenere la manutenzione di alcune attrazione per bambini del territorio «onde
evitare che qualche ospite si faccia male con relativi danni alle casse comunali». Non a caso infatti, rileviamo che l’argomento era stato già tirato in ballo nel consiglio comunale della settimana scorsa, durante il quale la consigliera di opposizione di ‘Montella Per la Democrazia’ Anna Dello Buono aveva dichiarato che c’erano state delle sollecitazioni di alcuni montellesi riguardanti «alcuni giochi nei parchi rotti da molto tempo, ad esempio le altalene di quello in fondo al Corso (proprio il ‘Caldarone’)». L’assessore alla Tutela dell’Ambiente Diego Romaniello aveva ammesso di non conoscere la situazione, dichiarando però che l’amministrazione avrebbe preso subito i provvedimenti del caso. Poi, ritorniamo alla segnalazione del cittadino: «Ad oggi, 29 maggio, non è cambiato nulla». Abbiamo allora chiesto qualche delucidazione al sindaco di Montella Ferruccio Capone, che ha voluto rassicurare i cittadini. La macchina amministrativa per ovviare al disagio ha infatti iniziato a muoversi: «Abbiamo dato disposizioni agli impiegati preposti dell’Ufficio Tecnico del comune per preparare e pubblicare le determine necessarie ad individuare la spesa e le società che dovranno riparare questi giochi». Praticamente quindi, in tempi molto brevi, appena terminate le procedure del caso, gli operatori assegnatari andranno a riparare le altalene e le attrazioni, che in effetti presentano qualche problemino come abbiamo puntualmente verificato. Il sindaco ha anche voluto sottolineare che «l’amministrazione si è mossa anche per la pulizia di alcune aree del paese, ad esempio l’area PIP nella piana di Folloni, o il cimitero comunale. Abbiamo inoltre diffidato gli uffici tecnici affinché verifichino innanzitutto di persona lo stato delle aree, e non dal chiuso di una stanza del municipio, anche per sollecitare gli stessi a verificare il rispetto da parte delle concessionarie delle convenzioni stipulate per questi determinati servizi».
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