E’ stato ritrovato da poche ore il corpo senza vita di Lucia Russo, la ventitreenne di Bagnoli Irpino che questa mattina si è suicidata lanciandosi dal Ponte, strada che collega Montella e Acerno , ad un chilometro dal centro abitato. La cercavano già dalla mattinata, ritrovata
soltanto nel pomeriggio intorno alle 17.00 dai vigili del fuoco e volontari, che hanno individuato il corpo riverso nel fiume.
Il Ponte è alto circa 15 metri circa, il livello dell’acqua era basso Lucia ha sicuramente battuto la testa al contatto con la superfice.
Da ottopagine:
La difficoltà delle ricerche avviate fin dal primo pomeriggio di oggi, ha reso necessario l’intervento di più squadre specializzate, intervenute in una zona particolarmente impervia e difficilmente raggiungibile. Attiva sul posto una squadra composta dai vigili del fuoco del locale distaccamento, dai militari della Compagnia dei carabinieri di Montella, in aggiunta, il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e i volontari della Misericordia di Montella. Le prime testimonianze parlano di un recupero particolarmente difficile, non solo per il ritrovamento del corpo, quanto per il recupero stesso.
Giunti nella zona segnalata, i tecnici del Cnsas hanno constatato che la ragazza era stata individuata da volontari del luogo in fondo al Ponte. Dopo l’autorizzazione del magistrato, sono iniziate operazioni di recupero. La salma è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale Criscuoli di Sant'Angelo dei Lombardi, dove l’esame autoptico chiarirà le dinamiche dell’incidente.
Ad accompagnare la salma di Lucia all’obitorio del nosocomio altirpino, un fiume di amici e parenti, dilaniati dal dolore per una scomparsa tanto tragica quanto inaspettata. Restano ignote al momento le cause che avrebbero indotto la ragazza a compiere un gesto ultimo e irrimediabile. I genitori così come la sorella non sanno spiegare le ragioni di questa triste scomparsa.
Il suicidio di Lucia richiama inevitabilmente il male di vivere vissuto anche da Giuditta Perna, la ragazza che si è lanciata dal ponte poche settimane fa nel territorio fra Calitri e Aquilonia. L’ennesima vittima di quello che viene definito il male del secolo e che non riesce a trovare rimedi né cure. Storie di ordinaria depressione e infelicità si nascondono in ogni focolare domestico. Una piaga sociale che sta contagiando i giovani, e che attende una riflessione e un intervento risolutivo.(
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