Il sindaco di Montella Ferruccio capone ha spazzato l’alone di incertezze “artatamente costruito intorno alla sua persona”. A circa un anno dalla conferma al secondo mandato Capone ha deciso di indire una conferenza stampa e fare chiarezza sulla presunta incompatibilità ed ineleggibilità sollevate a turno dalla minoranza consiliare e dal circolo di Sel e Cambiamo Insieme. Una pila di fascicoli, evidenziatori e due legali a sostegno delle parole che ha pununciato ieri alla
stampa: “Le accuse che mi vengono mosse sono infondate, adesso tocca a me agire per vie legali. I divertimenti si pagano” ha tuonato. Il sindaco ha fatto esplicito riferimento a due fatti su cui i suoi oppositori si sono accaniti: relativamente alla vicenda della società calcistica di Campobasso e quella relativa all’impresa (precedentemente di sua proprietà, oggi in capo ai figli) aggiudicataria di un appalto per la costruzione di alloggi popolari. Nel primo caso, i suoi antagonisti avevano sollevato l’ineleggibilità del sindaco per una pendenza addebitata a suo carico, dovuta invece a mero errore del tribunale di Campobasso (così come si evidenzia nei documenti sventolati ieri); e nel secondo caso, per la partecipazione della Capone Costruzioni ad un bando regionale per la costruzione degli alloggi. La convenzione stipulata fra impresa e Comune prevedeva che quest’ultimo avrebbe stabilito il prezzo di vendita degli alloggi, e che in caso di cessione degli alloggi ad un prezzo maggiore, la ditta avrebbe dovuto versare all'ente una penalità vari a quattro volte la differenza tra il prezzo dovuto e quello applicato. In sintesi, Capone è stato accusato di vantare un debito di 700 mila euro come titolare dell’impresa dal Comune. “Un falso, perchè il Comune non ha mai stabilito un prezzo e in ogni caso il prezzo applicato è stato nettamente inferiore a quello ipotizzato; per non parlare del fatto che la mia impresa ha vinto un bando di gara regionale”. Non solo. Il sindaco ha risposto anche della questione dell’assegnzione del lotto nell’area Pip e del contenzioso aperto a suo carico. Inviate le carte alla Prefettura, sotto forma di “cortesi notizie” come esplocitato dall’avvolcato Rossella Verderosa, l’Organo Terrtoriale di Governo non ha riscontrato nessuna illegalità, invitando il sindaco a difendersi. A tramare contro di lui, intanto, qualche dipendente comunale, che potrebbe avere risentito delle manovre interne decretate dal sindaco
DA OTTOPAGINE
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