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Castagne, Montella va verso il riconoscimento della calamità

Castanicoltura 02Primi frutti, è proprio il caso di dirlo, per la castanicoltura montellese, e non solo. Si sa ormai, il problema è molto grave, sono anni infatti che tutto il settore, strategico per l’economia irpina, soffre una grave crisi dovuto all’infestazione del cinipide. L’aggiunta poi a questo contesto della crisi economica europea e del clima poco propizio hanno purtroppo contribuito a creare uno

fortissimo ribasso della produzione, da unirsi anche, e non è un fatto secondario in economia, alla quasi rassegnazione che si respira in paese tra gli imprenditori grandi, medi e piccoli, e la gente comune: una comunità che da sempre punta per sbancare il lunario sulla castagna. Sui tavoli istituzionali della castanicoltura però qualcosa incomincia a muoversi per dare sollievo al comparto. Abbiamo parlato con il vicesindaco di Montella, l’ing. Antonio Ziviello, che ha delega, tra le altre, alle politiche agricole, che ci ha dato una notizia finalmente positiva nel marasma di negatività che negli ultimi anni si è avuta intorno alla castagna: «Grazie all’impegno costante e alla vicinanza dell’assessore regionale Daniela Nugnes, da unire alla determinazione della giunta Capone che ha investito della problematica tutte le autorità competenti, sono stati portati a casa importanti risultati sui tavoli regionali e ministeriali». A Montella si è tenuto un convegno durante la sagra della castagna dello scorso novembre, nell’ambito del quale erano stati coinvolti ed interessati tutti i massimi rappresentanti istituzionali e del settore a ogni livello. Furono sviscerate una serie di questioni da sottoporre all’attenzione degli enti preposti, che potessero andare nella direzione dell’esclusivo interesse della comunità per dare una mano ad essa. Ziviello ci parla dell’importante risultato che si sta per ottenere tramite la Regione Campania: «Nella deliberazione di Giunta regionale di prossima pubblicazione si prevede – continua infatti Ziviello – di formulare richiesta al Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali al fine di attivare un coordinamento nazionale sulle problematiche del settore castanicolo e, soprattutto, prevedere l’ipotesi di interventi straordinari». Tutto questo in linea con le norme comunitarie sugli aiuti di stato a favore delle aziende danneggiate: «In particolare – specifica il vicesindaco montellese – per l’andamento climatico e fitosanitario nell’annata agraria 2014 molto», in effetti veramente poco propizio, per non farci mancare nulla, per la crescita e lo sviluppo del frutto in questione. Ziviello ci tiene a specificare un aspetto: «Questo evidente riconoscimento dello stato di calamità si integra perfettamente con l’impegno del Ministero assunto nei confronti dell’amministrazione comunale di Montella», coinvolta in prima linea nello sviluppo del tavolo, essendo, diciamo noi, il paese che dà il nome alla pregiatissima castagna, riconosciuta in tutta Italia: «L’obiettivo futuro – conclude il vicesindaco – sarà quello di sostenere e portare al tavolo ogni altra ulteriore iniziativa utile ad apportare benefici per il settore castanicolo, fonte primaria e fondamentale per l’economia montellese, da troppo tempo martoriata dalle gravi questioni che hanno portato la produzione ai minimi livelli storici». Staremo ben attenti ai risultati che questo meccanismo legislativo in via di attivazione potrà apportare alla crisi del comparto.

Giancarlo Manzi

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