Spett.le Redazione, la corruzione, negli ultimi tempi, sta dilagando in modo incontrollato nel nostro paese. Nel giro delle grandi opere pubbliche, in tutte quelle iniziative dove circolano enormi quantità di denaro, nelle ricostruzioni dovute a terremoti o calamità naturali, nell'allestimento (con il commento di Carlo Ciociola)
dei grandi eventi. Immischiati in questi scandali, troviamo quasi sempre personaggi politici, messi in posti chiave dai partiti, che si fanno corrompere, cercando di arricchirsi personalmente con i soldi di tutti noi. Gli ultimi casi eclatanti, hanno coinvolto, presidenti di Regione, Sindaci di grandissime città, Amministratori vari. Gravissimo l'ultimo caso di Roma, dove la corruzione era pilotata da esponenti mafiosi e della criminalità organizzata. La corruzione è un male endemico per l'Italia, ma ora sta superando ogni limite, dobbiamo con tutti i mezzi possibili, cercare di ostacolarla, creando terra bruciata, laddove è più facile che attecchisca. Il popolo di una Nazione in ginocchio per la gravissima crisi, non può più sopportare questo modo illecito e ingiusto di comportarsi. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, segretario del Partito Democratico, appena scoppiato lo scandalo corruttivo romano che vedeva coinvolti alcuni iscritti ha immediatamente azzerando gli organi direttivi del suo partito nella capitale. Inoltre in questi giorni, ha riunito il consiglio dei ministri allo scopo di modificare le leggi che riguardano la corruzione, proponendo l'inasprimento delle pene detentive, la restituzione anticipata di tutto il mal tolto, prima di richiedere il patteggiamento, l'allungamento dei tempi di prescrizione per chi si è macchiato, e da ora in avanti si macchierà di quell'odioso reato. Basta tutto questo? io non credo. Serve, che anche gli altri partiti coinvolti facciano lo stesso, eliminando per sempre dalle loro file chi anche dai posti di responsabilità, si è approfittato del potere, rubando per scopi personali e di partito. I reati di corruzione, turbativa d'asta, appropriazione indebita di denaro pubblico, andrebbero considerati e equiparati al reato più grave che le nostra legge prevede, l'omicidio. Perché rubare alla società, indipendentemente da quanto e come si ruba, costituisce, un danno enorme la cui enormità è difficicilmente valutabile. Se si pensa al fatto, che con la crisi attuale, sarebbero necessari e auspicabili ingenti investimenti in tutti i nostri comparti industriali e dell'economia, provenienti dagli altri paesi del resta del mondo, come potremmo attrarre in Italia nuove risorse avendo come freno, o peggio ancora, il bastone fra le ruote, della dilagante corruzione? La maggioranza dei cittadini italiani vive onestamente del proprio lavoro (quando ce l'ha ), paga le tasse e non sopporta più questo stato di cose. Per questo ciascuno di noi si deve impegnare, nel proprio ambito a far si che ci sia un effetivo cambiamento, facendo di tutto per far espellere definitivamente dai centri di potere e responsabilità, coloro che fanno della corruzione un modo sbagliato di intendere ( rubando ) il funzionamento della società civile. Questa piaga, che danneggia gravemente e degrada il nostro paese, non era mai stata abbastanza attenzionata e perseguita come in questo momento. Si spera tanto, che, una collettiva presa di coscienza, vada a migliorare velocemente l'attuale situazione. I miei più cordiali saluti, tanti Auguri, Buon Natale e Buon Anno per gli assidui Visitatori del sito e per i Gentilissimi Responsabili della Redazione. Graziano Casalini
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