Dopo un mese di accesa campagna elettorale, le elezioni hanno decretato vincitori e vinti. Digeriti
gli entusiasmi, le soddisfazioni, le delusioni, le amarezze, è tempo di strutturare qualche riflessione
più serena e meno condizionata dagli umori dell'immediato. Non ho mai negato la mia appartenenza
ideologica ai pensieri ed i valori che si riconoscono e si
individuano 'a sinistra', dunque la mia
considerazione generale si focalizza in particolar modo su ciò che è accaduto in quella sfera.
Sono partita analizzando l'esito del voto europeo, di sicuro non paragonabile per un'infinità di
ragioni a quello amministrativo, e notavo che tra Partito Democratico e lista Tsipras, la sinistra ha
raccolto 1967 voti. Se a questi sommiamo i 950 del Movimento Cinque Stelle siamo a poco meno di
3000 voti. Si tratta di un ampio elettorato eterogeneo e variegato verso cui la sinistra montellese ha
l'obbligo di guardare con attenzione ed umiltà. Oggi è il momento di riflettere sinceramente sulle
responsabilità dei singoli e dei gruppi, sulle ostinazioni, sulle scelte sbagliate, sulle idee sbagliate,
su quanto siano risultati dannosi personalismi e mancanza di coraggio, sull'inefficacia di proporsi
come valida e convincente alternativa. Da oggi è necessario far tesoro di questa clamorosa ed
innegabile sconfitta, quindi correggere il tiro e ripartire. I 'mea culpa' possono servire anche più di
una vittoria. A Montella e ai montellesi intanto auguro buona fortuna... alla nuova amministrazione
Capone buon lavoro, nell'interesse di tutti noi.
Angela Ziviello
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