Niente allaccio idrico e per risparmiare anche gli scarichi delle acque reflue direttamente nel fiume. Accade in uno dei comuni di competenza della Compagnia dei Carabinieri di Montella, che due giorni fa hanno deciso di fare accesso all'attività artigianale. Una vigile e costante l'attenzione e la vigilanza dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, per l'accertamento di reati connessi alla tutela dell'ambiente e della salute pubblica. Anche questa volta, è stata
( da proficua l'attività info-operativa dei Carabinieri della Compagnia di Montella, agli ordini del capitano Enrico Galloro, che hanno individuato un noto caseificio dove i proprietari, due imprenditori del luogo, per ovviare alle spese di smaltimento delle acque reflue industriali, le sversavano direttamente nel fiume Calore che scorre a meno di cento metri dall'opificio. Il laboratorio - uno stabile di circa 200 mq - veniva sequestrato e posto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria, per l'inosservanza di norme ambientali. Inoltre, nel corso delle verifiche, sono state accertate anche altre violazioni: infatti, sia l'amministratore che il proprietario del caseificio sono stati denunciati in stato di libertà per aver presentato false autocertificazioni e per essersi allacciati abusivamente sulla rete idrica. Insomma, un quadro di rispetto della normativa sullo smaltimento che non era assolutamente in regola con la legge. Ma nessuna criticità sarebbe stata comunque riscontrata sotto il profilo igienico e sanitario. Quindi relativamente alla qualità del prodotto che finiva molto probabilmente sulle tavole di tanti cittadini residenti in Alta Irpinia.( da il corriere dell'irpinia)
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