E' un Capodanno di austerity in Irpinia. La crisi si fa sentire con forza anche sulle spese del cenone. E se è vero che non si rinuncia alla tradizione, sono sempre di più coloro che scelgono di trascorrere l'ultima notte dell'anno in famiglia anche se le offerte nei ristoranti impazzano. Pochi gli ospiti di prestigio, si punta piuttosto su cibo genuino e buona musica. La conferma arriva dalla proprietaria del ristorante La locandiera di Serino: «Le presenze rispetto agli anni passati sono diminuite. Non ci lamentiamo ma il calo si fa sentire con forza, anche rispetto allo scorso anno. La differenza si attesta su una percentuale del 30%. Anche in occasione
delle feste del Natale abbiamo lavorato di meno, sono diminuite di molto, ad esempio, le cene aziendali. I prezzi dei fornitori sono aumentati ma abbiamo scelto di mantenere invariato il costo del cenone, si paga 60 euro con un ricco menù a base di pesce e musica dal vivo con i Donsa». Sulla stessa linea il titolare del Boschetto di Serino: «Il calo si avverte già da qualche anno, le richieste per il cenone del 31 dicembre sono state di gran lunga inferiori agli anni passati, del resto, le stime fatte a livello nazionale che parlavano di un crollo delle spese non lasciavano bensperare. C'è voglia di risparmiare e molti hanno preferito trascorrere il 31 in famiglia. Da parte nostra, abbiamo cercato di puntare su prezzi competitivi, menù di qualità e un bel trio di artisti, i Ragazzi del Cuore, Santino Caravella di Made in Sud e il cantante Pasqualino Maione». Ricco il menù, a prezzo di 65 euro, antipasto di Capodanno; Delizie del mare; Trofiette del Terminio; Girelle con gamberetti e zucchine; Filetto di Branzino al limone; Mazzancolle allo champagne, Sfoglie di melanzane, Medaglione di tacchino ai marroni, Delizie dell'orto, Insaccato di Maiale con lenticchie, Fantasia di frutta, Dolce di capodanno.
Primo bilancio tra luci e ombre anche per il titolare dell'hotel La foresta di Montoro Inferiore: «Le prenotazioni ci sono ma certo la differenza rispetto agli anni passati si avverte, se in passato riuscivamo a totalizzare oltre duecento presenze, quest'anno non supereremo le 150. Abbiamo puntato quest'anno su più menù con un prezzo che varia dai 60 agli 80 euro proprio per andare incontro alle esigenze più diverse, affiancando alle specialità nel segno della tradizione buona musica».
A confermare la flessione anche il proprietario de La Via delle Taverne di Atripalda: «Il calo c'è anche se fortunatamente possiamo contare su una clientela consolidata che sceglie il nostro locale perché conosce la nostra cucina. Il prezzo è di 90 euro, alle specialità che riprendono la cucina antica non potevamo non affiancare la musica della posteggia». Nel menù de la Via delle Taverne minestra maritata, polipetti alla luciana con crostini, alici fritte sale e pepe, linguine al nero di seppia o linguine ai frutti di mare, sartù di riso, spigola con purea di ceci, capitone fritto, cappone ripieno, zucchine all'iscapece, purè di patate. Assolutamente particolari anche le scelte relative al dolce con struffoli, susamielli, divino amore e paste reali. Si brinda con spumante Montesole e i vini Fiano Niveus-Campi Taursini Dolium. Dopo la mezzanotte vellutata di lenticchie con zampone. All'hotel Kristal di Ariano il cenone costa 75 euro nel segno di carne e pesce: «Anche noi abbiamo lasciato i prezzi invariati ma la differenza si vede, abbiamo clienti che confermano di anno in anno la scelta ma diventa sempre più difficile avere il tutto esaurito - spiega la titolare - Molte le famiglie che arrivano anche dal foggiano e scelgono di pernottare anche in albergo». Dall'Incanto di Pietradefusi spiegano che «le prenotazioni non vanno male ma non è più come negli anni passati. Anche se per quel che ci riguarda il calo non è drastico. Da dove vengono i nostri clienti? Dalla provincia ma anche dal napoletano. Il menù, al prezzo di 77 euro, si affianca alla musica di ottime band». Bilancio positivo a La Garganta di Avellino «La gente vuole risparmiare ma non si rinuncia alla buona cucina e a celebrare le feste. Abbiamo aperto da meno di un anno e non possiamo fare confronti con il passato ma le richieste non mancano. Il cenone costa 85 euro con un menù per bambini a 30 euro».
Tra le specialità de la Garganta capriccio di mare con involtino di salmone e zucchine, bianchetti al gratin, polipetti alla luciana, paccheri alla crema di scampi, troccoli alla posillipo, baccalà fritto su vellutata di ceci, frittura di gamberi e calamari, filetto d'orata alla costa Azzurra. A parlare di un leggero calo dall'hotel Bel Sito di Manocalzati: «Non abbiamo la certezza di avere il tutto esaurito ma non ci lamentiamo». Tra le specialità - prezzo 100 euro, 60 euro per i bambini - risotto mantecato con capesante, lupini di mare e fiori di zucca, scialatielli con aragostella e pomodorini pachino, alzatine con bocconcini di baccalà e fettucce di totano pastellati al prosecco, gamberoni argentini con pasta katifi, fian di spinaci. Al de la Ville il cenone raddoppia, in sala rosa, al prezzo di 150 euro - Carpaccio di salmone marinato e melone bianco, con velatura di mandorle, Ravioli di bufala con i pomodorini di collina di Montecalvo, gocce di emulsione al basilico, Risotto mantecato con astice e limone, Orata al Fiano di Avellino, Verdurine croccanti, sorbetto allo champagne, maialino profumato alle erbette fini - nella sala "Il Cavallino, al prezzo di 80 euro, tra gastronomia doc e momenti di spettacolo. Al ristorante Pepe Nero di Montella il cenone costa 80 euro, tra le specialità gamberone gratinato al sale grosso di Cervia, zappetta totani ceci e cappesante al tartufo nero, raviolone al nero su crema di seppia, crostacei e pesto, calamarata al profumo di mare, involtino di pesce spada con granella di pistacchio di bronzee su tortino di patate aromatizzato al rosmarino. Nel corso della serata sarà estratto un fantastico week end per due persone. E' festa anche all'hotel Serino con specialità doc e l'animazione di Joy Saveriano, Peppe Cancro (The houselab), Sebastian Car (cenone più disco 80 euro)
CABARET E PROTAGONISTI DELLA TV
Scartata già da qualche anno l'idea del Capodanno in piazza, poichè troppo costosa, agli irpini non resta che accontentarsi dei veglioni made in Irpinia con la possibilità di ballare. L'Havana club di Ariano sceglie di puntare su alcuni dei volti più popolari del grande schermo, Massimiliano Morra, il protagonista, amatissimo dalle donne, della fiction "Baciamo le Mani", Ciro Petrone, tra gli interpreti di Gomorra, Eramso Genzini, Santino Caravella di Made in Sud, Lucia Rossitto di Uomini e donne, e il sosia ufficiale di Elvis Joe Bavota: «Le prenotazioni - spiegano dall'Havana - procedono discretamente ma la crisi si sente, abbiamo puntato su prezzi pensati per tutte le tasche. Cenone a base di carne più discoteca 50 euro, dopo la mezzanotte si balla, invece, a 15 euro». Al Big Ben di Montemiletto un altro protagonista del piccolo schermo, arriva Francesco Testi, dopo la mezzanotte dj set con Steven Koll e dj Marfel. Il cenone costa 65 euro mentre si balla dopo la mezzanotte a 25 euro. Cabaret di scena anche al Grand Hotel Irpinia di Mercogliano con i Vietato fumare, Ciro Coppola, Yauri Monaco, musica con Marisol e gran finale con Sebastiano e Nataly. Nel ricco menù tra i primi cannolo agli antichi sapori della nostra terra, calamarata fresca con l'aragosta, tra i secondi filetto del salmone di Norvegia, gamberoni al gratin ai vapori della falanghina Notizie da IL CORRIERE DELL'IRPINIA
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