Eccellenza - Un anno di calcio: il 2009 amaro per le irpine
L'anno appena trascorso non ha regalato sussulti alle società irpine militanti nel campionato di Eccellenza. La retrocessione del Montoro in Promozione, i playout del Serino, la salvezza del Montella e il fallimento dell'Hirpinia hanno lasciato una ferita ancora non rimarginata.
Serino - La società cara a patron Tedeschi, partita con ambizioni importanti affievolite tuttavia con il passare del tempo, deve pensare esclusivamente alla salvezza per ripartire e magari riprogettare un programma d'avanguardia che faccia al caso della piazza serinese che ha fame di calcio dopo la disputa degli spareggi per le D di tre stagioni fa. La dirigenza nel mercato estivo ha regalato al trainer Gargiulo calciatori del calibro di Ranieri e Persichino prelevati dall'Ippogrifo Sarno, che nella stagione 08/09 hanno fatto faville. Deve crescere, si spera nel miglior modo possibile (la società in questo è maestra), il centrale 91 Bosco, già nel mirino di società importanti e che da due stagioni è perno della retroguardia.
Montella - La società del sindaco Capone, dopo aver concluso l'annata precedente con una salvezza arrivata in anticipo, in questa stagione ha puntato su giovani emergenti e su un allenatore giovane quale Specchio (poi dimessosi, ora c'è Giampaolo Russo ex Atripalda, ndr). Le esaltanti vittorie con Ebolitana e Baia di quest'anno hanno dato vigore ad un manipolo di calciatori che ha voglia di tuffarsi in palcoscenici importanti. Grazie all'abilità del diesse Antonio Governucci, il Montella annovera tra i suoi Stefano Sgambati (ex Avellino) in attacco e qualità a centrocampo con i vari Capuano e Parritto. Il campionato è arrivato al giro di boa e il Montella deve e può ottenere la salvezza.
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