UN PROGETTO DI PUC CONTRADDITTORIO E POCO CREDIBILE L’Amministrazione Comunale di Montella ha presentato in questi giorni, prima alla cittadinanza e poi alle organizzazioni sociali, professionali e politiche, il Preliminare del Piano Urbanistico Comunale. Il Circolo di Sinistra Ecologia Libertà di Montella ha analizzato la proposta progettuale con spirito costruttivo, mettendo da parte ogni comprensibile remora nei confronti
di un’Amministrazione comunale che ha interpretato l’urbanistica solo come materia da rivedere e riprogettare e che ha omesso, volutamente e irresponsabilmente, il completamento del vigente Piano Regolatore Generale. Alcuni obiettivi e principi che l’Amministrazione Comunale pone a base del PUC, tanto
enfaticamente magnificati dal Sindaco e dall’Assessore al’Urbanistica negli incontri di presentazione tra saluti, ringraziamenti e congratulazioni reciproche, sono senz’altro condivisibili come la riqualificazione del centro storico, la valorizzazione e la salvaguardia del territorio rurale e il contenimento dei consumi di suolo, ma appaiono decisamente poco credibili. D’altra parte essi vengono contraddetti dalle scelte urbanistiche del PUC, per esempio:
- la sproporzionata valutazione del fabbisogno decennale di edilizia residenziale: i progettisti hanno stimato un fabbisogno edilizio pari a 508 alloggi (corrispondenti a circa 1500/ 2000 vani), prevedendo un incremento demografico di 348 unità. I dati anagrafici ufficiali, invece, attestano che l’incremento demografico nel decennio 2003 – 2013 è stato appena del 1% e che la popolazione residente dal 31 dicembre 2003 al 31 agosto 2013 è aumentata solo di 80 unità, molto al di sotto di quanto stimato. E’ molto probabile che tale sarà la crescita demografica anche del prossimo decennio.
La stima effettuata non può trovare giustificazione nel fatto che i dati sono desunti dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale: bastava recarsi all’Ufficio Anagrafe del Comune di Montella per rendersi conto che la realtà è ben diversa.
La prospettiva, però, che, nel prossimo decennio, potenzialmente si potranno costruire ulteriori 508 abitazioni, rendendo edificabile una superficie consistente di territorio, potrebbe rappresentare per l’Amministrazione Comunale un ottimo argomento per la prossima campagna elettorale delle amministrative.
1- La valutazione del fabbisogno abitativo, che non tiene minimamente conto che ampie zone del centro storico sono totalmente disabitate e centinaia di abitazioni non occupate. Un’Amministrazione che si propone di riqualificare le zone urbane più antiche non può ignorare tale realtà.
La riqualificazione del centro storico non può essere realizzata se questa parte del paese viene ulteriormente impoverita con la delocalizzazione dei servizi e delle attrezzature (scuole, impianti sportivi, aree di verde attrezzato). L’Amministrazione Comunale fantastica invece la costruzione di megastrutture (Cittadella scolastica) in aree marginali e periferiche del paese ignorando, tra l’altro, che tali opere sono di difficile realizzazione soprattutto per la profonda crisi economica in cui ancora versa l’Italia.
1- Il sostanziale ampliamento del Piano Insediamenti Produttivi (si prevede praticamente il raddoppio dell’attuale superficie) non viene giustificato da elementi certi, quali la richiesta di nuovi insediamenti e la carenza di lotti nell’attuale perimetrazione, ma da una aleatoria e dubbia riorganizzazione dell’area. Tale previsione contrasta con l’espressa volontà di salvaguardare il territorio rurale e di contenere i consumi del suolo.
Questi sono solo alcuni aspetti, i principali, che inducono Sinistra Ecologia Liberta di Montella ad esprimere un parere non positivo al Preliminare del PUC presentato dall’Amministrazione Comunale, perché non c’è coerenza tra alcuni, anche lodevoli, obiettivi e le scelte progettuali finora operate.
Il Circolo di SEL di Montella ritiene, invece, che la programmazione urbanistica, lo sviluppo economico e la crescita sociale del nostro paese vadano basati innanzitutto su elementi concreti e comprovabili. Bisogna realmente porre al centro della progettazione del PUC la compatibilità degli interventi con le caratteristiche proprie del nostro ambiente naturale, del territorio rurale e del patrimonio storico urbanistico e edilizio, pertanto il loro denominatore comune deve essere il rispetto, la conservazione e la valorizzazione delle risorse esistenti.
Il miglioramento della qualità della vita, il soddisfacimento di bisogni essenziali della popolazione in presenza di una gravissima crisi economica e sociale che sta colpendo pesantemente il mondo intero, non può prescindere da un’attenta considerazione di questi elementi: le grandi opere, i progetti stupefacenti ma irrealizzabili e soprattutto inutili appartengono a logiche del passato. Possono essere vantaggiosi per una campagna elettorale, ma non cambieranno minimamente le condizioni di vita delle future generazioni, che si prospettano, purtroppo, sempre più incerte e precarie.
Il Circolo E. Berlinguer di Montella
Commenti offerti da CComment