Avellino – «Le Comunità Montane vivono in uno stato di estrema precarietà per la mancanza di risorse». Antonio Santacroce, segretario provinciale della Cisl Fp IrpiniaSannio, fa il punto sulla delicata vicenda riguardante i dipendenti delle Comunità Montane Partenio Vallo Lauro con sede in Pietrastornina, Terminio Cervialto con sede in Montella, Ufita con sede in Ariano Irpino ed Alta Irpinia con sede in Calitri «che da mesi non sono in grado di pagare gli stipendi dei propri dipendenti. La problematica – precisa Santacroce – interessa tutti i dipendenti, circa 650 in tutta la Regione Campania tra tecnici ed amministrativi, da non confondere con la forestazione».
La vertenza è stata di recente al centro di una verifica in Prefettura. «La Regione Campania – continua Santacroce – è inadempiente anche nei confronti delle comunità montane alle quali ha erogato in modo parziale i fondi dell’anno 2012, aggravando le difficoltà economiche ed impedendone, così, la normale attività istituzionale. E’ una situazione intollerabile che continua a vederci mobilitati per rivendicare i numerosi stipendi che i lavoratori attendono da mesi». Il sindacato ha chiesto al Prefetto di istituire un tavolo tecnico per avviare la necessaria discussione e per trovare soluzioni definitive.
«La politica faccia la sua parte per restituire dignità a tutti i lavoratori delle Comunità Montane alcuni dei quali sono prossimi alla pensione. Ci auguriamo – conclude Santacroce – che la volontà della Regione Campania si esprima in fatti che tengano realmente conto delle esigenze dei cittadini e dei comuni montani». Il caso si intreccia con l’infinita vertenza dei forestali. Il gruppo regionale del Pd, attraverso i componenti della commissione agricoltura, Pica, D’Amelio e Caputo, denuncia il tentativo della maggioranza di trasformare il rapporto di lavoro degli operai idraulico-forestali, da tempo indeterminato a tempo determinato, riducendo il numero di giornate lavorative fino ad un massimo di 188 annue».
Oltre ad evidenziare l’illegittimità di tale norma che lede i diritti acquisiti degli operai forestali assunti a tempo indeterminato, in alcuni casi da più di un decennio, i consiglieri del Pd – si legge nella nota – contestano l’operato della maggioranza che tenta di utilizzare la legge finanziaria regionale, in palese contrasto allo Statuto, per modificare leggi sui più svariati argomenti, bypassando e mortificando il ruolo del Consiglio Regionale. La programmazione degli interventi a difesa delle risorse naturali e la stessa legge regionale n. 11/96, necessitano di un riesame complessivo, ma si chiede che la trattazione venga fatta nei tempi giusti e, in particolare, nelle sedi istituzionali chiamate ad esprimersi per competenza».
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