Montella- Saranno discussi a breve i ricorsi presentati al Comune di Montella per l'autovelox posizionato lungo l'Ofantina bis. Fino ad oggi sarebbero state registrate ben 12mila contravvenzioni, mentre continuano a sommarsi anche i ricorsi presentati al Giudice di Pace cittadino, che il prossimo 26 ottobre si pronuncerà in merito alla contestata illegittimità dei misuratori, ma anche sulla congruità del limite di velocità , imposto dal Comune a 60 chilometri orari.
Nella maggior parte dei ricorsi presentati, infatti, si protesta la nullità dei verbali, di cui si richiede la cancellazione da parte del giudice di pace e il riconoscimento delle spese legali. Non si esclude dunque, che a seguito del pronunciamento del Giudice di Pace, il Comune possa vedersi contestata la regolarità del misuratore stesso: se accolte le contestazioni, le casse municipali potrebbero dover sostenere il risarcimento delle contravvenzioni precedenti, in aggiunta alle spese processuali.
Nei verbali di contestazione, intanto, i cittadini o gli studi legali affidatari della pratica, elencano un ampio ventaglio di presunte irregolarità che ora toccherà al giudice verificare. Tra le motivazioni, il difetto del potere impositivo del limite di velocità sul tratto di strada in questione: l'articolo 142, comma 1, del Codice della Strada dispone che il limite di velocità massimo sulle strade extraurbane principali è di 110 chilometri orari, mentre su quelle extraurbane secondarie è di 90, sostengono alcuni legali interessati alla vicenda. Ma il limite di percorrenza troppo basso, si aggiunge ad altro genere di osservazioni, ovvero che il modello del rilevatore utilizzato sarebbe diverso da quello indicato nel verbale di accertamento impugnato. In altri casi, i ricorrenti ritengono non sufficientemente schermato l'impianto, che sarebbe esposto al rischio di manipolazioni.
Al centro dell'interesse del dibattito intanto, resta l'interrogativo sull'esistenza di un'apposita convenzione fra Comune e Anas, per le autorizzazioni necessarie alla Polizia Municipale ad esercitare la competenza comunale anche al di fuori dell'ambito della propria competenza. In diversi ricorsi, è stato evidenziato infatti che la proprietà della SS7 Appia sia dello Stato, a cui compete apporre la segnaletica, i limiti di velocità ed eseguire i controlliâ. Il dibattito, inoltre, ha coinvolto anche gli amministratori del comprensorio, che hanno constatato l'urgenza di aumentare il limite di velocità , per garantire la sicurezza stradale ai veicoli lungo un tracciato a scorrimento veloce. Di altra natura, invece, gli interrogativi dei cittadini, ansiosi di conoscere l’aumento del gettito nelle casse comunali, a quanto ammonta, e come saranno reinvestite le somme ricavate. Infine, l'esposto di un cittadino di San Mango sul Calore, per ragioni familiari spesso a Montella, che ha presentato un esposto al Comune e alla Provincia. in discussione un principio di moralità , al di là di quanto stabilito dalle norme, ha spiegato Attilio Pierni, che contesta all’ente la prerogativa di imporre e gestire i limiti di velocità sulla tratta.
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