Stroncata da un arresto cardiocircolatorio causato da uno schock anafilattico. La tragedia è avvenuta nelle campagne di Montella, dove una cinquantanovenne, Rosa Santoro, si trovava in compagnia del marito. Lavori al castagneto, quello che stava eseguendo la coppia, che è stata conclusa in modo drammatico.
La tragedia è avvenuta nella mattinata, quando all’improvviso la donna ha accusato un forte bruciore ed un malore, perdendo i sensi e finendo a terra. Subito è scattato l’allarme al personale del 118, che è giunto dopo qualche minuto sul posto. Ma ormai, per la sessantenne non c’era più nulla da fare. La donna era già deceduta ed il personale di soccorso non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
Sul posto sono intervenuti anche i militari della Compagnia dei Carabinieri di Montella, agli ordini del capitano Enrico Galloro, che hanno constatato che il decesso era avvenuto per cause naturali, informando la Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi sulla vicenda. La salma della donna è stata subito riconsegnata alla famiglia, e già oggi saranno celebrati nella chiesa del centro altirpino i funerali. Pochi dubbi sulle cause del decesso, ad uccidere la signora Rosa il morso di un insetto, molto probabilmente un calabrone. Lo shock anafilattico è una rapida sequenza di eventi, per lo più scatenata dal contatto di anticorpi IgE con un allergene, che si sviluppa improvvisamente e che può mettere in pericolo la vita del paziente, in questo caso, ha comportato il decesso della sessantenne.
Che avrebbe presentato tutti i sintomi dell’attacco allergico. Prima un respiro si fa difficoltoso in quanto il polmone è preda di un attacco asmatico grave e la pelle può presentare orticaria o angioedema. Fatale, l’infiammazione si estende al laringe e alle corde vocali (glottide), incombe il rischio di una ostruzione totale del passaggio del respiro. Una disgrazia, quella di Montella, che ha lasciato sgomenta l’intera comunità. Una comunità, quella altirpina, che si prepara oggi a dare l’ultimo saluto alla donna, molto stimata nella zona, una famiglia distrutta dal dolore e da una morte improvvisa, quella della sessantenne Santoro.
Api, vespe, gialloni e calabroni: il veleno degli imenotteri contiene sostanze con attività tossiche e irritanti che nel caso di soggetti allergici può portare a reazioni gravi come lo shock anafilattico. I fattori di rischio più rilevanti per le reazioni generalizzate gravi sono la sede della puntura (più pericolose quelle al volto e al collo), l'età (gli anziani sono più a rischio, soprattutto se ipertesi o con patologie cardiache e respiratorie), l'uso di farmaci, antipertensivi, il tipo di insetto (l'ape è più pericolosa della vespa). Purtroppo una disgrazia che ha visto morire una donna che si era recata in montagna con suo marito. da"IL CORRIERE"
Commenti offerti da CComment