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SERGIO PIZZA , RISPONDE AL SINDACO DI MONTELLA SULL’ARTICOLO DI MANOLA PIZZA

Da qualche anno, purtroppo, sentiamo sempre di più sulla nostra pelle il continuo degrado economico e sociale del nostro paese. Per di più si sente il degrado democratico in cui è caduta la nostra comunità per merito di un gruppo di incompetenti e incapaci che si sono ritrovati ad amministrare il nostro amato paese. Sono oramai passati oltre tre anni dall’insediamento dell’amministrazione Capone ed oggi i nostri concittadini, ma soprattutto molti di coloro che li hanno votati, si sono resi conto che questa amministrazione comunale ha prodotto ben poco per non dire quasi nulla. Ma al riguardo interverrò in seguito anche per manifestare la completa incapacità a portare avanti iniziative e opere pubbliche addirittura già appaltate dagli amministratori precedenti. Qualche tempo fa, a mezzo stampa, avevo sostenuto che tali cause andavano sicuramente ricercate sia nella scarsa capacità ed esperienza amministrativa e sia nella mancanza

di collaborazione con le altre istituzioni che, purtroppo, vedono Montella completamente isolata sia dal punto di vista politico che da ogni dibattito o accordo con le varie istituzioni. Quanto sopra si è dimostrato più che fondato dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti. Quando si vuole imporre le proprie idee utilizzando tutti i mezzi, leciti e/o illeciti, quando si crede che “Montella è dde lo mio e fazzo quero ca oglio io”, non si ottiene altro che l’inasprimento dei rapporti all’interno della propria comunità. In questo scenario emerge tutta l’incompetenza, la furbizia e la superbia con un evidente dispregio nei confronti di coloro che democraticamente cercano di riportare la vita amministrativa nel rispetto della democrazia e delle regole civili. Leggere il comunicato stampa (quello integrale) del Sindaco, addirittura su carta stampata del Comune di Montella, rappresenta l’emblema e lo stato d’animo di coloro che attualmente stanno amministrando il nostro Comune. Quando non si è capaci di gestire la vita amministrativa di un paese, quando non si capisce quale dovrebbe essere il ruolo istituzione di un Sindaco, quando si è a corto di motivi o giustificazioni credibili, quando non si riesce a reggere un confronto democratico, il nostro Sindaco cerca sempre di combattere ”l’avversario politico” tirando in ballo i rispettivi familiari. Cercare di offendere o addirittura di azzittire i consiglieri comunali è cosa grave e ancora più grave quando si parla di una signora e madre di due bambine che per scenografia o per livore vengono tirate in ballo dal nostro Sindaco. Cosa dire, è veramente il caso di commentare ? Meglio di NO. Non mi va di scendere in tali bassezze. Ma veniamo al concreto dell’argomento sollevato. Preliminarmente va ribadito con fermezza che la vita sociale di un paese si fonda soprattutto sulle proprie esigenze e le proprie ragioni. Quando le esigenze e le ragioni sono diverse bisogna cercare democraticamente un punto comune. In tale ottica, venendo incontro alle esigenze di tanti cittadini e di coloro che vogliono passeggiare su via M. Cianciulli, sin dall’inizio è stato proposto un si al senso unico, ma solo la sera e i giorni non lavorativi, semplicemente perché è in tali occasioni che vi è la maggiore permanenza dei pedoni. Cerando di ingannare i propri concittadini, il Sindaco pro-tempore nel citato comunicato stampa riporta la norma, tra l’altro in modo confuso e disarticolato, del regolamento del nuovo codice della strada che, a suo dire, regolamenterebbe i vasi e le transenne allo stato posate lungo il tratto stradale di via M. Cianciulli. Ma guarda caso si dimentica di trascrivere la parte finale dell’art. 180, da lui stesso richiamato, che prescrive che i “I dissuasori di sosta devono essere autorizzati dal Ministero dei lavori pubblici - Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale e posti in opera previa ordinanza dell'ente proprietario della strada.” Ebbene, da quanto è stato messo in atto, dato che le fioriere e le transenne posate sono di manifattura locale o meglio artigianale senza alcuna omologazione degli organi competenti, si deve ritenere che il nostro Sindaco o chi per esso si è sostituito al Ministero dei Lavori Pubblici e li ha omologati di persona. Forse il Sindaco o chi per esso ci può indicare con quale norma legislativa ha avuto tali poteri ? Forse i nostri amministratori con le loro azioni intendono scavalcare le leggi dello Stato? Sarebbe interessante avere una risposta precisa. Ma vi preannuncio che non ci sarà perché non vi è norma che ha modificato le disposizioni riportate nel citato art. 180. Ma cercando di arrampicarsi sugli specchi si potrebbero avvalere dell’art. 178, che tratta anche i delimitatori di corsia (nel nostra caso più confacente), ma guarda caso anche in questo articolo l’ultimo comma prescrive che “I delimitatori di corsia di cui ai commi 3 e 4 devono essere approvati dal Ministero dei lavori pubblici - Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale e posti in opera previa ordinanza dell'ente proprietario della strada.” E che non ci vengano a ridire che tali norme non sono applicabili per il centro abitato di Montella, semplicemente perché le leggi sono uguali per tutti. Questo modo di agire con arroganza e prepotenza non può che continuare a trascinarci in una regressione economica e sociale che oramai tutti avvertono sulla propria pelle. Ed è in tale ottica che la consigliera comunale Emanuela Pizza ha legittimamente sollevato la questione proprio per il ruolo istituzionale che ricopre che è quello di controllare e criticare, come nel caso, chi amministra il nostro paese. Nel concludere, voglio ringraziare, anche se non lo conosco di persona, il portavoce provinciale della DC-Ppe, dottor Vincenzo Filomena, per le sue profonde e significative parole spese nel suo intervento in favore di chi cerca di fare “politica” e spendersi per il proprio territorio. Sergio Pizza Capogruppo de IL PATTO – terzo polo.

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