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Montella, Capone a Pizza: «L’isola pedonale? Creata con responsabilità»

Capone Ferruccio-Foto«Francamente, - dice - per certe assurdità non varrebbe la pena sprecare nemmeno un minuto del mio tempo ma sono state dette cose non vere che vanno chiarite.
Siamo al cospetto dei classici colpi di coda degli animali feriti che con tendenziose dichiarazioni offendono l'intelligenza dei cittadini che pur non essendo consiglieri ne sanno molto di più di norme del Codice della Strada, di regolamenti e di giurisdizione sul territorio. I consiglieri Pizza avrebbero scritto al Prefetto infastidendolo con considerazioni sterili ed inutili, doglianze strumentali, facendosi apprezzare negativamente interpretando le norme ad uso e consumo e cavalcare strumentalmente un eventuale disagio di pochi commercianti che, sicuramente, si stanno dimostrando molto più sensibili e collaborativi. I consiglieri Pizza, anche se dell'opposizione, dovrebbero sempre essere di esempio costruttivo e considerare gli interessi della maggior parte dei cittadini, dei tanti emigranti, visitatori che nel periodo estivo

ci confortano con la loro presenza. La doglianza dell'ex assessore è in netta contrapposizione al suo ruolo istituzionale soprattutto rispetto al senso civico crescente nell'intera provincia e in Italia circa la limitazione del traffico con l'attuazione dei sensi unici e isole pedonali dei centri abitati per favorire i pedoni, gli anziani, le mamme ed i bambini.
Va precisato ai nostri lettori che ogni provvedimento adottato dall' Amministrazione comunale di Montella è legittimo, fondato sul rispetto delle leggi e nell'interesse dei cittadini. Infatti l'isola pedonale ed il senso unico sono attuati su un tratto urbano di esclusiva giurisdizione per effetto di un verbale del 25 maggio 1999 intervenuto tra l'Anas ed il Comune di Montella nel quale è tra l'altro sancito che il Comune di Montella, a decorrere dalla data del presente verbale, assume in consegna il tratto di strada compreso tra il Km. 43,5 ed il Km. 45,34, regolando in nome, per conto e diritto proprio l'intera proprietà stradale sopra descritta e provvedendo direttamente, a propria cura e spese, alla sua manutenzione ed a tutte le altre attività connesse con la sua gestione, cessando in pari data l'ANAS da qualsiasi competenza manutentoria, di governo, di vigilanza e di tutela. Questo è il contenuto del Verbale. Ora strumentalizzare, interpretando in malo modo, detto verbale vuole essere una pretestuosa verità. Orbene costoro, pur sapendo di mentire, travisano la sostanza di detto verbale che autorizza in toto l'amministrazione comunale a farne l’uso più opportuno senza nessuna esclusione. Con riferimento alla pericolosità e omologazione dei vasi e transenne, si tratta di ulteriore strumentalizzazione infatti, l'art. 180 del regolamento di esecuzione al C.d.S. dispone che: i dissuasori di sosta possono assolvere a funzioni accessorie quali la delimitazione di zone pedonali. Pertanto, i materiali utilizzati, vasi e transenne in legno ben si integrano nel contesto ambientale del nostro paese montano.
Quindi coloro che cercano li arrampicarsi sugli specchi hanno dimostrato ancora una volta la totale irresponsabilità cercando artatamente di far passare alla cronaca un gesto civico, cioè l'istituzione del senso unico e dell'isola pedonale, come un atto di inciviltà e di trasgressione di regole. E se quest’amministrazione ha inteso riservare un minimo di attenzione ai pedoni e a coloro che cercano la passeggiata tranquilla lo ha fatto nel segno della responsabilità, del rispetto delle leggi».  

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