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Terminio Cervialto, scoppia la protesta

MONTELLA- E’ ripresa ieri mattina la guerra di Ciro Rosania, l’operaio forestale della Terminio Cervialto, che ha deciso di riprendere lo sciopero della fame davanti alla sede dell’ente montano di Montella. Dopo sei mesi, di fatto, l’operaio ha deciso di dar vita a una nuova plateale protesta.
Dodici mesi senza stipendio. Certo, un problema di tanti, del settore Forestazione alla Comunità Montana Terminio Cervialto. Ma per Ciro Rosania l’attesa, l’indifferenza, l’assenza di risposte, i tentennamenti, i dietro front della Regione Campania vanno affrontati di petto.
«Ho deciso di riprendere la protesta perché in questi mesi non è cambiato nulla - afferma Rosania - La politica, i sindacati e le stesse organizzazioni ecclesiastiche ci hanno abbandonato. Sono arrivato allo stremo. Non posso andare più avanti. Ho bisogno dello stipendio per vivere».

Da IL CORRIERE


Senza retorica, Ciro Rosania, operaio forestale della Terminio Cervialto, sta mettendo anche a rischio la sua vita. Lo sciopero della fame praticato da lui che ha particolari problemi di salute non è cosa assolutamente da sottovalutare.
«Rimarrò di fronte alla sede dell’ente fino a quando non avrò risposte chiare. Mi hanno già preso in giro una volta, ora basta. Rimango allibito di fronte alla mancanza di solidarietà da parte delle altre comunità montane della provincia. Noi operai della Terminio Cervialto siamo stati abbandonati da tutti. Dopo il mancato pagamento di ben dodici mensilità, non c'è stato nessun intervento da pare delle istituzioni locali. Mi chiedo, noi poveri operai, da chi dobbiamo essere tutelati? Siamo stati privati di un diritto costituzionale, siamo stati feriti moralmente e materialmente. Non spetta a me dare la colpa a qualcuno, ma dare la colpa a qualcosa sì. E' il sistema politico regionale che non esiste, non c'è nessun governo regionale, la giunta sembra inesistente. Io credo che il nostro presidente Stefano Caldoro non si sia assolutamente preoccupato dei problemi che si sono innescati su tutto il territorio».
Il 13 maggio in Irpinia passerà il Giro d’Italia. In assenza di risposte certe Rosania è pronto a bloccarlo e a manifestare davanti alla sede della Prefettura.
«Troppo tempo è stato perso in questi mesi. Adesso basta».





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