MONTELLA - E’ il momento del dibattito sull’emergenza neve dopo i giorni di vera paura per tutta l’Alta Irpinia. Dopo le dichiarazioni dell’ex assessore Emanuela Pizza arriva la replica, del primo cittadino Ferruccio Capone.
«Con particolare apprezzamento - dice Capone - apprendo dell’interessamento dell'ex Assessore all'Agricoltura Emanuela Pizza al problema dell’approvvigionamento dei mangimi per gli animali in occasione delle emergenze atmosferiche degli ultimi giorni, quantunque non appaia opportuno arrogarsi meriti che vanno riconosciuti alla Amministrazione Comunale che, anche in momenti di vera criticità, ha raggiunto ogni contrada del territorio, anche la più isolata, con ogni mezzo, per evitare il sicuro isolamento di persone ed animali che le ingenti e ripetute nevicate avrebbero, senza dubbio, prodotto».
«Inoltre, l'Amministrazione Comunale sta intraprendendo fattive collaborazioni con Enti sovracomunali sia con iniziative immediate che con interventi futuri a ristoro dei danni subiti. In tal senso - continua - ho avviato un proficuo dialogo con l'assessore Amendolara ottenendo la promessa che fondi del PSR saranno stornati per rinfrancare le aziende agricole. A tale, scopo attraverso le Associazioni, si censiranno i danni subiti dalle attività agricole del territorio per organizzare le procedure istruttorie finalizzate al risarcimento dei danni subiti. Nell'immediatezza il ho contattato personalmente il Direttore Regionale della Coldiretti, Dott. Prisco Sorbo ed il Direttore Provinciale della Coldiretti Dott. Marcello De Simone, e grazie al loro cortese interessamento ed alla grande disponibilità dimostrata sono stati messi a disposizione quindici quintali di mangime per animali destinati alle aziende zootecniche in crisi».
«L'amministrazione Comunale con ogni mezzo, in questi giorni particolari di emergenza, è vicina alla popolazione montellese, le non poche difficoltà vengono superate con l'impegno e la dedizione di quanti hanno profuso ogni sforzo, di persone e mezzi , per rendere i disagi, comunque inevitabilmente patiti dalla cittadinanza, tollerabili e superati in un più che ragionevole lasso di tempo».
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