MONTELLA- Otto mesi di reclusione per il giovane lionese che dopo una serata di scorribande nella cittadina altirpina, pensò bene di investire il comandante della Stazione dell’Arma e un Carabiniere, dopo aver avuto con gli stessi un violento diverbio e aver proferito nei loro confronti delle minacce chiare. La decisione è stata assunta dal giudice monocratico del Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi, che ha riconosciuto valida la tesi dell’accusa, la Procura della Repubblica santangiolese, espressasi per la penale responsabilità del ragazzo.
I fatti si riferiscono all’agosto del 2008, quando dopo una segnalazione i militari dell’Arma giunsero sul posto dove il giovane stava dando fastidio nel centro abitato del paese. Raggiunto dai militari dell’Arma di Montella, questo inveì nei loro confronti, ne strattonò uno e subito dopo tentò di portarsi via dal luogo dove era stato bloccato, con la propria autovettura. Una manovra senza tenere conto dei militari dell’Arma, tanto che il comandante della Stazione fu anche investito. L’uomo fu tratto in arresto per tutta una serie di reati.
La Procura, all’epoca dell’indagine si occupò l’attuale sostituto in servizio presso gli uffici inquirenti avellinesi, il dott. Roberto Patscot, chiese anche che nei suoi confronti fosse disposta una perizia psichiatrica. Quella che aveva dato un esito infausto per l’imputato. Dichiarandolo capace di intendere e volere. Da qui il processo, quello conclusosi proprio nella giornata di ieri davanti al magistrato del Tribunale Santangiolese. DAL" IL CORRIERE DELL'IRPINIA"
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