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CASTAGNE A RISCHIO

Castagna-Ricci

I CAPOLAVORI DELLAGROALIMENTARE D'ITALIA

CON UN CROLLO PREVISTO DEL 70% PER L’ATTACCO DI UN INSETTO ORIENTALE, LE CASTAGNE ITALIANE RISCHIANO DI SCOMPARIRE: E’ L’ALLARME LANCIATO DA CONFAGRICOLTURA

Le castagne, prodotto simbolo dell’autunno il cui albero è la specie forestale più ampiamente diffusa in Italia, presente in tutte le regioni (dalla Campania alla Toscana, dal Lazio alla Calabria e al Piemonte), rischiano di scomparire, attaccate dal “Cinipide calligeno”, un insetto orientale a causa del quale si prevede una diminuizione del raccolto anche del 70%. A lanciare l’allarme è Confagricoltura, secondo cui “le piogge abbondanti hanno reso difficile l’allegagione e un micidiale parassita, arrivato dall’Oriente, colpisce gli alberi, rendendo quasi sterili le piante più giovani e danneggiando gravemente quelle più adulte


Poiché l’insetto si diffonde principalmente attraverso il materiale di propagazione (talee o parti di piante), Confagricoltura raccomanda di fare attenzione alla provenienza e di sorvegliare le piantine messe a dimora. L’infestazione del “Cinipide calligeno”, sottolinea Confagricoltura, mette a rischio una produzione di qualità che ha ottenuto ben 10 tra Dop e Igp: Castagna di Montella Igp e il Marrone di Roccadaspide Igp, Marrone del Mugello Igp e la Castagna del Monte Amiata Igp, la Farina di Neccio della Garfagnana Dop e il Marrone di Castel del Rio Igp, il Marrone di San Zeno Dop, la Castagna Cuneo Igp, il Marrone di Combai Igp e la Castagna di Vallerano Dop.
In particolare, l’assalto dell’insetto si manifesta quando sui germogli e sulle infiorescenze, all’interno della chioma, si formano escrescenze (galle) in cui si sviluppano le larve. Confagricoltura segue con attenzione l’operato delle varie task force costituite nelle regioni colpite: gli interventi meccanici e chimici, sono di difficile attuazione e non risolutivi, le larve all’interno delle galle sono ben protette dall’effetto degli insetticidi, e molte coltivazioni si trovano all’interno dei Parchi. La speranza viene da un altro imenottero, il “Torymus sinesi” che introduce le sue uova nelle galle, distruggendo le larve del “Cinipide”. L’insetto-killer del parassita delle castagne è stato recentemente introdotto in Italia, ma una sua eventuale efficacia sarà visibile solo nei prossimi anni, nel frattempo, conclude Confagricoltura, “è necessario mettere in piedi misure di sostegno in favore dei produttori danneggiati”.

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