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TERMINIO CERVIALTO

Terminio-Cervialto, si pensa di vendere la piscina di Cassano
Montella. La proposta per risolvere i problemi di bilancio che hanno messo in ginocchio l'attività  dell'Ente
Avellino- E se la comunità  montana Terminio Cervialto per risolvere i gravissimi problemi di bilancio che hanno messo in ginocchio l'attività  dell'ente mettesse in vendita la piscina di Cassano Irpino? Finora nessuno si è¨spinto ad avanzare questa proposta in maniera ufficiale, ma nell'ambiente se ne parla, si discute, ci si interroga su questa possibile soluzione.


A rendere incerto ed economicamente instabile il presente ed il futuro della Terminio Cervilato è soprattutto il contenzioso di 3 milioni e mezzo di euro che si trascina dagli anni 90, a tal proposito c'è già  una sentenza della Corte dei conti che condanna l'ente montano a pagare ed un pignoramento presso la banca, a cui hanno fatto seguito una serie di ricorsi e controricorsi incrociati, tantè¨ che per un periodo non è stato neppure possibile pagare gli stipendi ai dipendenti.
A tutto questo si aggiunga che 14 unità  del personale in esubero sono state messe in mobilità  e ciliegina sulla torta il mancato trasferimento della risorse da parte della regione L’impianto natatorio di Cassano Irpino è moderno, funzionale, ben gestito, potrebbe essere molto appetibile.
Ovviamente andrebbe prima sondato il terreno per verificare se ci sono dei privati o degli enti seriamente interessati alla mega struttura.
L'ente montano riguardo alla piscina non ha costi di gestione, i quali sono tutti a carico dell’attuale gestione, ma è altrettanto vero che non incassa un canone alto, pare che si aggira sui 5mila euro l'anno. In molti si chiedono che senso per una comunità montana avere una piscina tra le sue proprietà. L'ente montano che ha sede a Montella ha bisogno urgente di ripianare una situazione economica disastrosa come hanno più volte dichiarato sia l’ex presidente Ragano sia l'attuale presidente Marino.
Tra l'altro ancora deve essere approvato l'equilibrio di bilancio del 2009. Un’instabilità  amministrativa ed economica testimoniata da cambi di maggioranza, da un periodo di commissariamento, dalla nomina di un commissario ad acta. Ora c'è una maggioranza di centro destra a reggere le sorti dell'ente, alla presidenza Mario Marino rappresentante dell’Udc. Ma la situazione di ingovernabilità  resta, e c'è in atto pure una polemica tra centro destra e centro sinistra sulla legittimità della giunta in carica.
Agli inizi di ottobre è stato fissato un consiglio generale, si dovrebbe procedere all'approvare l'equilibrio di bilancio, ma la situazione è molto complessa.
Paola De Stasio
 

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