“IL PATTO UDC-PDL”
A seguito delle vicende succedutesi dalla seduta del consiglio comunale del 3 giugno scorso si rende doveroso riportare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’argomento posto all’ordine del giorno proposto dai consiglieri comunali di opposizione che, inverosimilmente, è stato completamente disatteso dal Sindaco e dai suoi consiglieri cercando di spostare la discussione sulla “falsa” colonnina antistante la Chiesa Madre che niente ha che a vedere con le preesistenti opere di protezione e di basamento della statua del SS. Salvatore.
Prima di tutto ritengo, oserei dire con l’unanime consenso popolare, censurare l’atteggiamento del Sindaco tenuto nella seduta del Consiglio, in quanto, pensando di averla fatta franca e di aver neutralizzato l’opposizione consiliare non concedendogli la parola, cosa mai avvenuta nel passato, si è basato su documenti e giustificazioni che, ripeto, nulla hanno a che vedere con l’ordine del giorno del consiglio comunale proposto dall’opposizione che era il seguente “Esame comunicazione, di recente inoltrata ad alcuni consiglieri comunali, riferita alle vecchie opere di basamento e di protezione della Statua del SS. Salvatore sita in Piazza Bartoli – Discussione e Determinazioni”.
La richiesta di tale consiglio comunale scaturiva dalla necessità di tutelare l’onorabilità delle Istituzioni che vede il Sindaco in prima persona richiamato nella lettera anonima con evidente danno all’immagine del nostro Paese. Ma, almeno per noi dell’opposizione, non c’è stata la possibilità di esprimere in nostro pensiero in quanto la seduta si è svolta con un intervento del Sindaco, la lettura di una lettera da parte di un consigliere di maggioranza, con un loro atto di accusa in parte intimidatorio, con un atto di difesa ed infine da una propria assoluzione per dare politicamente per chiusa questa vicenda che ha ottenuto l’attenzione dell’intera cittadinanza che a gran voce ci ha chiesto la convocazione del Consiglio per fare una prima disamina della questione. Va ribadito che a norma di Legge e di Statuto i consiglieri comunali, nell’esercizio delle loro funzioni, sono pubblici ufficiali e sono tenuti all’attività ispettiva e di controllo su tutto quello che concerne la cosa pubblica. Di fatto, l’argomento trattava una cosa pubblica cara a decine di migliaia di montellesi presenti, passati e futuri e certamente non di notizie riservate, affari o segreti privati.
Ma con sommo rammarico, si è constatato che non vi è stata la minima sensibilità sulla questione e soprattutto non si è detto che quello che è appartenuto al popolo montellese deve ritornare allo stesso popolo montellese che ancora oggi a gran voce rivendica la proprietà delle opere di basamento e di protezione della statua del SS. Salvatore tanto caro a noi montellesi credenti. Se ciò non dovesse verificarsi, a sentir il popolo, grave sarebbe la mortificazione di tanti concittadini che vedrebbero la quarta colonnina “originale” installata come un “trofeo” in una proprietà privata che nulla ha che a vedere con lo spirito ed i sacrifici di tanti montellesi emigrati all’estero che contribuirono alla costruzione di tali opere in omaggio al SS. Salvatore.
I miei compaesani, residenti e non, hanno ben compreso la questione e hanno oramai dato un unanime giudizio morale di condanna di quanto avvenuto. Adesso aspettiamo con paziente fiducia che anche la magistratura faccia piena luce su questa tristissima vicenda che mai si era verificata in passato e che certamente entrerà nei libri della storia locale come una pagina da non ricordare.
Se tutti i consiglieri e capogruppo consiliari di minoranza, che insieme rappresentano i 4/5 dell’elettorato, hanno inteso richiedere la convocazione del consiglio e di affrontare la questione vuol dire che la questione non può essere banalizzata come si è cercato di fare.
Sindaco, tu hai il dovere di dirci subito se le originarie opere di basamento e di protezione della statua devono o meno essere riportate al posto di origine.
Più volte e per anni nello stesso consiglio comunale si è discusso della questione e chiesto di rimpiazzare tali opere.
Per quello che politicamente rappresento posso tranquillizzare i miei concittadini ed elettori, residenti e non, che in un modo o nell’altro si farà giustizia con la speranza che ogni cosa ritorni al posto di origine.
Ma la questione, sicuramente non riguarderà solo le opere di basamento e di protezione della statua ma anche tutte le altre opere in pietra lavorata all’epoca circostanti la statua che certamente non potevano essere destinate alla discarica.
Sergio Pizza – consigliere comunale de
“IL PATTO UDC-PDL”
Commenti offerti da CComment