Spett.le Redazione, a un anno dall'inaugurazione del Museo della Castagna di Montella, una realizzazione fortemente voluta dall'amministrazione e dai cittadini montellesi, in parte finanziata anche con i fondi europei, si viene a sapere che il suddetto museo, non può rimanere aperto al pubblico nemmeno nei periodi, in cui
il paese è sede di manifestazioni e meta di visitatori e turisti. La cosa più grave è che il fatto serve solo a innescare critiche e speculazioni politiche, senza andare a esaminare concordemente quali sono o sarebbero i problemi e le soluzioni possibili, atte ad evitare che questa importante struttura irpina e paesana, diventi un'opera abbandonata e non fruibile dalla cittadinanza, andando ad aggiungersi all'infinito numero di opere pubbliche incompiute e non utilizzate di cui è pieno i Sud Italia. Non è compito dei montellesi di pensare quali siano i modi migliori e fattibili per la soluzione del problema o dei problemi. Il popolo può solo far sentire le proprie opinioni in merito, esercitando anche la sua non trascurabile pressione. Per questo, la responsabilità risolutiva, deve per forza ricadere sugli amministratori, eletti, alla gestione e al miglior utilizzo del bene comune. Un museo, su qualsiasi cosa sia stato ideato e costruito, è una fonte inesauribile di cultura, in modo particolare per i nostri giovani, ma anche una vera e propria risorsa e attrattiva turistica, e in questo caso, un fiore all'occhiello per una piccola comunità come quella di Montella. Non dovrebbero esserci ragioni sostenibili, tali da comprometterne una regolare apertura, anche in orari e giorni stabiliti. Un saluto ai Visitatori del sito e ai Redattori di Montella eu.Graziano Casalini
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