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L’Antico Castello di Romano Francesco & C. presenta l’11 luglio 2015, ore 19.00,

14 07 2015L’Antico Castello di Romano Francesco & C. presenta l’11 luglio 2015, ore 19.00, presso la sede della Società, in Contrada Poppano, San Mango sul Calore, n. 11- il libro “ Vino, Eros e Poesia. Da Omero ai giorni nostri ”, a cura di Alessandro Di Napoli, Giuseppe Panella, Paolo Saggese (Digitalgraphic edizioni, Montella, Avellino, 2014). Saluti di

Giovanni Maria Chieffo, Presidente del Gal Irpinia; Francesco Romano, Titolare dell’azienda; Giuseppe Freda, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Avellino. Relatori Paolo Saggese, curatore del libro; Alessandro Di Napoli, curatore del libro.

Si tratta dell’antologia più completa di poeti che celebrano il vino e l’eros, da Omero sino ai giorni nostri: tra gli autori presenti si segnalano Omero, Alceo, Archiloco, Callimaco, Asclepiade, Catullo, Virgilio, Ovidio, Properzio, Tibullo, Marziale, Lorenzo dei Medici, Parini, Trilussa, Belli, Baudelaire, d’Annunzio, di Giacomo, Prévert, Carducci, Pascoli, Dichinson, Kavafis, Apollinaire, Verlaine, Rilke, Hikmet, Quasimodo, Saba, Scotellaro, Merini, Pessoa, Lorca, Neruda, Kerouac, Bertolucci, Szymborska, Caproni, Luzi.

A proposito del libro, ha scritto uno dei curatori, Paolo Saggese

Molti di noi hanno coltivato nel corso degli anni l’ambizione di fare della letteratura e della poesia un volano di crescita non solo intellettuale e morale, ma persino materiale della nostra terra, perché convinti che, se è vero che “carmina non dant panem”, la cultura possa essere un valore aggiunto della nostra terra come di qualsiasi parte del mondo.

Perciò, il volume antologico “ Vino, Eros e poesia. Da Omero ai nostri giorni ”, a cura di Alessandro Di Napoli, Giuseppe Panella e Paolo Saggese, Prefazione di Francesco D’Episcopo (Digitalgraphic, Montella, 2014), vuole essere anche uno strumento di promozione del territorio irpino e delle risorse materiali e immateriali di questa nostra terra. Del resto, il vino, con le circa 170 cantine sparse nella provincia, e che esportano un prodotto di alto pregio in tutto il mondo, è uno dei beni preziosi e che maggiormente dobbiamo salvaguardare, e che colloca da anni l’Irpinia ad un livello altissimo delle graduatorie enologiche internazionali.

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