Il sindaco di Montella rilancia sulla necessità di pianificare il comparto sanitario capone priorità al pronto soccorso Il Progetto Pilota deve recuperare il gap causato dal piano ospedaliero regionale Indicati alla Regione Cingotti (Altergon), Costantini (Ats-Area di crisi) e un castanicoltore “Il primo servizio su cui tutti gli amministratori altirpini sono chiamati a confrontarsi è quello della
sanità. Per recuperare un gap aperto con i tagli del piano sanitario regionale”. Un perentorio Ferruccio Capone lancia un diktat al tavolo della costruenda Città dell’Alta Irpinia, richiamando l’attenzione sulla necessità di pianificare un sistema sanitario e socio assistenziale in grado di rispondere alla domanda del territorio e rendere efficace la possibilità di andare in deroga alle leggi regionali e alla spesa sanitaria stabilita.
Nelle parole del sindaco di Montella, la riorganizzazione del comparto non può che partire dalla medicina di base. “Bisogna immaginareambulatori intercomunali, in cui possano confluire medici generici e guardie mediche, in aggiunta a servizi specialistici, attivi h24” suggerisce. Una manovra peraltro già immaginata da altri comuni del comprensorio e sostenuta dall’azienda sanitaria di Avellino.
“L’obiettivo deve essere quello di recuperare l’eccellenza dell’ospedale di Sant’Angelo: il pronto soccorso deve recuperare centralità, non solo a servizio dell’Alta Irpinia, ma anche per smaltire il flusso indiscriminato che si dirige verso il Moscati di Avellino” continua. Il tema della mobilità e dei trasporti, a detta di Capone diventa una questione “consequenziale”, da affrontare per accorciare le distanze e ammagliare i piccoli comuni ubicati in zone marginali. “Mi fa piacere che molti miei colleghi sindaci seguano le mie idee” sottolinea. Sulla questione infatti, si sono già espressi i sindaci di Lacedonia, Bisaccia, Teora e Lioni, confermando che la sanità resta in Alta Irpinia uno dei temi più scottanti sul tappeto.
“Non dimentichiamo che si dirige al pronto soccorso chi è vittima di incidenti stradali, infortuni sul lavoro, domestici”. Nessun paradosso, dunque, relativo alla possibilità di pianificare in deroga alla Regione. Non solo. La commissione sanità si appresta a licenziare il nuovo piano ospealiero regionale per il prossimo triennio, dove le manovre adottate per l’Alta Irpinia potrebbero essere confermate.
“Recupereremo il gap aperto dalla Regione stessa. L’intuizione degli otto sindaci firmatari della nota è stata giusta perchè è stato dato maggiore potere all’assemblea: lo staff tecnico di Barca e Caldoro ha ascoltato le nostre istanze, ed è pronto ad ascoltare le testimonianze di tutti i portatori di interesse” conclude. La triade proposta da Capone intanto, alla cabina di ascolto regionale, è composta da un imprenditore castanicolo di Montella, dall’Ad dell’Altergon Salvatore Cingotti e da Dora Costantini, esperta di marketing dell’Ats Calitri-Montella.
da ottopagine - Elisa Forte
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