Spett.le Redazione, questo è quello che oggi mi sento di scrivere per i Vostri Visitatori. Il Governo sta mettendo a punto la nuova Legge di stabilità per l'anno 2015, forse una delle più importanti che un nostro Governo abbia mai messo in piedi. Si tratta di intervenire in un momento di grave crisi economica nell'intento di superare i problemi del lavoro della
disoccupazione e della recessione. La cifra prevista per questa manovra è di 36 miliardi di Euro, in parte costituita: dall'aumento del debito, da ingenti risparmi e tagli a livello dei ministeri, da tagli, ma sopra a tutto dall'eliminazione degli sprechi nella sanità e di conseguenza negli enti locali, da una più incisiva battaglia contro l'evasione fiscale. Il tutto in cambio del mantenimento dello sconto fiscale di 80 Euro mensili per una larga fascia di lavoratori dipendenti, dell'eliminazione dei contributi lavorativi a favore delle aziende che assumeranno a tempo indeterminato a da una cifra importante di sconto fiscale per tutte le imprese. Questi sono i punti salienti della proposta di legge di cui stiamo parlando. Naturalmente come tutte le proposte di legge, potrà essere valutata, approfondita, discussa ed eventualmente emendata, prima dell'approvazione definitiva, ma questo dovrà avvenire con grande responsabilità da tutte le parti, politiche, di categoria e sindacali, nell'interessi generali dei cittadini di tutto il paese. L'unico neo di questa legge, a mio avviso, sta: nell'aumento di diversi miliardi del debito, debito che rimane comunque sempre sotto al 3% come previsto negli accordi Europei. Comunque, il debito, che di norma è negativo, credo sia stato calcolato come un investimento positivo in grado insieme a gli altri provvedimenti di stimolare di nuovo i consumi e di far riprendere gradatamente la crescita. La nostra legge dovrà essere anche giudicata nel suo insieme in sede Europea, e ci auguriamo che questo esame sia più che positivo. Noi tutti dobbiamo sapere che si sta cercando di fare il possibile per uscire il prima possibile dalla crisi, e quindi mi sembrerebbe giusto che chi nelle istituzioni fino ad oggi ha lavorato allegramente procurando anche tanti sprechi di denaro pubblico, debba rivedere il suo operato, così facendo molti Amministratori Locali, che oggi contestano, potranno anche azzerare i tagli previsti nella legge. Molti miliardi di sprechi sono già stati individuati ma io credo che ci sia ancora tanto ma tanto da fare in questo campo. Gli industriali hanno dato immediatamente il un giudizio positivo, speriamo che i vantaggi a loro riservati servano esclusivamente alla ripresa degli investimenti e dell'occupazione e non a speculazioni di ogni genere. I lavoratori dipendenti, i pensionati e le classi più deboli e bisognose, la maggioranza dei cittadini, che hanno sempre pagato alla fonte le loro tasse e subiscono più di tutti la crisi e la recessione, potranno avere con questa legge un miglioramento delle condizioni economiche e lavorative, dando vita ad un ciclo virtuoso verso una nuova e importante stagione di crescita. Un saluto a tutti i Visitatori e a Voi della Redazione. Graziano Casalini
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