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CASTAGNE AL MINIMO STORICO (DI SEGUITO IL COMMENTO di Virginio Dell'Angelo )

Castagne-RaccoltaRoma - Il raccolto di castagne Made in Italy scende quest'anno al minimo storico con una produzione nazionale ben al di sotto dei 18 milioni di chili registrati lo scorso anno e pari ad appena 1/3 di quella di 10 anni fa. E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti sul crollo produttivo dell'alimento che Giovanni Pascoli chiamava "l'italico albero del pane" che rischia di sparire dalla realtà nazionale dopo essere stato il simbolo dell'autunno nei libri scolastici di molteplici generazioni

di giovani scolari. Per le castagne la riduzione è dovuta - precisa la Coldiretti - all'andamento climatico sfavorevole con l'eccesso di precipitazioni ma anche alla strage provocata dagli attacchi dell'insetto killer ''Cinipide galligeno del castagno'' arrivato in Italia dalla Cina e che da alcuni anni sta decimando i raccolti. Un duro colpo per un alimento che nel 1911 aveva raggiunto addirittura una produzione record di 829 milioni di chili con il castagno che riveste peraltro un ruolo Importante in molte aree collinari e montane del Paese. Il taglio dei raccolti italiani ha favorito - continua la Coldiretti - le importazioni che sono quasi raddoppiate, passando dai 38,7 milioni di euro del 2012 ai 67,8 milioni di euro del 2013 e l'amaro risultato - precisa la Coldiretti - è che gli italiani hanno più del 50 per cento di probabilità di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Turchia e dalla Slovenia. (segue) Nonostante la grande mobilitazione per la lotta biologica al cinipide attraverso i lanci del suo nemico naturale, il parassitoide Torymus sinensis e i segnali positivi in alcune regioni, serviranno infatti anni per ritornare ad un livello produttivo degno della tradizione nazionale. Per queste motivazioni - sostiene la Coldiretti, è necessario che le Istituzioni, oltre a continuare le attività di lotta al cinipide, mettano in campo azioni determinanti per il rilancio del settore, tra cui sicuramente più controlli sull'origine delle castagne messe in vendita in Italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, castagne italiane Se dal punto di vista quantitativo la situazione è preoccupante, il primato italiano sul piano qualitativo è confermato - precisa la Coldiretti - dalla presenza di ben dodici tipi di castagne che hanno ottenuto il riconoscimento europeo. Quattro - precisa la Coldiretti - si trovano in Toscana e sono il Marrone del Mugello Igp, il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la Castagna del Monte Amiata Igp e la Farina di Neccio della Garfagnana Dop mentre in Campania è riconosciuta la Castagna di Montella Igp e il Marrone di Roccadaspide Igp, in Emilia Romagna il Marrone di Castel del Rio Igp, in Veneto il Marrone di San Zeno Dop e i Marroni del Monfenera Igp, in Piemonte la Castagna Cuneo Igp e il Marrone della Valle di Susa Igp, e nel Lazio la Castagna di Vallerano Dop. Il 2014 -conclude la Coldiretti - sarà ricordato nella storia per il taglio nei raccolti di tutti i prodotti agricoli dell'autunno italiano con l'olio in riduzione del 30 per una produzione attorno a 300mila tonnellate ed un taglio di oltre il 15 per cento rispetto allo scorso anno e la vendemmia che rischia di classificarsi come la piu' scarsa dal 1950, con una produzione di vino che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri. ( da "il corriere dell'irpinia")

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